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Facebook e il furto di dati: Garante Privacy mette in guardia sul rischio di SIM Swap

In seguito alla pubblicazione dei dati di milioni di persone trafugati al social network Facebook, fra cui anche quelli di milioni di italiani, il Garante della Privacy italiano è intervenuto per invitare i clienti di telefonia mobile a prestare attenzione al rischio di truffe o eventuali tecniche di SIM Swap.

Lo ha reso noto l’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali ieri, 6 Aprile 2021, dopo che nei giorni scorsi si è venuti a conoscenza della pubblicazione su un forum pubblico dei dati di oltre 530 milioni di persone estratti da Facebook, fra cui numeri di telefono e indirizzi email.

Secondo quanto dichiarato dal social network sempre ieri, i dati non sarebbero stati ottenuti attraverso tecniche di hacking ai sistemi ma sarebbero state invece estratte dalle informazioni pubbliche su Facebook tramite tecniche di scraping.

Inoltre, si tratterebbe di un set di dati precedente a Settembre 2019, quando sarebbe stata risolta la falla che permetteva le tecniche di scraping.

Fra le oltre 530 milioni di persone coinvolte in questo furto di dati ormai disponibili online a seguito della violazione subita da Facebook, l’Autorità Garante della Privacy italiana sottolinea come ci sono anche circa 36 milioni di italiani, fra i cui dati sono compresi in molti casi numeri telefonici e indirizzi mail.

Il Garante ha quindi chiesto al social network di rendere immediatamente disponibile un servizio che consenta a tutti gli utenti italiani di verificare se la propria numerazione telefonica o il proprio indirizzo mail siano stati interessati dalla violazione.

L’Autorità ricorda infatti che, in caso affermativo, il numero di telefono potrebbe essere utilizzato per una serie di condotte illecite, che vanno da chiamate e messaggi indesiderati sino a serie minacce come il cosiddetto “SIM swapping”, una tecnica di attacco che consente di avere accesso al numero di telefono del legittimo proprietario e violare determinate tipologie di servizi online che usano proprio il numero di telefono come sistema di autenticazione.

Garante Privacy furto dati

In questo senso, il Garante della Privacy richiama tutti gli utenti interessati dalla violazione alla necessità di prestare, nelle prossime settimane, particolare attenzione a eventuali anomalie connesse alla propria utenza telefonica: ad esempio, si cita l’improvvisa assenza di campo in luoghi dove normalmente il cellulare ha una buona ricezione.

L’Autorità ricorda che questo potrebbe essere il segnale che un malintenzionato si è impossessato del numero di telefono (tramite sostituzione della SIM fingendosi il proprietario) per usarlo a scopo fraudolento.

In questo caso, sottolinea il Garante, è importante contattare immediatamente il call center del proprio operatore telefonico per verificare le ragioni del problema e, in particolare, per verificare che terzi, fingendosi noi, non abbiano chiesto e ottenuto un trasferimento della nostra numerazione su un’altra SIM”.

Oltre agli avvertimenti per gli utenti coinvolti, il Garante avverte inoltre chiunque sia entrato in possesso dei dati personali provenienti dalla violazione, che il loro eventuale utilizzo, anche per fini positivi, è vietato dalla normativa in materia di privacy, essendo tali informazioni frutto di un trattamento illecito.

Il Garante richiama infine l’attenzione sull’importanza di diffidare di eventuali messaggi di testo provenienti dal numero di telefono di persone che si conosce, con i quali vengano chiesti soldi, aiuto o dati personali, perché potrebbe trattarsi di una truffa azionata da malintenzionati che si sono impossessati della numerazione.

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