Nella seduta di ieri, 31 Marzo 2021, il Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha approvato l’avvio di una consultazione pubblica sull’offerta di coinvestimento sulla rete secondaria in fibra ottica notificata da TIM lo scorso 29 Gennaio 2021.
Lo ha reso noto oggi, 1° Aprile 2021, proprio l’AGCOM, ricordando come tutto ciò si svolga ai sensi dell’articolo 76 del Codice europeo delle comunicazioni elettroniche.
La proposta dell’operatore prevede la realizzazione di una nuova rete ad “altissima capacità” (VHC) in fibra ottica fino ai locali dei clienti finali o alla stazione di base mediante contitolarità, ossia condivisione del rischio a lungo termine attraverso cofinanziamento o accordi strutturali di acquisto.
Nella stessa offerta, TIM propone degli impegni da sottoporre a market test, previa valutazione preliminare di ammissibilità da parte dell’Autorità.
L’AGCOM ricorda che l’offerta di coinvestimento di TIM prevede quindi la realizzazione di una nuova rete FTTH o FTTB (VHC) in rete di accesso secondaria (la porzione di rete che va dall’armadietto ottico alle abitazioni) in 1610 comuni.
Per fare ciò, l’offerta prevede la contitolarità o la condivisione del rischio a lungo termine attraverso partecipazione azionaria o accordi strutturali di acquisto (one-way access model).
Sono previste due modalità di accordi strutturali: accesso alla semi-GPON (elemento della rete di accesso che include lo splitter ottico contenuto nell’armadietto ottico e le fibre ottiche in rete secondaria che dagli splitter raggiungono le abitazioni) mediante acquisti in IRU a 20 anni o impegno di acquisto di “minimi garantiti” per un periodo di 10 anni.
Inoltre, si prevede l’eventuale partecipazione di coinvestitori nel capitale azionario di FiberCop e/o eventuali apporti o cessioni a FiberCop di asset.
Gli Uffici dell’Autorità hanno condotto un’analisi per verificare la conformità dell’offerta di TIM ai criteri previsti dall’articolo 76 e dall’allegato IV del Codice e dalle Linee Guida dell’Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche (BEREC).
In particolare, l’AGCOM ha analizzato la trasparenza dell’offerta di TIM, il periodo di apertura per l’adesione alla proposta, le condizioni e modalità di accesso alla rete VHC proposte dall’operatore e la flessibilità delle condizioni di accesso.
Nell’ambito dell’analisi, sono state richieste a TIM modifiche ed integrazioni in ordine al periodo di apertura dell’offerta ai coinvestitori, alla definizione delle condizioni di accesso alla cosiddetta semi-GPON anche per i non coinvestitori, ed all’applicazione delle condizioni di accesso attualmente vigenti anche alla nuova rete VHC per tutti gli operatori, anche non coinvestitori.
Concluse tali valutazioni, il Consiglio ha ritenuto il progetto ammissibile per l’avvio della consultazione pubblica (market test) prevista dall’articolo 79 del Codice nel cui ambito le parti interessate (potenziali coinvestitori o richiedenti l’accesso) potranno fornire pareri in merito alla conformità degli impegni offerti alle condizioni stabilite dallo stesso Codice e proporre cambiamenti.
L’Autorità ricorda infine che al termine della consultazione pubblica effettuerà, come previsto, le valutazioni di merito sull’offerta ed i relativi impegni di coinvestimento, tenendo conto delle osservazioni del mercato e delle valutazioni dei soggetti interessati.
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