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Benedetto Levi (Iliad) su 5G, emissioni elettromagnetiche e rete fissa

L‘Amministratore Delegato di Iliad Italia, Benedetto Levi, è tornato a discutere dei progetti dell’operatore, con riferimento soprattutto alla copertura e all’esigenza di elevare i limiti elettromagnetici per raggiungere gli standard europei, così da abilitare un più rapido roll-out del 5G.

Iliad Italia è infatti impegnata nello sviluppo della sua rete e della nuova tecnologia 5G, lanciata sul finire dell’anno scorso, precisamente il 22 Dicembre 2020, e incluso senza costi aggiuntivi anche nell’attuale offerta Iliad Giga 100, chiaramente solo nelle aree coperte e utilizzando i dispositivi compatibili.

A tal proposito, però, nella nuova intervista a DigitEconomy.24 del Sole24Ore, Benedetto Levi indica come lo sviluppo della rete  5G possa essere rallentato dai bassi limiti elettromagnetici italiani.

I limiti elettromagnetici che rallentano lo sviluppo del 5G secondo Benedetto Levi

Come ricordato da Levi e come ribadito anche in altre occasioni, infatti, l’Italia presenta limiti tra i più bassi in Europa in termini di emissioni elettromagnetiche, di gran lunga inferiori rispetto a quanto stabilito dalla Commissione internazionale per la protezione dalle radiazioni non-ionizzanti. Ciò lascerebbe l’Italia in netto svantaggio rispetto a Paesi come Germania, Spagna e Regno Unito, minacciando di rallentare lo sviluppo della rete 5G.

A tal proposito, si evidenzia che il tema dell’adeguamento dei limiti delle emissioni elettromagnetiche è presente nel PNRR per accelerare la copertura di rete mobile degli operatori e recentemente la IX Commissione della Camera, la Commissione Trasporti, ha approvato la proposta fornendo un parere favorevole. anche in merito all’incremento di suddetti limiti.

Sempre in tema di 5G, Benedetto Levi ha valutato positivamente il Recovery Fund, definendolo “un’opportunità unica per l’Italia” per ridurre il digital divide e accelerare di conseguenza lo sviluppo e la competitività di diversi settori dell’economia italiana. Per fare ciò, però, è importante che le risorse vengano allocate per supportare anche gli operatori attivi nella copertura.

La copertura di Iliad e l’acquisizione della quota in Unieuro

E a tal proposito, i piani di copertura di Iliad continuano comunque a regime: dopo aver chiuso il 2020 con 6100 siti attivi, Benedetto Levi ha reso noto che il prossimo obiettivo è di 8500 siti entro la fine del 2021.

Con i suoi investimenti, Iliad ha raggiunto in meno di tre anni 7,2 milioni di clienti e secondo Benedetto Levi la parità di bilancio (il cosiddetto break-even) sarà raggiunta già nella seconda metà del 2021.

Intanto, Iliad è recentemente entrata nel capitale sociale di Unieuro con una quota del 12%, come annunciato questo mese. L’AD Benedetto Levi ha ribadito quanto già comunicato dall’azienda in merito all’operazione, evidenziando l’interesse dell’azienda nell’accompagnare Unieuro nelle prossime fasi della sua crescita, proseguendo l’orientamento verso l’innovazione e l’attenzione alle persone che contraddistingue i due business.

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Benedetto Levi, CEO di iliad Italia alla presentazione del 29 Maggio 2018

Benedetto Levi sul lancio nel fisso di Iliad: deadline nuovamente confermata

Nessuna novità, invece, sul segmento fisso: Benedetto Levi ha confermato la deadline fissata “entro l’estate”, senza svelare ulteriori dettagli.

Come noto, questa scadenza (“entro l’estate” o talvolta “prima dell’estate”) è stata stabilita da Iliad Group dopo l’aggiornamento del piano Odissea 2024 che prevedeva una convergenza fisso-mobile solo entro il 2024. Il contesto pandemico ha però accelerato i piani di Iliad, che si appresta a lanciare i suoi servizi anche nel segmento fisso a breve.

Oltre alla data di lancio, restano diverse incognite anche sull’offerta stessa e sulle sue caratteristiche, dal momento che il Gruppo ha deciso di non fornire informazioni dettagliate per tutelare il cosiddetto “effetto lancio”, come affermato nell’ultima conferenza live dal CEO di Iliad Group, Thomas Reynaud.

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