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Reti, PNRR: 6,31 miliardi di euro per banda larga e 5G, ecco tutte le misure

È stato reso pubblico il documento ufficiale del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza del Governo Draghi, che seguendo il Next Generation EU si concentra su transizione ecologica, trasformazione digitale, crescita intelligente, coesione sociale, salute, resilienza economica e politiche per le nuove generazioni. Diverse le misure anche per le reti di telecomunicazione.

A tal proposito, la transazione digitale viene indicata nel documento del PNRR come “un’enorme occasione per aumentare la produttività, l’innovazione e l’occupazione, garantire un accesso più ampio all’istruzione e alla cultura e colmare i divari territoriali”.

La necessità di puntare sulle reti di telecomunicazione (e non solo) nasce dai ritardi italiani in termini di adozione digitale e innovazione tecnologica, come annunciato dall’ultimo indice DESI che ha visto l’Italia al 24° posto tra i 27 Stati membri.

Per portare l’Italia tra i primi Paesi a raggiungere gli obiettivi del 2030 Digital Compass della Commissione Europea, il primo obiettivo è quello di offrire una connettività omogenea e ad alta velocità in tutto il territorio nazionale, utilizzando tutte le tecnologie più avanzate, come fibra, FWA e 5G, e adattando il quadro normativo per facilitarne l’implementazione.

Il secondo punto, come evidenziato anche dal Ministro Colao recentemente, riguarda l’investimento nella trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione tramite il cloud, ma si punterà anche sulla cybersecurity e sulle competenze digitali dei cittadini.

La misura per la connettività in banda ultralarga

Con stretto riferimento alle misure dedicate alle reti ultraveloci, per questi investimenti le risorse complessive messe in campo ammontano a quota 6,31 miliardi di euro. Lo scopo, come sopra accennato, è quello di raggiungere gli obiettivi del Digital Compass 2030 in anticipo rispetto alla deadline prefissata, portando connessioni a 1 Gbps su tutto il territorio nazionale entro il 2026.

Innanzitutto, sono state stanziate risorse per portare la connettività a 1 Gbps con il “Piano Italia a 1 Giga” a circa 8,5 milioni di famiglie, imprese ed enti “presenti nelle aree grigie e nere NGA a fallimento di mercato, puntando sulla piena neutralità tecnologica e facendo leva sulle migliori soluzioni tecnologiche disponibili, sia fissa che FWA”.

Nel piano in questione, come è possibile leggere nel documento ufficiale del PNRR, sono ricomprese anche circa 450.000 unità immobiliari situate nelle aree remote e non ricomprese nei piani di intervento pubblici precedenti.

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Piano Scuola Connessa, Sanità Connessa e Collegamento Isole minori

Il secondo obiettivo è il completamento del Piano “Scuola Connessa” tramite connessioni in fibra a 1 Gbps nei rimanenti 9000 edifici scolastici, pari a circa il 20% del totale.

Allo stesso modo, il Governo utilizzerà parte delle risorse per assicurare connettività adeguata agli oltre 12.000 punti di erogazione del Servizio Sanitario Nazionale, tramite il piano “Sanità Connessa”. La connettività sarà da un minimo di 1 Gbps fino a 10 Gbps simmetrici.

Sempre in termini di copertura del Paese, il Governo intende dotare 18 isole minori di un backhauling sottomarino in fibra ottica per migliorare i collegamenti esistenti e rispondere alle esigenze di connettività in banda ultralarga di tutte le famiglie, le imprese e gli enti presenti. Tale piano porta il nome di “Collegamento isole minori”.

Lo sviluppo delle reti 5G in Italia

Infine, il PNRR mira a incentivare lo sviluppo e la diffusione dell’infrastruttura 5G nelle aree mobili a fallimento di mercato con il piano “Italia 5G”. Le zone ricomprese sono quelle in cui sono state sviluppate solo reti mobili 3G e dove non è pianificato lo sviluppo di reti 4G o 5G nei prossimi 3 anni, oppure dove vi sono reti 4G che non garantiscono però una performance adeguata.

Nel piano, inoltre, sono inclusi interventi per accelerare la diffusione della copertura 5G lungo oltre 2000 km di corridoi di trasporto europei e 10.000 km di strade extra-urbane anche per permettere di abilitare servizi a supporto delle sicurezza stradale, della mobilità, della logistica e del turismo.

Il Governo ha evidenziato che tutti gli interventi previsti sono complementari rispetto a quelli già approvati nelle aree bianche o tramite bandi 5G, e permettono di attivare ulteriori investimenti da parte degli operatori privati.

Inoltre, si continuerà a monitorare l’andamento del piano voucher per stimolare la domanda di connettività di famiglie e imprese, con la possibilità di aggiornarlo o potenziarlo per massimizzare l’impatto del sussidio pubblico erogato.

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