Conferenza TIM: Serie A con DAZN, convergenza fisso mobile e aggiornamenti sulla rete unica
Luigi Gubitosi, AD di TIM, ha aperto oggi 20 Maggio 2021 la conferenza live di presentazione dei risultati finanziari, per fornire gli aggiornamenti sul piano strategico e sulle iniziative strategiche del Gruppo.
Si tratta della prima call del nuovo mandato di Gubitosi, che si dice orgoglioso di lavorare con un nuovo Consiglio di Amministrazione che potrà portare TIM in crescita.
Secondo quanto comunicato in apertura, come già riportato, le performances di TIM in Italia hanno mostrato una crescita nelle nuove linee ultrabroadband e una riduzione del cosiddetto tasso di abbandono (churn rate), ai minimi da 14 anni.
Sono stati fatti progressi anche nelle iniziative strategiche sia in Italia che in Brasile. In questo senso, l’elemento fondamentale è rappresentato dall‘accordo di distribuzione con DAZN per il calcio di serie A in streaming, di cui si è parlato a lungo nel corso della conferenza.
Iniziando con l’aggiornamento sul piano Beyond Connectivity, l’AD di TIM ha reso noto che il Gruppo ha assistito a un miglioramento della percezione della qualità da parte dei clienti e quest’anno il miglioramento è stato soprattutto sul fisso; il rapporto con dipendenti e sindacati è invece rimasto fiducioso ed è stato firmato un nuovo contratto di espansione che comporterà un risparmio annuo di 100 milioni di euro da questo mese di Maggio 2021. Infine, il primo bond di sostenibilità emesso da TIM dispone di una cedola particolarmente bassa che ridurrà il costo del debito.
La strategia Fix the Fixed
La strategia Fix the Fixed di TIM procede grazie a una più ampia copertura realizzata nell’ultimo anno e alla crescita del digitale, con copertura broadband per il 92% delle famiglie e dunque un più elevato livello di penetrazione dei servizi dell’operatore. Nel 2020, TIM ha reso noto di aver avuto la più elevata quota di mercato in termini di net adds per servizi ultrabroadband, grazie anche all’offerta di convergenza arricchita rispetto al passato per fidelizzare la clientela.
Tutte le strategie applicate hanno portato a una riduzione del churn non solo nel mobile, ma anche nel segmento fisso, trainato da TIM Unica che è cresciuta di quasi il 50% in un trimestre. Per questa ragione, secondo TIM sarà possibile assistere a un’ulteriore stabilizzazione dei ricavi nei prossimi trimestri, per poi riprendere la crescita.
La strategia dei contenuti con TIMVISION e DAZN
TIM ha ricordato di aver incrementato il costo di TIMVISION per riflettere il ruolo critico della piattaforma in Italia, che si arricchirà anche con il calcio in fibra invece che tramite satellite, dopo l’acquisizione dei diritti della Serie A da parte di DAZN.
L’azienda ha scelto TIM come partner tecnologico e ha concesso i diritti per offrire contenuti per 3 stagioni, con un bacino potenziale di circa 3 milioni di spettatori paganti, a cui si affiancano quasi 2 milioni di spettatori che si affidano alla pirateria illegale per guardare le partite.
Sebbene non siano stati forniti dettagli sull’accordo e sull’offerta che TIM lancerà con DAZN, Gubitosi ritiene di poter incrementare l’ARPU di TIM, nella fascia compresa tra i 30 e i 35 euro circa.
Secondo quanto dichiarato, l’operazione con DAZN prevede dei costi operativi per quanto riguarda le network multicapabilities e altre migliorie a vantaggio di tutti gli OTT che distribuiscono i loro contenuti.
La strategia sui contenuti non è dunque cambiata per Gubitosi , che ritiene TIMVISION “un must-have nel nostro mercato”.
Altri driver di crescita per TIM
Secondo Luigi Gubitosi, altri driver di crescita per TIM sono rappresentati dall’inversione di tendenza di sostituzione da fisso a mobile (sebbene il numero di clienti che si affidano alla sola rete mobile resta più elevato della media europea) che permette così di mantenere margini più elevati, e dall’adozione sempre più rapida di servizi ultrabroadband.
Secondo quanto riportato, dall’unione di questi due fattori si potrebbe prevedere una crescita di circa 3 milioni di linee nei prossimi anni, che TIM si dice pronta a cogliere grazie alla sua copertura FTTX e alla rete in fibra ottica che costruirà con FiberCop.
A ciò si affianca anche il progetto Smart District per la trasformazione digitale, che prevede la fornitura non solo di connettività, ma di altri servizi collaterali tramite aziende appartenenti al Gruppo TIM, e il finanziamento pubblico legato al Recovery Fund, di cui oltre 50 miliardi di euro saranno destinati al digitale in Italia.
Le prospettive di ripresa del settore grazie ai fondi europei, e dell’economia in generale grazie alle più recenti previsioni del PIL (crescita di oltre il +4% nei prossimi tre anni), potranno permettere a TIM di cogliere nuove opportunità sia nel segmento fisso che in quello mobile nel business domestico.
Risultati Finanziari di TIM
I ricavi totali del Gruppo TIM, considerando anche la business unit brasiliana, sono stati nel primo trimestre 2021 di 3,752 miliardi di euro, in calo del -5,3% rispetto al primo trimestre dell’anno scorso ma stabili in termini organici.
La business unit domestica conta per l’82% dei ricavi totali, oltre 3,1 miliardi, a cui si sommano i 658 milioni di ricavi della business unit brasiliana.
Restando nel mercato italiano, i ricavi da servizi stand alone nel fisso sono pari a 2,138 miliardi di euro (in calo del -0,5% a causa dei più bassi livelli di ARPU), mentre nel mobile i ricavi sono stati pari a 757 milioni di euro (in calo, in questo caso, del -9,7%).
In rialzo anche i ricavi nel segmento business (+30% anno su anno) legati a servizi come ICT, Cloud e soluzioni IT, anche grazie al contributo della partnership con Google Cloud. In aumento, infine, anche i ricavi nel wholesale domestico, che nel primo trimestre del 2021 sono incrementati dell’8,7% anno su anno.
Come ricordato da Luigi Gubitosi, TIM si è rivelato il migliore operatore tra i principali in termini portabilità, con il saldo migliore nel mobile, seguito da Vodafone e da WindTre, che è il solo a riscontrare ancora un numero rilevanti di clienti in portabilità in uscita verso Iliad.
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TIM e la Rete Unica
Nella call conference odierna, si è anche ritornati sul tema della rete unica. L’Amministratore Delegato di TIM ha dichiarato che per la creazione della rete unica la notizia che Enel ha annunciato la cessione della sua quota di Open Fiber potrà semplificare il dialogo in corso.
Rispondendo in seguito alla domanda di un analista, Gubitosi ha così precisato:
“Cdp sarà azionista maggioranza di OF ed Enel scomparirà, con la presenza del fondo Macquarie. Cosa ne deduco? Enel, e questo è un fatto, ha rallentato le nostre trattative e quindi ora le cose saranno più semplici.
Non intendo dire che sarà meno difficile trovare accordi, però sicuramente l’interazione con gli altri attori sarà più semplice o più veloce.
Ecco, più veloce è il termine giusto: capiremo più rapidamente se sarà possibile raggiungere un accordo o meno e poi un’altra cosa importante è che anche Macquarie entrerà in gioco”.
Gubitosi non ha voluto commentare indiscrezioni di stampa delle scorse settimane e non ha fornito un parere su quale ritiene sia l’approccio della politica in questo momento per la rete unica. L’AD ha però ribadito che l’obiettivo del Paese è quello di completare la rete in fibra e di superare le discussioni sulla connettività per iniziare a lavorare su nuove tecnologie come cloud, edge computing, IA o persino quantum computing.
Infine, Gubitosi non ha escluso che alcune trattative possano essere avviate con le nuove parti prima ancora del closing dell’operazione di cessione della quota di Open Fiber da parte di Enel, che risulterebbe rilevante solo per la finalizzazione di un accordo con TIM.
Nel corso della conferenza si è anche discusso sul tema della sostituzione della rete in rame con la fibra. In questo caso, è stato confermato come la complessità del sistema in rame rende la rete più costosa anche nei processi di manutenzione. Per questo motivo l’interesse di TIM è quello di smantellare il prima possibile la vecchia rete in rame per lasciare spazio alla rete in fibra ottica, in linea con gli interessi del Governo e dell’AGCOM che desiderano una rapida transazione a tecnologie più performanti.
Altri dettagli emersi dalla conferenza live di TIM
Si è discusso anche di altri temi nel corso della sezione Q&A, al termine della presentazione dei risultati del Gruppo TIM.
Ad esempio, Luigi Gubitosi ha fornito una sua prospettiva sull’andamento del segmento mobile in Italia, che mantiene prezzi ancora molto bassi, ma continua a riacquisire “razionalità”.
L’operatore TIM adesso è “più disciplinato” con offerte che, di base, non prevedono costi inferiori ai 9,99 euro al mese, similmente a quanto fatto anche da Vodafone.
Diversamente, WindTre e Iliad continuano a proporre offerte con prezzi particolarmente bassi e, secondo Gubitosi, alla fine insostenibili.
Al migliore posizionamento di TIM nel mobile si affiancano prospettive più rosee se si considera, come ricorda il board dell’azienda, che questa estate potrebbero incrementare i ritorni economici in termini di ricavi di roaming rispetto all’anno scorso, quando ripartiranno gli spostamenti dei turisti.
Infine, con riferimento alle misure del Recovery per sostenere gli operatori, la domanda di un analista ha ipotizzato lo scenario in cui il Governo possa accordare agli operatori uno sconto per l’acquisto delle frequenze 5G. Secondo Gubitosi, è improbabile che venga concessa una riduzione della maxi rata correlata allo spettro 5G, mentre risulta più verosimile una suddivisione delle rate. Ad ogni modo, l’AD non ha voluto fornire commenti in assenza di certezze sulle misure previste dal Recovery Fund.
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