Open Fiber ha pubblicato il primo Report di Sostenibilità (verificato da società di revisione), che riassume l’approccio al business dell’azienda, basandosi su innovazione, tutela dell’ambiente, creazione di valore condiviso, e attenzione alle persone e alle comunità.
Open Fiber, che ha incentrato il suo business sulla copertura in rete FTTH, rete interamente in fibra ottica che offre maggiore ecosostenibilità rispetto a quelle in rame, intende colmare il gap infrastrutturale esistente in Italia, per garantire un accesso paritario alla rete.
Inoltre, attraverso un processo di analisi volto a identificare gli aspetti del proprio business che hanno maggiore impatto sul sistema socioeconomico e ambientale, Open Fiber ha definito una strategia di sostenibilità basata su: efficientamento energetico e utilizzo di energia prodotta da fonti rinnovabili; sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative; capitale umano e crescita delle persone.
A tal proposito, queste le parole di Franco Bassanini, Presidente di Open Fiber:
La crisi senza precedenti causata dal COVID-19 ha evidenziato quanto la trasformazione digitale sia cruciale per il sistema economico, produttivo e sociale e possa migliorare la vita di famiglie, imprese e lavoratori abilitando servizi innovativi.
L’infrastruttura in fibra che stiamo costruendo contribuirà in modo decisivo alla transizione ambientale, alla difesa del territorio, alla tutela della salute e della sicurezza dei cittadini; per questo la realizziamo coinvolgendo tutti gli attori delle comunità locali: cittadini, associazioni, enti ed autorità.
Elisabetta Ripa, Amministratore delegato di Open Fiber, invece, dopo aver dichiarato che la sostenibilità è al centro della strategia aziendale, ha sottolineato che l’obbiettivo di Open Fiber è quello di superare il divario digitale in Italia, tramite la copertura ultrabroadband “non solo nelle grandi città, ma anche nelle aree bianche e bianchissime“.
Nello specifico, come traspare dal documento (ecco il link diretto), nell’anno 2020, il 96% dei nuovi fornitori, accreditati nel portale aziendale dedicato, è stato valutato attraverso criteri sociali. Sempre nello stesso anno, Open Fiber ha utilizzato circa 66.800 GJ (gigajoule), di cui il 40% proveniente da fonti rinnovabili, mentre, rispetto al 2019, l’intensità energetica è stata ridotta del 10%.
Secondo quanto affermato dall’azienda, “qualità, trasparenza e sostenibilità degli approvvigionamenti“ sono i principi a cui Open Fiber si ispira nello svolgimento delle proprie attività. Per questo motivo, il processo di qualificazione dell’azienda è aperto a società e professionisti interessati.
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