Nella giornata di oggi, 28 Luglio 2021, si è svolta una nuova conferenza di TIM, con cui sono stati presentati agli investitori i risultati finanziari dell’azienda relativi al secondo trimestre del 2021. Si è parlato della strategia di TIMVISION sul calcio in streaming e del via libera dell’Antitrust all’accordo con DAZN, oltre all’importanza dei fondi pubblici del Recovery Fund europeo.
La conferenza del Gruppo TIM ha avuto inizio intorno alle ore 14:00 e vi hanno preso parte l’Amministratore Delegato, Luigi Gubitosi, e il Chief Financial Officer (CFO), Giovanni Ronca.
Come detto, la presentazione ha riguardato i risultati finanziari del secondo trimestre del 2021, quindi al 30 Giugno 2021, approvati dal CdA nella seduta di ieri 27 Luglio 2021.
Gubitosi ha aperto la presentazione parlando del percorso di crescita che sta caratterizzando il Gruppo nella costruzione del futuro di TIM, che ha comportato investimenti e costi extra nel Q2 2021, effettuati con l’obiettivo di accelerare il processo.
L’AD ha sottolineando innanzitutto come i ricavi siano ritornati a crescere per la prima volta dal terzo trimestre 2018.
Riassumendo poi ciò che è stato fatto nel secondo trimestre di quest’anno, Gubitosi comincia ricordando che le linee fisse sono rimaste stabili anno su anno per il terzo trimestre di fila, mentre sono aumentati di molto i net adds delle linee ultrabroadband, questo ancora prima della distribuzione dell’offerta Calcio e Sport, con Serie A e Champions League, di TIMVISION con cui TIM si aspetta “un’impennata”.
Passando poi al riepilogo del segmento mobile, il CEO ricorda i riconoscimenti assegnati recentemente da Ookla (Speedtest) per la rete 5G più veloce e per la rete mobile con la migliore copertura, sottolineando anche l’importanza del 5G per il futuro. Il churn rate ha invece raggiunto il livello più basso degli ultimi 14 anni.
Aumentano ancora i ricavi del settore ICT, nell’ordine di quasi il 30% anno su anno. Si ricorda poi il proseguimento del processo di efficientamento dei costi, con circa 1000 persone che hanno lasciato l’azienda nel primo semestre 2021, e lo stesso avverrà ancora di più nel secondo semestre.
Luigi Gubitosi ha concluso il riepilogo della situazione di TIM ricordando l’aggiornamento migliorativo della guidance ESG, aumentando l’obiettivo delle energie rinnovabili al 100% dell’energia complessiva entro il 2025, mentre per quanto riguarda TIM Brasil si è registrata l’accelerazione dei ricavi e tassi di crescita EBITDA grazie alla “strategia di valore” applicata.
Nel trimestre appena trascorso, come sottolinea Gubitosi, TIM ha concentrato i suoi sforzi su 4 elementi trainanti per la crescita dell’azienda, che secondo l’AD ci sarebbe ad oggi “la prova conclamata che tutti e quattro si stanno materializzando”.
Sono in particolare il calcio con l’offerta TIMVISION, il ritorno alle linee fisse di clienti solo su mobile, il piano “Beyond Connectivity” con le factories di TIM e i fondi pubblici del Recovery Fund europeo.
Il primo aspetto è quindi quello del calcio in streaming, con il piano di TIM che ha avuto inizio con la commercializzazione dal 1° Luglio 2021 dell’offerta TIMVISION Calcio e Sport, che include i contenuti di DAZN e di altre piattaforme.
Gubitosi sottolinea che questa offerta ha trasformato TIMVISION nella “casa del calcio e della passione, oltre che la piattaforma TV più ricca di contenuti in Italia”.
Il CEO ha ricordato che tramite le offerte Calcio e Sport i clienti TIMVISION hanno a disposizione in un unico pacchetto Serie A TIM, Europa League e Champions League grazie ai contratti sottoscritti con DAZN e Mediaset Infinity, oltre alla possibilità di aggiungere altri contenuti come Disney+, Netflix o altro.
Gubitosi ha voluto sottolineare che le offerte di TIMVISION sono accessibili a tutti, quindi sia ai clienti TIM che a quelli di altri operatori di telefonia.
A questo proposito, l’AD di TIM si è detto “felice” di informare gli investitori che oggi, 28 Luglio 2021, l’Antitrust ha dato luce verde all’accordo con DAZN, e che dunque “il caso è chiuso”.
Gubitosi ha poi posto l’attenzione sulla dimensione dell’opportunità per l’azienda: infatti, in Italia ci sarebbero quasi 5 milioni di spettatori del calcio, di cui 3 milioni su Pay TV, principalmente su satellite, e il resto sarebbero attivi con “abbonamenti piratati”.
La metà di questi potenziali clienti, afferma il CEO di TIM, non hanno ancora la banda ultralarga: un terzo usa l’ADSL e il resto solo su rete mobile o clienti solo voce, per cui si traduce in un’opportunità innanzitutto per TIM di acquisire nuovi clienti di rete fissa a banda larga, ma anche “per l’intero Paese per sviluppare ulteriormente la digitalizzazione e per l’intero settore delle telecomunicazioni”. Su questo Gubitosi ha commentato dicendo che “è arrivato il momento di modernizzarsi”.
I ricavi TIM, secondo le previsioni di Gubitosi dall’anno prossimo, beneficeranno dagli abbonamenti calcistici e dalle vendite dei relativi dispositivi, con una base clienti più ampia (con churn inferiore) e anche dall’acquisizione di nuovi clienti di rete fissa.
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Il secondo elemento trainante per la crescita TIM nel secondo trimestre 2021 è rappresentato dai clienti solo mobili che ritornano al fisso.
TIM si dichiara felice di vedere che il mercato della rete fissa in Italia è tornato a crescere, come confermato anche dai dati dell’ultimo Osservatorio AGCOM.
L’Amministratore Delegato di TIM ricorda poi nella sua presentazione un dato in particolare di AGCOM, che sottolinea che da Marzo 2021 oltre il 54% delle linee fisse attive in Italia è caratterizzato da una velocità di almeno 100 Mbps.
Secondo Gubitosi, questo è un “grande riconoscimento dell’eccellente qualità della nostra rete FTTC”, che attualmente raggiunge il 93% delle linee fisse attive. Viene poi ricordata anche l’accelerazione sulle linee FTTH, con un 4% in più in un anno, risultato definito “assai soddisfacente”.
Riguardo poi al piano “Fix the Fixed”, letteralmente “sistema il fisso”, viene citato un risultato migliore rispetto ai concorrenti sull’ultra broadband, grazie all’aumento della copertura di reti FTTx.
Si riduce ancora il churn rate, sia nel fisso che nel mobile grazie alla presenza di contenuti, convergenza e pagamenti diretti che hanno fidelizzato i clienti. In entrambi i casi sono confermate le proiezioni per il secondo semestre del 2021.
Si continua poi con il terzo elemento trainante di crescita, in linea con le previsioni, è il settore denominato “Beyond Connectivity”, che comprende le aziende Noovle, Olivetti, Telsy e Sparkle.
Queste si occupano rispettivamente di Cloud, IoT e Cybersecurity, tutti settori dove è previsto un raddoppio dei ricavi entro il 2023, mentre Sparkle ha come obiettivo di crescita il 20% entro il 2023.
A questo va aggiunto il calcio con TIMVISION, che secondo quanto afferma Gubitosi rappresenta il legame oltre la connettività nel settore consumer.
In generale, secondo Gubitosi il piano Beyond Connectivity rappresenta una grande opportunità per TIM per creare valore.
L’AD di TIM ricorda poi che Noovle ha aumentato i ricavi e sottoscritto oltre 1000 contratti, e in più è in linea con i piani per realizzare l’infrastruttura cloud con Google.
Inoltre, Gubitosi ha annunciato che la settimana scorsa è stato emendato lo statuto di Noovle, per trasformare l’azienda in una “Società Benefit”, e quindi lo scopo non sarà più solo l’utile ma anche la sostenibilità e un impatto positivo sulla società e sull’ambiente.
Il quarto e ultimo elemento per la crescita di TIM è il finanziamento pubblico, in particolare i fondi relativi al Recovery Fund europeo, dopo l’approvazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) italiano.
Gubitosi ricorda agli investitori che non si è mai verificato che l’Italia ricevesse una somma così ingente di fondi, in totale 235 miliardi di euro.
Di questi, a TIM andranno 3,9 miliardi di euro per lo sviluppo della fibra nelle zone grigie (piano “Italia a 1 Giga”), 2 miliardi per il 5G (piano “Italia 5G”), 0,4 miliardi di euro per la connettività nelle scuole, e 1,1 miliardi per il piano voucher, con la seconda fase che è stata spostata di qualche mese, ma TIM si aspetta la ripartenza dopo l’estate.
Inoltre, Gubitosi sottolinea che TIM è ben posizionata per ottenere altri fondi per la digitalizzazione del paese, cioè portare il cloud nella pubblica amministrazione e nelle aziende.
Luigi Gubitosi ha poi concluso questa parte della presentazione ricordando la guidance del Gruppo, che riflette i punti appena descritti. Non è tuttavia ancora incluso l’impatto del Recovery Fund e del piano voucher.
Gubitosi ha poi lasciato la parola a Giovanni Ronca, Chief Financial Officer (CFO) di TIM, che ha illustrato più in dettaglio agli investitori i risultati finanziari del secondo trimestre del 2021.
Anche Ronca ha ricordato che i ricavi del gruppo sono ritornati a crescere, mentre l’EBITDA ha risentito di alcune discontinuità dovute ai costi impiegati per il lancio del calcio e delle factories, che tuttavia contribuiranno all’accelerazione di ricavi e EBITDA, oltre che al costo del lavoro e alle misure prese nel 2020 per la pandemia.
L’Equity Free Cash Flow è stato invece influenzato sia dagli investimenti per il futuro ma in parte anche dal pagamento di 148 milioni di euro di multe maturate negli anni precedenti, già incorporate nella guidance.
Altro dato finanziario che viene sottolineato da Ronca è il pagamento anticipato di 240 milioni di euro per lo spettro di 35 MHz utilizzabili per il 5G, permettendo così a TIM di risparmiare 40 milioni di oneri finanziari.
Per quanto riguarda il fisso, oltre a quanto già anticipato da Gubitosi, il churn è in calo trimestre su trimestre anche grazie a cinque fattori: offerta convergente, pagamenti diretti, aumento della copertura FTTx, clienti più soddisfatti e più voucher pubblici.
A proposito di Voucher, Ronca sottolinea che TIM attualmente ha ottenuto l’80% delle risorse totali dei voucher connettività, con la prima tranche di 200 milioni di euro per le famiglie meno abbienti
Invece, con la seconda fase dei voucher pubblici posticipata a dopo l’estate, ci saranno a disposizione ulteriori 900 milioni di euro che saranno validi per tutte le famiglie e le aziende.
Nel segmento mobile, TIM ha registrato il risultato migliore tra gli operatori principali per il quarto trimestre di fila. In particolare, viene sottolineato il churn che ha raggiunto il livello più basso degli ultimi 14 anni.
Per concludere la presentazione ha ripreso la parola l’AD Luigi Gubitosi, che ha voluto aggiungere delle considerazioni finali in merito alle attuali iniziative strategiche.
Riferendosi alla slide della presentazione che mette insieme tutte le componenti strategiche del Gruppo TIM (INWIT, FiberCop, Olivetti, Primary Network, Noovle, Sparkle, Telsy e la stessa TIM), Gubitosi sottolinea che la “somma delle parti supera notevolmente il valore di mercato di TIM”, e che è obbligatorio sfruttare questo valore.
TIM sta lavorando anche all’ottimizzazione del portafoglio, e Gubitosi in questo caso cita la valorizzazione delle torri, tramite la fusione di INWIT con Vodafone nel 2020, poi monetizzandole mantenendo il controllo congiunto.
Gubitosi ricorda anche lo sblocco del valore della rete secondaria di accesso con la creazione di FiberCop e KKR, in quanto “è importante aumentare il valore della rete”.
Aumenta il valore anche delle factories di TIM, e il CEO cita in particolare con Noovle, il cui EBITDA potrebbe aumentare grazie alle risorse del Recovery Fund: in questo senso TIM agirà quando ci saranno maggiori certezze sul recovery.
In merito alle partnership, Gubitosi ha dichiarato che nei prossimi mesi TIM lavorerà con Cassa Depositi e Prestiti per realizzare “iniziative atte a migliorare la digitalizzazione del paese, compresa la rete”.
Infine, Luigi Gubitosi afferma che l’obiettivo di TIM è quello di continuare a valorizzare gli asset e sfruttare anche il Recovery Fund, lavorando con pragmatismo e mente aperta.
Come di consueto, al termine della presentazione si è tenuta anche la sessione di domande e risposte, in cui Gubitosi ha approfondito la sua posizione dopo il pronunciamento dell’Antitrust sulla questione TIMVSION e DAZN e di ciò che comporta per l’operatore, oltre della possibilità di accedere alle risorse del PNRR ed anche delle interlocuzione con CDP sulla rete unica.
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