Ministro Colao al Meeting di Rimini su digitale e PNRR: l’innovazione come dividendo sociale

Si è aperto quest’oggi, 20 Agosto 2021, il Meeting di Rimini, anche noto come Meeting per l’Amicizia tra i Popoli, nato nel 1980. In uno dei primi eventi della giornata, ha preso la parola anche il Ministro Vittorio Colao.

Il Meeting di Rimini riceve ogni anno volti della politica, dell’economia, rappresentanti di religioni e culture, intellettuali, artisti e sportivi per dare loro voce tramite congressi ed eventi.

Per l’edizione di quest’anno, sono in programma appuntamenti di diversa natura, che coprono il lavoro, la cooperazione internazionale, la scienza, la sostenibilità e la salute, coinvolgendo anche la tecnologia e l’innovazione.

I numerosi appuntamenti si terranno dal 20 al 25 Agosto 2021 presso la Fiera di Rimini. Tra i main partner dell’evento c’è anche TIM, per il terzo anno consecutivo, che parteciperà nella figura del suo Amministratore Delegato Luigi Gubitosi in un evento della giornata di chiusura sul tema del capitale umano e dello sviluppo sostenibile.

Invece, l’evento di oggi a cui ha preso parte Vittorio Colao si è concentrato sull’importanza dell’innovazione per la ripresa dell’economia italiana.

La conferenza denominata Italia 2021: Che Cosa Vuol Dire Innovare? ha visto anche la partecipazione dell’Amministratore Delegato di Leonardo, Alessandro Profumo, del CEO di Generali Italia e Global Business Lines, Marco Sesana, e del Presidente di Fondazione per la Sussidiarietà, Giorgio Vittadini.

L’intervento del Ministro Colao: cos’è l’innovazione

Il Ministro Vittorio Colao si è mostrato ottimista rispetto al tema dell’innovazione digitale, ritenuta come una grande opportunità per tutti i giovani, in grado di creare lavoro e soddisfazione personale con il raggiungimento di obiettivi che possono migliorare la vita di tante persone in una maniera che in passato non era possibile.

Per il Ministro, innovazione è anche “sviluppare prodotti o servizi che possono essere amati da tante persone, o semplicemente aprire dei paradigmi che erano chiusi, cambiare qualcosa in maniera innovativa”.

Colao ritiene inoltre che alla base dell’innovazione vi sia una profonda competenza tecnica, ma anche “una grande voglia di rompere paradigmi” e di lasciare qualcosa alle generazioni successive. Con riferimento esplicito ai giovani, il Ministro Colao ha così commentato l’importanza del digitale come opportunità per le nuove generazioni:

Credo che il PNRR sia la grande opportunità, perché questo è lo spirito che c’era negli anni ’50 e ’60 in Italia. Ci sono diverse analogie tra ieri e oggi: tanta voglia di ripartenza, grandi competenze da mettere in campo, risorse. E poi transizione digitale ed ecologica rappresentano due momenti di ricostruzione che possono rimescolare molto le carte.

Se prendiamo queste opportunità per permettere ai giovani di rilasciare le loro energie in materia positiva per assecondare le due transizioni, non solo faremo il bene del mondo ma creeremo anche un rilancio dell’imprenditoria, dell’innovazione e della ricerca, di cui l’Italia ha bisogno.

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Il tema della Governance all’interno del PNRR

In un secondo intervento, il Ministro Colao ha voluto soffermarsi sui passi operativi per la realizzazione del PNRR e delle misure previste dal Governo sul fronte dell’innovazione tecnologica e non solo.

Per Vittorio Colao, si tratta essenzialmente di un tema di Governance del Recovery Fund, ma il modello è basilare: “esiste un livello politico, ovvero chi ha sottoscritto il PNRR ed è responsabile di prendere e utilizzare i fondi. Ci sarà poi un livello di coordinamento, fondamentalmente i vari ministeri a fronte dei target scritti nel piano, e poi un livello esecutivo, molto diffuso sul territorio. Ciò che ci lega e che ci dovrà legare in maniera solidale e agonistica è il fatto che abbiamo target da rispettare entro certi tempi. Questa sarà la grande prova a cui tutti saremmo chiamati assieme. Il Paese dovrà dimostrare di sapere lavorare alla realizzazione di piani complessi con target e tempi di realizzazione specifici”.

Secondo il Ministro, quindi, la vera sfida sta proprio nell’implementazione del PNRR nei tempi e nei modi previsti, evitando di accumulare ritardi e sfruttando appieno le risorse fornite dall’Unione Europea. A tal proposito, si evidenzia che la richiesta di numerose professionalità diverse per porre in essere gli obiettivi potrà rappresentare già una prima opportunità per molti lavoratori.

Sul finire del suo secondo e ultimo intervento, il Ministro ha anche parlato di sanità, affermando che occorre “essere molto più fattuali” per mettere insieme il meglio del privato, il meglio del pubblico, del fisico e del digitale e garantire a tutti “un diritto indiscutibile che purtroppo non viene servito dappertutto alla stessa maniera”.

Altri fattori di rischio sono rappresentati dalla possibilità di isolare involontariamente i soggetti non attivi digitalmente, o con preparazione meno scientifica. In tal senso, Colao ricorda che il suo lavoro è concentrato sui giovani, ma le opportunità emergenti dal PNRR andranno create per tutti i cittadini.

Per fare ciò, sarà fondamentale partire dalla formazione:

“La parte più importante sarà quella sulle competenze, sulla ricerca e sulla formazione. Prima si investe sulle persone, poi queste faranno le innovazioni. Ci sono 30 miliardi su cui non possiamo sbagliare: se li investiamo bene, nei prossimi 20 anni avremo molti vantaggi. Il cuore sono quindi le competenze, l’innovazione, la ricerca e l’upskilling delle persone”

Infine, il Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale ha voluto spendere qualche parola sul tema della regulation, prevedendo che uno degli ostacoli che l’Italia potrebbe trovarsi di fronte sarà la complicazione burocratica, formata da regole “non adatte al nuovo mondo” e che potrebbero rallentare l’innovazione.

Per questo, il Governo è al lavoro e continuerà a lavorare per agevolare quanto più possibile le nuove idee, così da rendere l’innovazione “un dividendo sociale” per tutti gli italiani.

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