Conciliaweb e controversie con gli operatori: prolungata la consultazione sul nuovo regolamento
L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha deciso di prorogare il termine di una consultazione pubblica per le modifiche del regolamento sulla risoluzione delle controversie tra utenti e operatori tramite Conciliaweb.
Il quadro regolamentare attuale potrebbe infatti essere modificato al termine della consultazione pubblica per estendere la definizione di “soggetti accreditati”, con cui si indica chi è abilitato a presentare istanze e gestire procedure per conto degli interessati.
La consultazione pubblica in questione, infatti, si basa proprio sulla proposta di estensione di questa definizione ad altre figure diverse dalle associazioni dei consumatori e dagli avvocati iscritti all’albo professionale.
Infatti, alla luce dei dati registrati sulla piattaforma Conciliaweb, l’AGCOM ritiene di poter estendere la definizione per garantire la presenza diffusa di figure professionali che possano essere d’ausilio per gli utenti sprovvisti di dimestichezza con gli strumenti digitali.
Inoltre, l’AGCOM sta valutando la possibilità che l’avvocato deleghi altre figure professionali allo svolgimento della procedura sulla piattaforma.
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Il termine per la conclusione della consultazione pubblica era di 120 giorni, ma è stato adesso prorogato con la delibera 266/21/CONS pubblicata ieri 18 Agosto 2021, su richiesta di alcuni operatori.
Infatti, come riporta l’AGCOM, il 2 Agosto 2021 è giunta una comunicazione di Fastweb, che ha rappresentato l’esigenza, condivisa con gli operatori TIM, Tiscali, Vodafone e WindTre, di prorogare il termine “in considerazione della complessità della tematica oggetto della consultazione pubblica e in considerazione della particolarità del periodo, prossimo alle ferie estive con relative chiusure aziendali”.
Per questo motivo, l’Autorità ha deciso di prorogare di 30 giorni i termini iniziali previsti dalla delibera con cui si apriva la consultazione pubblica.
Si ricorda che in questa consultazione, come ultima domanda, veniva richiesto ai partecipanti anche di fornire opinioni su altre categorie professionali da ricomprendere tra i soggetti accreditati per la piattaforma ConciliaWeb, sempre con lo scopo di estendere la possibilità di presentare istanze da parte dei clienti che dovessero aprire una controversia contro gli operatori.
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