Vodafone Italia: Aldo Bisio si rivolge ai giovani partecipanti all’evento Italy Goes Green
Cinquanta giovani, dieci domande, un unico grande tema, il climate change, e un unico grande obiettivo: far sentire la propria voce alla 26esima Conferenza delle Parti sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite, la COP26.
Italy Goes Green, l’evento organizzato da Vodafone Italia, Officine Italia e Politecnico di Milano, con la collaborazione di AsviS e Anci, si è svolto il primo ottobre 2021 al Vodafone Theatre di Milano e ha consentito a giovani, esperti e rappresentanti di aziende leader di confrontarsi sui temi chiave del riscaldamento globale.
Da questi momenti di dialogo affrontati su dieci tavoli tematici sono state sintetizzate dieci domande trasformative, in grado cioè di suscitare il dibattito e di essere propositive nel trovare nuove soluzioni per la lotta al cambiamento climatico.
L’obiettivo è quello di effettuare un vero e proprio passaggio di testimone, consegnando le domande alla delegazione italiana che parteciperà a COP26 a Glasgow tra il 31 ottobre 2021 e il 12 novembre 2021.
Italy Goes Green ha visto gli interventi di Aldo Bisio, Amministratore Delegato Vodafone Italia; Jill Morris CMG, Ambasciatore britannico presso la Repubblica Italiana e Ambasciatore non residente presso la Repubblica di San Marino; Ferruccio Resta, Rettore del Politecnico di Milano; Roberta Cocco, Assessora alla Trasformazione digitale e Servizi civici Comune di Milano; Stefano Bolognini, Assessore allo Sviluppo Città metropolitana Giovani e Comunicazione Regione Lombardia; Veronica Nicotra, Segretario Generale ANCI; Flavio Proietti Pantosti, Presidente di Officine Italia; Luigi Di Marco, Coordinatore ASviS; Raffaella Cagliano, Direttore Vicario del Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano.
Ha chiuso i lavori l’intervento di Enrico Giovannini, Ministro delle infrastrutture e delle mobilità sostenibili. Nel pomeriggio Fabiana Dadone, Ministra per le politiche giovanili, dialoga con i giovani partecipanti ai tavoli di lavoro.
Aldo Bisio, CEO di Vodafone Italia, si è rivolto ai giovani partecipanti all’evento con queste dichiarazioni:
Questa settimana milanese della Youth4Climate è stata una grande sferzata, una scossa di adrenalina fortissima, anche per noi aziende nel migliorarci.
È indubbio che siamo vicini al tipping point, al punto di non ritorno per quel che riguarda l’ambiente.
La buona notizia è però che siamo ancora in tempo per raggiungere i target, e che molte soluzioni tecnologiche e sociali sono già disponibili, e lo sono attraverso una molteplicità di settori e di industrie.
L’altra buona notizia anche soprattutto grazie al lavoro e alla spinta di cui vi fate promotori voi giovani, il divario fra tecnologie e la comprensione che la società ha delle tecnologie si sta velocemente azzerando.
Rimane però da affrontare il gap che divide la comprensione che la società ha delle tecnologie e l’intento concreto di passare all’azione.
Il settore del digitale è responsabile dell’1,5% delle emissioni globali, quindi effettivamente non tantissimo.
Un cliente che usa i nostri servizi di connettività in media emette un chilo di CO2 ogni mese, il problema sono però i moltiplicatori: per un’azienda come Vodafone che ha più di 18 milioni di clienti, significa 250 mila tonnellate di CO2 in un anno.
Ed è per questo che abbiamo deciso di impegnarci come Vodafone, a livello di Gruppo in Europa, per azzerare le emissioni delle nostre reti, che già oggi funzionano in tutta Europa grazie all’energia ricavata dal sole e dal vento, quindi siamo a emissioni zero per quanto riguarda tutta l’operatività delle nostre reti, sia quelle mobili che quelle fisse.
E Vodafone Italia, prima tra tutte le operating companies del mondo Vodafone e prima telco company a livello italiano, ha deciso di rilanciare ulteriormente e di accelerare l’obiettivo di Net Zero sui cosiddetti Scope 1 e Scope 2, per azzerarli entro il 2025.
Il Gruppo Vodafone ha segnato invece come target il 2030.
Non dobbiamo guardare solo alle nostre emissioni, ma al fatto che attraverso la leva della trasformazione digitale saremo in grado di contribuire all’abbattimento di emissioni del 15% a livello globale, un terzo di tutte le emissioni che siamo chiamati ad abbattere da qui al 2030.
Il digitale è una leva molto importante, sinergica alla trasformazione ambientale.
E questo sarà possibile grazie alla produzione delle cosiddette tecnologie esponenziali: in primis il 5G, l’Internet of Things e attraverso tutti i settori, l’industria, la sanità, i trasporti, la mobilità dei cittadini e l’agricoltura.
Il PNRR, i cui cardini sono la trasformazione digitale e la trasformazione ambientale che lavorano in maniera sinergica, è un piano molto robusto e deciso.
Credo che per l’Italia saranno anni formidabili, che ci metteranno nelle condizioni, soprattutto a voi giovani, di mettere in campo tutto l’impegno e la creatività. Questa è un’occasione unica nella storia.
A voi giovani spetta il compito di guidare e stimolare questa nuova fase, investendo soprattutto in voi stessi, nelle vostre competenze, nel cercare di migliorare il vostro patrimonio culturale, perché sono le nuove competenze ciò di cui l’Italia, l’Europa e tutto il mondo hanno bisogno.
Siete una risorsa preziosissima, unica per l’Italia. La carta della sostenibilità è in mano vostra, siete le persone più informate su questo tema, siete quelle più decise e più convinte e siete anche quelle che rischiano di più.
Nel corso dell’evento, realizzato nell’ambito della pre-COP26, una serie di incontri preparatori della Conferenza in programma a Milano tra il 30 settembre e il 2 ottobre 2021 sono stati allestiti dieci tavoli di lavoro tematici, ognuno con cinque giovani, un facilitatore metodologico, un esperto del Politecnico e un rappresentante delle aziende e associazioni partecipanti: illycaffè, COIMA RES, Italo, Leonardo, WWF, Edison, Comieco, Chiesi Farmaceutici, Gruppo Davines, Nativa e BPER Banca.
Ciascuna di queste realtà ha contribuito al dibattito, inviando un proprio rappresentante a supportare il lavoro di produzione delle domande dei giovani partecipanti, proprio in virtù del settore economico e produttivo di appartenenza.
I ragazzi, in tutto cinquanta di età compresa fra i 18 e i 30 anni, sono stati selezionati, fra le candidature arrivate tramite il sito di Italy Goes Green, in base alla loro attenzione verso la causa ambientale, alle precedenti esperienze su temi di sostenibilità e alla familiarità con il metodo di lavoro del design thinking, un approccio metodologico che fa leva sulla capacità delle persone di rispondere in modo creativo a un certo tema.
Ciascuno dei tavoli tematici ha elaborato i quesiti e le riflessioni arrivati tramite il sito di Italy Goes Green e li ha sintetizzate in dieci domande trasformative che saranno presentate alla delegazione italiana in vista della COP26 per le seguenti aree strategiche: utilizzo del suolo e agricoltura, Smart Cities & Vita nelle aree urbane, Mobilità e Infrastrutture, Manifattura e Industria 4.0, Biodiversità Terrestre e Oceani, Energia, Gestione dei rifiuti e Economia Circolare, Salute e Benessere, Educazione e Consapevolezza, Finanza Sostenibile e Investimenti.
Il progetto Italy Goes Green nasce lo scorso luglio 2021 con italygoesgreen.com, la piattaforma che, attraverso un processo interamente digitale e inclusivo, ha permesso di raccogliere domande afferenti alle dieci diverse aree tematiche strategiche per combattere il riscaldamento globale.
Il progetto è stato realizzato anche con il supporto di Inrete Digital e Les Ramè.
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