Reti 5G

5G e servizio satellitare: in Francia consultazione sulla coesistenza delle due tecnologie

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In Francia, l’ARCEP, Autorità regolatrice anche per il mercato delle telecomunicazioni, ha lanciato una consultazione pubblica per comprendere come far coesistere al meglio le reti 5G con le stazioni satellitari terrestri in banda 3.8-4.2 GHz.

La consultazione pubblica, che proseguirà fino al 29 Ottobre 2021, mira quindi a rispondere ai dubbi circa possibili situazioni di interferenza dannosa causate dalle reti mobili 5G, che vengono utilizzate nella banda 3.4-3.8 GHz.

A tal proposito, già da tempo l’Autorità francese aveva specificato, per gli operatori mobili, l’obbligo di adottare tutte le misure necessarie per rispettare i livelli di potenza di trasmissione e le condizioni di coesistenza tra le reti 5G nella banda sopra indicata e le stazioni terrestri satellitari.

Lo scopo ultimo della consultazione è dunque quello di chiarire queste condizioni di coesistenza, delineando al meglio i requisiti tecnici da rispettare e la loro durata.

All’interno del documento di consultazione pubblica dell’ARCEP viene evidenziato che, per i criteri di protezione delle stazioni terrestri, si tiene conto del numero di siti radio esistenti nelle zone con reti mobili in banda 3,4-3,8 GHz, della popolazione residente nell’area vincolata e della dimensione dell’agglomerato.

Fatto ciò, si potranno distinguere le stazioni in base al livello di impatto, elevato o moderato, con o senza limiti temporali applicati alla protezione.

Restando in tema di durata dei vincoli di tutela, questa è chiaramente fissata anche in relazione agli effetti restrittivi che la protezione di queste stazioni satellitari avrà sulla diffusione delle reti 5G. Più precisamente, per i siti attuali i rinnovi e le nuove autorizzazioni all’uso delle frequenze satellitari nella banda 3,8-4,2 GHz non daranno diritto alla protezione contro le interferenze causate da reti mobili 5G autorizzate nella banda 3,4-3,8 GHz nei siti a impatto moderato, come: Bercenay-en-Othe, Fréjus, Issus, La Ciotat, Lannion, Les Alluets, Saint-Symphorien-le-Château e Seine-Port.

Per i siti futuri, in linea generale solo le postazioni che non comportano una modifica dei siti 5G già sviluppati e che rappresentano un rischio di impatto moderato potranno essere soggetti a protezione.

Per le principali aree, della Francia Metropolitana sono anche presenti nel documento di consultazione tutti i dati e le coordinate geografiche per la limitazione di campo da rispettare intorno alle stazioni satellitari terrestri.

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Pubblicato da
Alberto Ferrante

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