Lavoro e Formazione

Call Center ITA: i sindacati insorgono, proclamati i primi scioperi. Rischio delocalizzazione?

I sindacati hanno nuovamente richiesto l’apertura di un tavolo congiunto dopo il passaggio della commessa da Almaviva Contact a Covisian per il servizio di assistenza clienti di ITA, la cosiddetta “nuova Alitalia”. Le organizzazioni sindacali hanno inoltre previsto una giornata di sciopero e altre iniziative in assenza di riscontri dalle parti e dal Governo.

I sindacati avevano già ritenuto inammissibile la decisione di non prevedere la clausola sociale dopo il passaggio della commessa da Almaviva Contact a Covisian. Secondo le firme sindacali, questa scelta mette a repentaglio il futuro professionale di 621 lavoratori del call center che attualmente gestiscono il servizio per Alitalia con Almaviva Contact.

Anche il Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e l’assessora al Lavoro, Giovanna Marano, avevano invitato il Ministro del Lavoro a prendere in mano questa situazione per esercitare prioritariamente la clausola di salvaguardia occupazionale.

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Stando a quanto riportavano il 27 Agosto 2021 i sindacati SLC CGIL, FISTel CISL e UILCOM UIL, le richieste per l’apertura del tavolo di confronto istituzionali non sarebbero state però ancora ascoltate.

L’iniziativa sarebbe rimasta infatti senza risposta da parte dei Ministri del Lavoro e dello Sviluppo Economico, mentre ITA non avrebbe convocato il confronto richiesto con Covisian per attuare la clausola sociale.

I sindacati hanno così deciso di dichiarare una giornata di sciopero per l’intero turno il 9 Settembre 2021 per tutti i lavoratori call center della commessa Alitalia gestita da Almaviva, con un’ulteriore successiva giornata demandata ai territori di Palermo e Cosenza (sono circa 570 i lavoratori Almaviva Contact nella sede di Palermo che hanno curato il servizio di assistenza clienti della compagnia di bandiera).

Dal giorno 1° al 30 Settembre 2021, invece, i sindacati hanno proclamato sciopero del supplementare e straordinario, informando di essere al lavoro per organizzare assemblee diffuse e iniziative pubbliche sui territori interessati. Di seguito un estratto del commento dei sindacati:

“È inconcepibile lasciare 621 lavoratrici e lavoratori impegnati sul servizio Alitalia gestito da Almaviva nella più completa inconsapevolezza di ciò che sarà di loro di qui a poche settimane.

Tutto nel completo spregio di una legge dello Stato, quella sulla cosiddetta “clausola sociale”, che invece garantisce loro la continuità occupazione e, quindi, la salvaguardia occupazionale, sia reddituale che normativa”.

In un ulteriore comunicato di quest’oggi, 30 Agosto 2021, le stesse segreterie nazionali hanno espresso forte disappunto dopo aver scoperto che, secondo quanto riportato, Covisian sta pubblicando in queste ore annunci di reclutamento per la propria sede in Romania per un servizio per cui “le risorse selezionate forniranno assistenza telefonica, gestendo le esigenze dei clienti di una prestigiosa compagnia aerea”.

Secondo i sindacati, questa circostanza indicherebbe la volontà di delocalizzare il lavoro del servizio clienti dopo aver ottenuto un appalto “evidentemente al massimo ribasso” e senza alcun riferimento alla clausola sociale.

La scelta e l’intero contesto in cui si sta verificando il passaggio di commessa da Almaviva a Covisian sono stati definiti “semplicemente vergognosi” per voler continuare a sacrificare 621 lavoratori “sull’altare dei profitti” senza curarsi della loro esperienza pregressa e delle loro prospettive lavorative.

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