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Telefonia Fissa: Fastweb market leader nella tecnologia FTTH, ma cresce la quota di TIM

Il primo osservatorio AGCOM del 2021, che si sofferma sui dati di fine 2020, ha evidenziato anche le più recenti statistiche relative alla telefonia fissa, in un periodo in cui la necessità di una copertura diffusa in banda ultralarga si fa sentire certamente più che in passato.

Il primo dato a emergere dall’osservatorio AGCOM è rappresentato dal numero degli accessi complessivi, che nell’ultimo trimestre sono cresciuti sensibilmente, restando però essenzialmente invariati su base annuale.

Secondo quanto mostrato, infatti, a livello annuale la variazione è stata, in negativo, di appena 9000 accessi, mentre su base trimestrale si sono registrati 144.000 accessi in più a Dicembre 2020 rispetto al trimestre terminato a Settembre 2020.

Come emerso anche nei precedenti osservatori, continua a contrarsi la quota di accessi in rame, a vantaggio essenzialmente delle tecnologie FTTC e FTTH e, in misura residuale, dell’FWA. Analizzando le differenze tra l’ultimo trimestre del 2020 e il medesimo periodo del 2019, si nota infatti un crollo degli accessi in rame del -10,7%, a fronte di un aumento degli accessi in tecnologia FWA del +1,1%, in FTTC del +6,6% e in FTTH del +3%.

Le quote di mercato nella telefonia fissa

Come fatto anche per il segmento mobile, l’AGCOM evidenzia le quote di mercato nel segmento fisso, che mostrano il market leader TIM in calo del -2% intorno al 44,7%, seguito da Vodafone con il 15,8%, WindTre con il 14% e Fastweb con il 13,8%.

Agli operatori FWA Linkem ed Eolo spettano le quote residuali del 3,5% e 2,8% che si sommano al 5,4% rappresentato da tutti gli altri operatori.

Il solo operatore ad aver visto una seria contrazione è stato TIM, mentre i principali concorrenti e gli altri operatori minori hanno proseguito la loro crescita rispetto allo stesso periodo del 2019.

Le quote di mercato complessive. Fonte: AGCOM

Analizzando invece esclusivamente gli accessi broadband e ultrabroadband, i dati esposti mostrano un incremento delle linee per 274.000 unità solamente nell’ultimo trimestre (+1,5%) causata dal passaggio dalle linee DSL ad altre tecnologie più performanti.

Continua dunque la crescita nell’impiego di linee broadband e ultrabroadband, con un totale di 18,13 milioni di accessi, contro i 17,85 milioni del trimestre precedente e i 15,49 milioni del mese di Dicembre 2016, esattamente quattro anni prima.

Anche in questo segmento broadband e ultrabroadband, la quota di mercato di TIM si mostra in contrazione (-1,1%) al 42,1%, mentre altri operatori presentano rialzi tra il +0,1% e il +0,4%.

Nello specifico, Vodafone segue al secondo posto con il 16,4% delle quote di mercato (+0,2%), seguito da Fastweb con il 15,2% (+0,2%), WindTre con il 14% (+0,3%) e poi Linkem con il 3,8% (+0,1%), ed Eolo con il 3% (+0,4%, il rialzo più elevato). Infine, Tiscali è il solo operatore, come TIM, a mostrare un calo, in questo caso del -0,1%, mentre tutti gli altri operatori sono saliti al 3,1%.

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Le quote di mercato broadband e ultrabroadband. Fonte: AGCOM

Analizzando invece gli accessi broadband e ultraboradband per tipologia di cliente, si nota come a Dicembre 2020 le linee broadband e ultrabroadband residenziali (consumer) abbiano raggiunto quota 15.312 milioni, di cui il 52,6% con velocità sopra i 100 Mbps, il 16,5% con velocità tra i 30 Mbps e i 100 Mbps e il 30,9% con velocità fino a 30 Mbps.

Per le utenze affari, invece, il totale è di 2,816 milioni di accessi. In questo caso, la quota di linee con velocità superiore a 100 Mbps è sensibilmente inferiore, pari al 45,1%, mentre le linee dai 30 ai 100 Mbps rappresentano solo il 12% del totale. La restante parte, ovvero il 42,9% delle linee, presenta una velocità fino a 30 Mbps.

La differenza sostanziale tra segmento residenziale e affari è rappresentata dalla seconda posizione, che per il consumer spetta a Vodafone con il 16,4% e per il business a Fastweb, con il 17,6% della quota di mercato totale.

Le singole quote di mercato per tecnologia

Infine, analizzando i mercati per tecnologia, la quota di TIM nelle linee DSL è del 57,4%, quella di Fastweb è del 16,3%, quella di WindTre dell’11% e Vodafone del 10,8%. In totale le linee DSL si sono contratte del -21,8% nel corso dell’ultimo anno.

Nella tecnologia FWA il market leader è invece Linkem con il 44,2% delle quote totali, seguita da Eolo con il 34,9%. La terza posizione è di TIM con il 5,9% e poi Tiscali con il 2,7%. In questo segmento, le linee sono aumentate del +16,3% nell’ultimo anno.

Nell’FTTC, TIM resta market leader con un lieve calo del -0,7% (44,2%), seguita da Vodafone con il 20,9% e WindTre con il 16,7%. In questo mercato, le linee hanno subito una variazione positiva del +16,4%.

Infine, il segmento FTTH mostra come market leader Fastweb, con il 30,1% delle quote di mercato, che però ha visto il calo più netto, pari al -6,3%. Al secondo posto c’è Vodafone con il 24,3% delle quote totali (-1,2%), seguito da WindTre con il 21,8% (+1,1%) e TIM con il 15,6% (che presenta il rialzo più netto, del +4,5%). Infine, Tiscali ha il 5,2% delle quote (+0,5%) e tutti gli altri operatori contano per il 3,1% del totale.

I prezzi nella telefonia fissa

L’AGCOM, nelle ultime pagine del suo primo Osservatorio del 2021, ha anche evidenziato l’andamento dei prezzi nella telefonia fissa.

Nell’ultimo anno, tutti i comparti hanno subito un aumento, con i servizi di base in rialzo del +1,9%, i terminali del +1,4% e i servizi in banda larga in crescita del +1,8%. Questi ultimi, però, su base quadriennale mostrano un calo del -19,3%.

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