Azioni TIM: Equita conferma rating Hold e target di 37 centesimi grazie alla Serie A con DAZN

Equita ha confermato il target price delle azioni di TIM, fissato a 37 centesimi di euro ciascuna. Confermato anche il rating hold per le azioni dell’operatore telefonico, grazie alle prospettive dell’accordo strategico con DAZN.

Nelle ultime giornate, il titolo di TIM si è mosso tra i 38 e 39 centesimi di euro, apparentemente stabilizzandosi dopo il calo dei primi giorni di Luglio 2021, quando il prezzo era crollato dagli iniziali 42 centesimi fino a un minimo relativo di 37 centesimi che non si vedeva dal mese di Febbraio 2021. Al momento della scrittura, alle ore 15:10, le azioni TIM sono scambiate a 0,3818, in calo del -0,62%.

Il rating di Equita conferma l’impostazione iniziale e giunge dopo alcune indiscrezioni di Milano Finanza sul numero di clienti acquisiti da TIMVISION anche grazie all’accordo con DAZN.

Precisamente, secondo le indiscrezioni riportate (su cui Equita si è soffermata), TIMVISION conterebbe al momento 1,5 milioni di abbonati, di cui 350.000 raggiunti nel mese di Luglio 2021.

Secondo Equita, se l’informazione dovesse rivelarsi corretta, la quota di TIM al momento sarebbe intorno al 60% dei clienti che usufruiscono di DAZN (un totale di circa 2,5 milioni, considerando l’ipotesi di quasi 1 milione di sottoscrizioni direttamente su DAZN), ancora inferiore al 75% inizialmente ipotizzato, ma con ancora spazio di crescita.

Inoltre, dalle informazioni emerse i clienti che hanno usufruito dell’offerta promozionale per la visione dei contenuti sportivi a 19,99 euro al mese (non più disponibile per le nuove attivazioni) rappresenterebbe il 23% circa del totale attualmente attivo, contro il 30% inizialmente ipotizzato, con un sensibile beneficio sull’ARPU medio, vale a dire sui ricavi per singolo cliente.

Secondo le stime di Equita, infine, se TIM dovesse raggiungere con il suo servizio TIMVISION un livello di 2,5 milioni di clienti grazie anche alla spinta del calcio in streaming, l’impatto sui ricavi annualizzati salirebbe a 700 milioni di euro, rispetto alla stima precedente di 400 milioni.

Tuttavia, come evidenzia l’investment bank, l’elemento di principale rilievo sarebbe rappresentato dall’impatto dell’offerta sportiva di TIM sul numero di nuovi clienti broadband acquisiti. In assenza di questo dato, ancora non emerso, non è possibile valutare il contributo del calcio in streaming sul margine operativo lordo di TIM.

Infine, Equita ricorda di fare attenzione al contesto competitivo del mercato delle telecomunicazioni di rete fissa, con l’arrivo di Iliad che potrebbe esercitare un’ulteriore pressione ribassista sul livello medio dei prezzi dei servizi offerti.

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