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TIM: pagata la sanzione per condotte anticoncorrenziali nella fibra in attesa del ricorso al TAR

Nei documenti finanziari di oggi, 19 Maggio 2021, oltre ad aver fornito alcuni aggiornamenti sulla sua causa con Iliad al Tribunale di Milano, TIM ha anche ricordato il procedimento Antitrust per presunte condotte anticoncorrenziali ai danni di Open Fiber.

Il procedimento in questione, il numero A514, è stato aperto dall’Antitrust per accertare un possibile abuso di posizione dominante da parte di TIM, in violazione del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea, sulla base delle segnalazioni giunte da Infratel, Enel, Open Fiber, Vodafone e WindTre.

L’AGCM aveva infatti ipotizzato che TIM avesse tenuto condotte volte a ostacolare o rallentare lo svolgimento delle gare Infratel e accaparrarsi preventivamente la clientela anche tramite politiche commerciali volte a “restringere lo spazio di contendibilità per gli operatori concorrenti”.

Al termine del suo procedimento, l’Antitrust ha deliberato per la sussistenza di un abuso di posizione dominante da parte di TIM, per aver posto in essere una strategia anticoncorrenziale volta a ostacolare appunto lo sviluppo degli investimenti in infrastrutture di rete a banda ultra-larga su base concorrenziale. La sanzione irrogata è pari a 116,099 milioni di euro. 

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TIM Open Fiber

TIM ha impugnato il provvedimento dinanzi al TAR del Lazio contestando le accuse e l’ammontare della sanzione irrogata, inviando però la relazione di ottemperanza come prescritto nel dispositivo del provvedimento dell’AGCM.

Il TAR del Lazio ha fissato la trattazione della discussione per la data del 3 Novembre 2021, salvo cambiamenti, ma intanto TIM ha comunicato che a Maggio 2021 si è provveduto al pagamento della sanzione.

Dopo la sentenza dell’Antitrust che ha accertato l’impiego di condotte scorrette da parte di TIM per ostacolare lo sviluppo della banda ultralarga in Italia, gli operatori Vodafone e Fastweb hanno richiesto i danni al Tribunale di Milano con due cause distinte per i ritardi cagionati proprio dall’operatore ex monopolista. Non sono stati forniti però aggiornamenti su questo fronte.

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