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Aperta istruttoria AGCOM nei confronti di TIM dopo l’accordo con DAZN

In seguito all’annuncio dell’accordo fra TIM e DAZN, dopo che quest’ultima si è aggiudicata i diritti TV della Serie A di calcio, l’AGCOM ha deciso di aprire un procedimento di verifica nei confronti di TIM, in quanto l’operatore è presente contemporaneamente sia nel mercato delle telecomunicazioni che in quello del Sistema Integrato delle Comunicazioni (SIC), cioè quello dei Media.

Lo ha reso noto proprio l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, con la pubblicazione avvenuta oggi, 2 Aprile 2021, sul suo sito della delibera 108/21/CONS (ecco il documento completo), che risale in realtà al 31 Marzo 2021.

Tramite questa delibera l’Autorità ha avviato nei confronti di TIM un procedimento ai fini delle verifiche di cui all’articolo 4-bis, comma 1, del decreto legge 7 Ottobre 2020, numero 125, come convertito con modificazioni dalla legge 27 Novembre 2020, n. 159.

Da cosa deriva il procedimento

La legge a cui fa riferimento AGCOM per l’avvio del procedimento nei confronti di TIM è quella adottata in seguito alla sentenza della Corte di Giustizia europea sul caso Mediaset e Vivendi.

La normativa in questione prevede che nel caso in cui un soggetto operi contemporaneamente nei mercati delle telecomunicazioni e in un mercato diverso ricadente nel SIC, anche tramite partecipazioni, l’AGCOM è tenuta ad avviare un’istruttoria volta a verificare la sussistenza di effetti distorsivi o di posizioni lesive del pluralismo sulla base di criteri previamente individuati.

In questo senso, l’analisi di AGCOM dovrà tenere conto di diversi elementi, come i ricavi, le barriere all’ingresso e il livello di concorrenza nei mercati coinvolti.

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AGCOM

L’accordo di TIM con DAZN

Ciò che sembra aver fatto scattare l’avvio del procedimento da parte di AGCOM ai sensi delle attuali norme è stato l’accordo fra TIM e DAZN, ufficializzato dopo che la Lega Serie A di calcio maschile ha assegnato il 26 Marzo 2021 alla piattaforma di streaming sportivo i diritti TV di tutte le 10 partite di ogni giornata del triennio 2021-2024.

Nello specifico, oltre alla partnership tecnologica per il potenziamento della piattaforma streaming di DAZN in Italia, in un comunicato stampa del 26 Marzo 2021 TIM ha annunciato di aver anche firmato un accordo di distribuzione che porta su TIMVISION i contenuti DAZN per i prossimi tre anni. La collaborazione partirà a Luglio 2021 e comprenderà tutto il catalogo di contenuti sportivi live e on demand di DAZN.

Fra gli elementi presi in considerazione dall’Autorità per avviare il procedimento nei confronti di TIM, nella delibera è stato evidenziato il seguente passaggio del comunicato dell’operatore: “DAZN, che si è aggiudicata i diritti televisivi per le partite di Serie A per le stagioni 2021-2024, proseguirà la distribuzione delle partite via internet e ha scelto TIM come partner strategico. Pertanto, TIM sarà l’operatore di telefonia e Pay Tv di riferimento per l’offerta dei contenuti di DAZN in Italia”.

Dato che secondo l’Autorità TIM opera nei mercati delle comunicazioni elettroniche e nel Sistema Integrato delle Comunicazioni (SIC), e considerato che la posizione dell’operatore, anche attraverso partecipazioni “in grado di determinare un’influenza notevole ai sensi dell’articolo 2359 del codice civile”, secondo l’AGCOM rientra nei casi contemplati dall’articolo 4-bis, comma 1, del decreto-legge 7 Ottobre 2020, n. 125, convertito con modificazioni dalla Legge 27 Novembre 2020, n. 159.

TIM DAZN

L’istruttoria di AGCOM

Pertanto, AGCOM ha ritenuto di avviare un’istruttoria ai sensi delle legge citata, e ad adottare, se del caso, i provvedimenti di cui all’articolo 43, comma 5, del Testo Unico.

L’Autorità, ai fini delle verifiche previste dal procedimento riguardante TIM, prenderà in considerazione principalmente i mercati delle comunicazioni elettroniche (mercati dei servizi di accesso all’ingrosso alla rete fissa, mercato dell’accesso di alta qualità in postazione fissa, mercati dei servizi all’ingrosso per le telecomunicazioni mobili, mercati delle infrastrutture per la radiodiffusione e dei servizi di diffusione radiotelevisiva per la trasmissione di contenuti agli utenti finali, mercati dei servizi al dettaglio su rete fissa e delle telecomunicazioni mobili e altro) e i mercati del Sistema Integrato delle Comunicazioni (SIC), in cui rientra, oltre al mercato della pubblicità online, anche il mercato dei servizi media audiovisivi a pagamento in ambito nazionale, inclusi i servizi audiovisivi a pagamento online, comprensiva delle risorse economiche che finanziano la relativa attività.

Tutto ciò premesso, AGCOM ha deliberato quindi di avviare l’istruttoria nei confronti di TIM, in considerazione dell’attività svolta dall’operatore anche attraverso le società direttamente e indirettamente controllate.

Il termine per l’adozione del provvedimento finale nei confronti di TIM è di 120 giorni a partire dalla data di notificazione del provvedimento, prorogabile con atto motivato del Consiglio fino ad un massimo di 60 giorni.

Il procedimento è svolto dalla Direzione infrastrutture e servizi di media, d’intesa con il Servizio economico statistico. Il responsabile del procedimento è il direttore della Direzione Infrastrutture e Servizi di Media.

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