L’AGCM ha chiuso il procedimento contro WindTre per possibili pratiche commerciali scorrette legate al sistema di ricarica del credito telefonico con Ricarica Special 5 e 10, accogliendone gli impegni.
I due sistemi di ricarica chiamati inizialmente Ricarica Special 5 e Ricarica Special 10 offrono rispettivamente 4 e 9 euro di credito telefonico (dunque 1 euro in meno rispetto all’importo pagato) a fronte dell’attivazione di Giga e minuti illimitati per un periodo di 24 ore dalla conferma di avvenuta ricarica.
Il procedimento dell’Antitrust è stato comunicato a WindTre a Ottobre 2020, perché il meccanismo di ricarica comportava l’addebito di un costo in capo all’utente senza piena consapevolezza da parte di quest’ultimo, anche perché il nome delle ricariche (“Special 5” e “Special 10”) avrebbe indotto a ritenere di acquistare credito telefonico per un importo corrispondente a quello indicato.
Come fatto anche dagli operatori TIM e Vodafone, la possibilità di ricaricare con le ricariche Special era offerta secondo diverse modalità, sia online che presso punti vendita come negozi WindTre, edicole, tabaccherie e bar.
L’operatore, riportava le caratteristiche del suo servizio online in home page tramite un apposito link, offrendo la possibilità di ricarica tra un elenco di diversi tagli di: 4 euro, 5 euro Special, 10 euro Special, 11 euro, 15 euro, 25 euro, 50 euro e 100 euro.
In basso, veniva riportata con caratteri che l’AGCM ha giudicato “di piccole dimensioni” la dicitura “Con Ricarica 5 euro Special hai GIGA e Minuti illimitati per 24 ore e 4 euro euro di credito. Con Ricarica 10 euro Special hai GIGA e Minuti illimitati per 24 ore e 9 euro di credito. Per maggiori dettagli clicca qui”.
Il link rimandava a un’altra pagina che spiegava il funzionamento del meccanismo di Ricarica Special con 4 e 9 euro invece di 5 e 10 euro.
Inoltre, nei negozi dell’operatore e in altri canali come edicole, tabaccherie e bar, i tagli di ricarica da 5 e 10 euro venivano proposti solo in variante Special, dunque senza permettere l’acquisto delle ricariche ordinarie da 5 e 10 euro “effettivi”.
Quanto fin qui riportato veniva evidenziato dall’Autorità al momento dell’apertura del procedimento. WindTre aveva però modificato in parte la sua condotta distinguendo graficamente, sul sito web, tra le ricariche standard e quelle special, ingrandendo il carattere della pagina informativa, introducendo uno scontrino preacquisto e due nuovi tagli di ricarica standard da 6 e 11 euro.
Infine, veniva evidenziato che le ricariche standard scratch fisiche da 5 o 10 euro avevano continuato e continueranno a essere distribuite nei negozi WindTre.
Prima del provvedimento dell’AGCM, WindTre ha fatto pervenire una proposta di impegni con diverse misure volte a sanare le criticità contestate dall’Autorità.
L’Antitrust, che ha riportato integralmente tutti gli impegni, ha evidenziato come gli stessi siano già stati realizzati e continueranno ad essere in vigore fino alla presenza di Ricarica Special.
Il primo impegno di WindTre consiste nel prevedere, sul sito ufficiale, nella sezione Ricarica Online, un meccanismo tale da aprire un box di spiegazione ogni volta che si intende acquistare uno dei due tagli di Ricarica Special: per proseguire con l’acquisto, è necessario “flaggare” la dicitura sotto le caratteristiche dichiarando di accettare le condizioni del servizio.
Il secondo impegno consiste nell’ulteriore separazione grafica della ricarica standard dalla ricarica Special mentre con il terzo impegno WindTre ha cambiato la denominazione di Ricarica Special 5 in Ricarica Special 4+1 e di Ricarica Special 10 in Ricarica Special 9+1.
Con il quarto impegno, WindTre ha invece garantito il mantenimento nei magazzini WindTre di almeno 400.000 pezzi di ricariche standard scratch fisiche in termini di disponibilità media mensile, che sale a 500.000 pezzi per le ricariche a magazzino da 10 euro, sempre standard.
Il quinto impegno prevede invece l’eliminazione, da parte di WindTre, della stampa e vendita delle scratch card fisiche dell’offerta Ricarica Special nei due tagli da 5 e 10 euro, mentre nel territorio nazionale, secondo il sesto impegno, WindTre dovrà garantire un residuo di magazzino giornaliero di almeno 20 scratch card fisiche da 5 euro standard e altrettante da 10 euro standard nei suoi negozi.
Il settimo e penultimo impegno prevede invece che verranno accettati reclami di clienti che hanno acquistato l’offerta ricarica Special senza conoscerne le caratteristiche. In altri termini, WindTre rimborserà il costo di 1 euro sottratto per l’attivazione della Ricarica Special dopo la segnalazione e verifica delle condizioni per la restituzione tramite riaccredito (mantenendo il beneficio di Giga e minuti illimitati per 24 ore dall’attivazione della ricarica).
Di seguito il testo inserito nella sezione del sito dedicata alle ricariche Special: “In caso di erroneo acquisto dai vari canali del servizio Ricarica Special nei due tagli da 5 (4+1) e da 10 (9+1), potrà essere effettuata una idonea segnalazione al nostro servizio clienti per verificare le condizioni propedeutiche alla restituzione di 1 Euro che sarà effettuato dal Servizio tramite riaccredito”.
Infine, l’ultimo impegno prevede che WindTre, per il suo fornitore di ricariche online che non può offrire un pre-scontrino, predisponga una locandina specifica che fornisca le caratteristiche dell’offerta Special con richiesta di esposizione in tutti i punti vendita.
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Prima di decidere sugli impegni proposti, l’AGCM ha richiesto il parere dell’AGCOM, che però non è giunto entro il termine di 45 giorni dal ricevimento della richiesta. Per questa ragione, l’Antitrust ha valutato in autonomia l’operato di WindTre.
Secondo quanto reso noto del bollettino pubblicato oggi 12 Aprile 2021 (ecco il documento completo), gli impegni assunti da WindTre sono ritenuti idonei a sanare i profili di illegittimità della pratica commerciale contestata e soprattutto “particolarmente efficaci nel migliorare l’informativa sui termini e le caratteristiche del servizio offerto al consumatore”.
Infatti, le misure sarebbero pienamente in grado di rendere consapevoli i consumatori delle loro scelte di acquisto e tale circostanza, insieme all’impegno a mantenere un adeguato numero di scorte di ricariche standard, assicurerebbe la tutela dei clienti interessati ad attivare le ricariche da 5 e 10 euro effettivi o del nuovo tipo digitale da 6 e 11 euro.
Per queste ragioni, gli impegni di WindTre hanno soddisfatto i requisiti previsti dall’articolo 27, comma 7, del Codice del Consumo e l’Antitrust ha deliberato il loro accoglimento (rendendoli obbligatori) chiudendo il procedimento senza accertare l’infrazione e la relativa sanzione.
WindTre, dal canto suo, invierà all’Antitrust per i primi 24 mesi una relazione semestrale in merito agli impegni presi, per un totale di 4 relazioni, a partire dalla data dell’adozione.
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