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Poste Italiane: installate oltre 360 nuove cassette postali smart anche nei piccoli comuni

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Poste Italiane ha comunicato di aver installato un totale di 368 cassette di impostazione smart, di cui oltre 300 nei piccoli comuni, con il suo progetto Smart Letterbox.

Il progetto in questione mira a rinnovare le cassette postali che dal 1961 fanno parte del decoro urbano delle città italiane, trasformandole in cassette di impostazioni intelligenti, che possano trasmettere dati utili sull’ambiente e sulle condizioni metereologiche.

Ad oggi, le cassette di impostazione smart sono 368, di cui 300 nei piccoli comuni. A breve, secondo quanto reso noto da Poste Italiane, saranno installate altre 100 cassette di impostazione smart dotate di schermo, di cui 47 a Milano, 13 a Torino, 33 a Roma e 7 a Napoli. L’obiettivo di Poste Italiane è quello di raggiungere, entro il 2022, un totale di 11.000 cassette smart, di cui circa la metà presenti nei piccoli comuni.

Le cassette smart sono state installate recentemente anche in cinque piccoli comuni del Sud della Sardegna, ovvero Santadi, Sant’Andrea Frius, Selegas, Villaputzu e Villasalto.

La storia delle cassette postali

Le prime notizie storiche che rimandano alle cassette di impostazioni risalgono alla fine dell’Ottocento. Nello specifico, era l’anno 1886 quando la Direzione Generale di Poste decise di stipulare un contratto con l’officina Meccanica di Ettore Calzone per produrre 100 cassette mobili da collocarsi nelle varie stazioni delle principali linee ferroviarie del Regno.

Queste cassette erano fornite di una serratura identica per tutte, in modo che una sola chiave potesse aprirle, erano in lamiera di ferro e verniciate con colore a olio a due mani, con la leggenda davanti “Regie Poste” e con costo complessivo fissato in 2.200 lire.

Nel decennio successivo, le stazioni ferroviarie più importanti si dotarono delle nuove cassette mobili, come nel caso di quella di Milano. Alla fine del secolo, tra il 1898 e il 1899, si contavano 15.000 cassette fisse e 4260 cassette mobili, utilizzate all’epoca nelle stazioni, sui treni, sui tram, piroscafi e negli alberghi.

Nel 1906, il numero di cassette fisse era salito a 20.530 unità e le cassette mobili avevano raggiunto le 6942 unità.

Le Poste accompagnarono al Fronte le truppe italiane nella Prima guerra mondiale, con dei piccoli uffici postali formati da 4 casse di legno e piani di appoggio con apertura a ribalta e una cassetta di impostazione.

Un primo rinnovamento delle cassette d’impostazione viene condotto negli anni ’50 con la riorganizzazione dei servizi postali, con cassette anche per gli automobilisti, collocate più in basso del normale, sul bordo esterno del marciapiede. Nello stesso periodo, fa la sua comparsa anche la Cassetta di Impostazione di Posta Aerea e Pneumatica. A tal proposito, il primo servizio di posta aerea nazionale notturna inizia proprio a Milano e viene poi esteso nel 1965 a tutta l’Italia. In quel periodo, la sola città di Milano disponeva di 1100 cassette di impostazione, con una media di 375.000 lettere o cartoline spedite ogni giorno, con una spesa complessiva (in francobolli) di circa 70 milioni di lire al giorno.

Più avanti, negli anni ’60, arrivarono anche le cassette di impostazione a due feritoie per separare la posta diretta in città con quella diretta altrove, così da smistare più agevolmente le corrispondenze e portare la posta diretta fuori città direttamente all’ufficio i Poste Ferrovia.

Le nuove cassette smart di Poste Italiane

Di base, le Smart Letterbox possono registrate e trasmettere dati sull’ambiente e sulle condizioni metereologiche tramite sensori che rilevano la temperatura, la pressione atmosferica e la qualità dell’aria.

Alcune cassette sono inoltre dotate di uno schermo capace di veicolare comunicazioni di pubblica utilità, permettendo ad esempio di diffondere messaggi ai residenti creando un’infrastruttura di comunicazione capillare anche in zone lontane dalle sedi della Pubblica Amministrazione.

Inoltre, i sensori presenti nelle cassette riescono a percepire il momento in cui viene imbucata la lettera, per sapere immediatamente quali sono le cassette che contengono posta e decidere dunque quali svuotare.

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