Oggi, 12 maggio 2021, l’Organo di Vigilanza (OdV) ha presentato la relazione annuale in merito alla sua attività svolta e ai risultati ottenuti, nel corso 2020, per tutelare la parità di trattamento degli operatori durante l’accesso alle infrastrutture di rete Tim.
Nello stesso periodo, con l’intento di supportare Agcom nell’attività di gestione dell’emergenza sanitaria Covid-19, l’Organo di Vigilanza, ha offerto la propria collaborazione nel rilevare con maggiore accuratezza le prestazioni di Tim offerte agli operatori, per quanto riguarda i processi di preparazione e gestione della rete.
Sempre nel corso del 2020, l’OdV si è anche offerto di verificare il rispetto dei tempi di fornitura da parte di Tim dei circuiti di trasporto, volti a sostenere l’aumento di banda degli operatori, oltre a controllare l’attivazione dei cabinet FTTC nelle aree bianche, rispettando la parità di trattamento.
Alla presentazione della relazione annuale dell’OdV, hanno presenziato: Luigi Gubitosi, Amministratore Delegato di Tim; Giacomo Lasorella, Presidente Agcom; Anna Ascani, Sottosegretario di Stato al Ministero dello Sviluppo Economico; Francesco Sclafani, Consigliere dell’Organo di Vigilanza, e Gianni Orlandi, Presidente dell’OdV.
Quest’ultimo, nello dettaglio, ha dichiarato:
Le attività di vigilanza previste dagli impegni e quelle di supporto ad Agcom, svolte nel 2020, sono state ampie e con valenza prospettica.
In relazione ai futuri sviluppi sull’equivalence della rete di accesso, siamo pronti a collaborare da subito con le Autorità e le Istituzioni mettendo a disposizione le nostre competenze professionali, per contribuire a disegnare regole sempre più efficaci in grado di garantire l’accesso paritario di tutti gli operatori all’infrastruttura di TIM.
A tal proposito, si specifica che nel 2020 e nei primi mesi del 2021, a seguito della separazione societaria della rete di accesso secondaria in rame e fibra di Tim, conferita a FiberCop, e della pubblicazione dell’offerta di co-investimento di Tim nella nuova rete FTTH che verrà realizzata da FiberCop (con l’adozione del modello previsto dal nuovo Codice Europeo delle Comunicazioni Elettroniche), si sono create le condizioni per avviare una nuova fase regolamentare.
Secondo le previsioni del Gruppo, infatti, FiberCop raggiungerà il 76% delle unità immobiliari tecniche delle aree grigie e nere del Paese entro il 2025.
Ciò si rifletterà anche sui temi della parità di trattamento e della non discriminazione, oggetto delle attività dell’Organo di Vigilanza, la quale, di conseguenza, con il supporto dell’Autorità e di Tim, dovrà adeguare i propri compiti e le proprie funzioni alle nuove esigenze del mercato.
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