L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha pubblicato il 28 ottobre 2021 il terzo Osservatorio sulle Comunicazioni, relativo al secondo trimestre del 2021, che fornisce anche numerose informazioni aggiornate sul mercato della telefonia mobile.
Il nuovo osservatorio si concentra sul periodo che va da Marzo a Giugno 2021 e, per quanto concerne il segmento di telefonia mobile, presenta aggiornamenti in merito alla distribuzione delle linee, al consumo del traffico dati e alle dinamiche di portabilità.
Aprendo l’analisi con le linee complessive, il primo dato presente in tutti gli Osservatori, si nota che a Giugno 2021 le stesse hanno raggiunto quota 105,2 milioni, dunque ancora in crescita rispetto ai precedenti trimestri.
Il trend specifico è però il medesimo: mentre le linee Human continuano a diminuire su base annuale, per -376.000 unità nello specifico, le linee M2M continuano a crescere di 1,943 milioni anno su anno.
Analizzando le quote di mercato sulla base delle SIM totali, TIM resta market leader con il 28,8% delle quote, seguita a stretto giro da Vodafone con il 28.7% e WindTre con il 25%. Iliad si trova invece al 7,4%, PosteMobile al 4,3% e gli altri MVNO, nel complesso, al 5,7%.
Nel complesso, i primi tre operatori hanno tutti subito un calo anno su anno (il più ampio è ancora quello di WindTre), mentre la quota di Iliad è cresciuta del +1,4%, quella dei virtuali del +0,7% e quella di PosteMobile solo del +0,1%.
Come sempre, si evidenzia che all’interno della categoria degli operatori virtuali non figurano i secondi brand di TIM, Vodafone e WindTre, ovvero Kena Mobile, ho. Mobile e Very Mobile.
Anche in questo terzo osservatorio dell’anno, infatti, l’Autorità ha evidenziato che i dati di Kena Mobile e ho. Mobile sono inclusi in quelli di TIM e Vodafone rispettivamente, mentre non viene fatto riferimento a Very Mobile, anch’esso comunque incluso in WindTre essendo un brand dell’azienda.
Analizzando invece solo le SIM Human, al primo posto rimane WindTre con il 27% delle quote (in calo però del -1,8%), seguito da TIM con il 26% (-0,8%), Vodafone con il 23,5% (-0,9%) e poi Iliad sopra il 10% (+2%), Postemobile al 5,8% e gli altri virtuali nel complesso al 7,7%.
Per la prima volta, Iliad ha quindi superato il 10% delle quote di mercato anche nel segmento delle SIM Human.
Prendendo invece a riferimento il mercato delle SIM residenziali, dunque quelle consumer, lo stesso al mese di Giugno 2021 è così composto: il 27,8% delle quote spettano a WindTre, seguito da TIM con il 24,1% e Vodafone con il 21,9%, tutti in calo. Al quarto posto c’è poi Iliad con l’11,5% e poi PosteMobile con il 6,2%. Gli operatori virtuali nel complesso presentano invece una quota totale dell’8,4%.
La situazione è chiaramente ben diversa nel mercato business di rete mobile, dove non è presente Iliad e in cui TIM è market leader con il 38,6% delle quote, in aumento del +1,1% anno su anno.
Tutti gli altri operatori mostrano invece una contrazione, a partire da Vodafone, al secondo posto con il 34,6% (-0,8%) e WindTre al terzo posto con il 21,6% (-0,2%). Segue PosteMobile con il 2,6% e gli operatori virtuali, anch’essi con la medesima quota, entrambi in calo del -0,1% circa.
Un’ulteriore distinzione fatta dall’AGCOM riguarda il mercato delle SIM tra prepagate e in abbonamento. Nel complesso, continuano a diminuire le SIM in abbonamento, in calo di -1,15 milioni su base annuale, mentre le SIM prepagate sono cresciute di 780.000 unità.
Nel segmento prepagato, WindTre resta market leader con il 27,5% delle SIM (-0,7%) seguito da TIM con il 23,7% (-1,6%), Vodafone con il 22,5% (-1,2%) e poi Iliad con l’11,4% (in aumento del +2,2%). PosteMobile in questo caso ha una quota del 6,5% (+0,2%) e i virtuali nel complesso dell’8,3% (+1,1%).
Nel segmento delle SIM in abbonamento, invece, il market leader è TIM con il 43,5%, seguito da Vodafone con il 30,7%, WindTre con il 23% e gli operatori virtuali con il 2,8%. In questo segmento, TIM mostra la crescita più ampia, pari al +7,2% in un anno, mentre Vodafone è cresciuto del +2%. La variazione netta più elevata è però quella di WindTre, che ha perso il -9,5% rispetto all’anno scorso.
Passando all’analisi del traffico dati sul mobile, l’AGCOM evidenzia come i volumi siano in continua ascesa, avendo raggiunto un traffico pari a 3,867 Petabyte, ripartito tra 56,6 milioni di SIM con accesso alla rete.
Su base annuale, l’aumento è stato di 853 petabyte, pari al 28,3%, mentre guardando agli ultimi 4 anni, da Giugno 2017 a Giugno 2021, l’aumento è stato del +448%.
Il traffico unitario mensile ha invece raggiunto 11,69 Giga al mese, contro i 9,14 Giga dell’anno scorso.
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Infine, con riferimento alle dinamiche di portabilità, nell’ultimo anno l’AGCOM ha registrato 11 milioni di operazioni, con un indice di mobilità in calo al 12,3%.
Con questo termine si intende il rapporto tra le linee mobilitate da inizio anno e la corrispondente customer base media complessiva (non M2M).
Guardando alla distribuzione in percentuale delle linee in ingresso e in uscita negli ultimi 12 mesi, riportata nel grafico in alto, WindTre presenta una quota del 23,3% di linee in uscita sul totale del mercato, contro il 15,5% di linee in entrata.
TIM mostra invece linee in uscita per il 19,2% del totale e in entrata per il 16,9%, mentre Vodafone conta per il 21,2% di linee in uscita e per il 17,6% di linee in entrata.
Passando a Iliad, il quarto operatore conta per il 10,6% delle linee in uscita e il 18,3% delle linee in entrata, mentre gli operatori virtuali nel complesso contano per il 25,7% delle linee in uscita e per il 31,7% di quelle in entrata.
Continua dunque la tendenza osservata nello scorso osservatorio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, quando il record di linee in uscita di WindTre era stato superato dagli operatori virtuali di telefonia mobile.
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