Si chiude la vicenda della proroga frequenze BWA? Sospesi i procedimenti di rideterminazione
In seguito alla recente sentenza del Consiglio di Stato sulla rideterminazione dei contributi delle frequenze prorogate a vantaggio di alcuni operatori, l’AGCOM ha sospeso i procedimenti avviati per la definizione degli stessi.
La vicenda è strettamente legata all’asta delle frequenze 5G. Gli operatori Linkem, Mandarin, Go Internet e Fastweb (per tramite di Aria) avevano ottenuto prima dell’Asta la proroga dei diritti d’uso delle frequenze nella banda 3.4-3.6 GHz fino al 2029.
Si tratta di bande di frequenze considerate “gemelle” e “contigue” ad alcune di quelle oggetto di procedura competitiva nell’Asta 5G che nel 2018 portò i principali operatori ad acquistare diritti per un totale di oltre 6,5 miliardi di euro.
La vicenda della proroga delle frequenze 3.4-3.6 GHz
In seguito all’asta, alcuni operatori (Iliad, TIM e Vodafone) avevano fatto ricorso al TAR contro la delibera dell’AGCOM e il provvedimento del MiSE che concedevano la proroga, evidenziando, tra le altre cose, che i costi sostenuti per il rinnovo delle frequenze dagli operatori cosiddetti BWA si distanziavano particolarmente da quelli emersi poi al termine dell’Asta 5G.
Il TAR aveva accolto i ricorsi solo con riferimento a quest’ultimo punto della determinazione dei costi, lasciando però valide le delibere per tutti gli altri aspetti. Secondo il TAR, dunque, l’AGCOM avrebbe dovuto rideterminare il valore economico della proroga per meglio parametrarlo alle cifre (molto più elevate) emerse in sede d’Asta.
Da qui, le delibere con cui l’AGCOM aveva avviato i procedimenti per la “definizione di nuovi criteri per la determinazione dei contributi economici per la proroga della durata dei diritti d’uso delle frequenze nella banda 3400-3600 MHz”, proprio in ottemperanza alle diverse sentenze del TAR.
Tuttavia, la notizia degli ultimi giorni è che il Consiglio di Stato ha accolto l’appello di AGCOM e del MiSE riformando le precedenti sentenze del TAR del Lazio, dal momento che i valori economici previsti dall’Autorità erano antecedenti all’aggiudicazione dell’Asta e rientravano perfettamente nella “sfera di discrezionalità” della pubblica amministrazione.
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Sospesi i procedimenti AGCOM di ottemperanza
Con l’accoglimento dell’appello dell’AGCOM i ricorsi originari di TIM, Iliad e Vodafone sono stati quindi respinti. Per questa ragione, vengono meno i presupposti (di ottemperanza alle sentenze TAR riformate) che avevano condotto l’Autorità ad avviare i procedimenti per la rideterminazione.
Insieme a tali procedimenti è stata sospesa anche la consultazione pubblica avviata con delibera del 18 Febbraio 2021, con cui l’AGCOM richiedeva appunto al mercato di fornire spunti e pareri in merito all’ammontare dei costi di rinnovo da rideterminare.
SI dovrebbe essere chiusa così, definitivamente, la vicenda della proroga dei diritti d’uso delle frequenze nella banda 3400-3600 MHz per i sistemi BWA (Broadband Wireless Access) in tecnologia WIMAX, che restano in capo agli operatori Linkem, Mandarin, Go Internet e Fastweb alle stesse condizioni inizialmente fissate dal MISE e dall’AGCOM.
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