Infratel Italia ha aperto una consultazione pubblica volta ad aggiornare la mappatura delle reti fisse a banda ultralarga, su incarico del Comitato per la Transizione Digitale, presieduto dal Ministro Colao.
Il Comitato ha affidato infatti a Infratel Italia l’attività di aggiornamento della mappatura della copertura nazionale delle reti fisse a banda ultralarga nei civici individuati dal Piano Aree Bianche, risalente al 2016.
L’attività di consultazione avviata da Infratel Italia e che proseguirà fino al 15 Novembre 2021, è volta proprio a individuare le aree rimaste fuori dall’intervento pubblico iniziato nel 2016 e che non saranno raggiunte nemmeno nei prossimi 5 anni da investimenti privati idonei a garantire velocità di almeno 300 Mbps in download.
La mappatura, che sarà realizzata tenendo conto delle linee guida della BEREC, sarà costituita grazie agli aggiornamenti forniti dagli operatori in merito ai loro piani di investimento privati, che dovranno essere chiaramente riferibili a decisioni strategiche ed esecutive, completamente finanziate e adottate dai competenti organi di indirizzo e gestione delle imprese.
Gli operatori partecipanti dovranno indicare sia le aree attualmente coperte, alla data del 30 Settembre 2021, sia quelle previste per i prossimi cinque anni.
Andrà fornita tutta la documentazione richiesta, come ad esempio il piano dettagliato degli investimenti, l’architettura e la struttura della rete sul territorio (che include il numero di siti, la loro dislocazione territoriale e il posizionamento dei PoP) e il dimensionamento dei siti radio in termini di numero medio di utenti per sito e per antenna.
Le aree escluse dalla nuova mappatura aggiornata, secondo quanto previsto dagli obiettivi della Strategia Italiana per la Banda Ultra Larga, saranno oggetto di intervento pubblico volto a garantire una velocità pari almeno a 1 Gbps in download e 200 Mbps in upload.
L’iniziativa, ricorda Infratel Italia, è in linea con gli Orientamenti dell’Unione Europea relativi all’applicazione delle norme in materia di aiuti di Stato in relazione allo sviluppo rapido di reti a banda larga.
Inoltre, l’obiettivo si inserisce all’interno del Piano Italia a 1 Giga, che prevede che la connessione ad almeno 1 Gbps in download e 200 Mbps in upload sia fornita senza limiti al volume di traffico per gli utenti e nel rispetto del principio della neutralità tecnologica.
La scelta della soglia prestazione di 300 Mbps stabile in download è stata definita necessaria per raggiungere, entro il 2026, l’obiettivo di connettività ad almeno 1 Gbps.
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