Ministro Vittorio Colao: accelerare sulla copertura nel rispetto della neutralità tecnologica
La rete unica può incidere su tempi e modalità di sviluppo degli interventi sulla banda ultralarga
Con 412 voti favorevoli, la Camera ha approvato la Relazione della V Commissione sulla Proposta di Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Tra le misure del piano ve ne sono anche diverse per accelerare il processo di trasformazione digitale. A tal proposito, alle interrogazioni a risposta immediata ha partecipato nel pomeriggio anche il Ministro Vittorio Colao.
Il Ministro per l’Innovazione Tecnologica era già intervenuto all’audizione della Commissione Trasporti per esprimere il suo punto di vista sui principali temi che legano il PNRR alla necessità di accelerare sulla digitalizzazione in Italia.
In quell’occasione, il 18 Marzo 2021, si era discusso su infrastrutture, cloud, progetto di copertura in banda ultralarga e rete unica.
La risposta del Ministro Vittorio Colao sulla digitalizzazione della PA
All’evento di ieri, Vittorio Colao ha risposto ad alcune domande sul digitale, ricordando come lo sviluppo delle competenze e del digitale rappresentino “il cuore dell’azione di Governo”.
L’obiettivo di fondo, secondo quanto riportato dal Ministro, è rappresentato dalla necessità di efficientare gli investimenti in tutte le infrastrutture di rete nel rispetto delle regole del mercato e della promozione della concorrenza.
Per la Pubblica Amministrazione, il focus consiste invece nella messa in sicurezza delle infrastrutture digitali per la gestione del patrimonio pubblico, così da garantire che i dati in possesso siano inviolabili.
Per fare ciò, il Governo sta gettando le basi per lo sviluppo di “un’infrastruttura ad alta affidabilità nel territorio nazionale”, proposta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che raccoglierà tutti i dati della PA spesso presenti in sistemi decentralizzati, diffusi per il territorio nazionale e privi dei livelli di sicurezza adeguati.
All’accentramento dei dati della Pubblica Amministrazione si affianca anche l’impiego del cloud, per permettere al Paese di fruire dei servizi in linea con l’iniziativa europea che prevede la creazione e lo sviluppo di un mercato europeo.
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L’obiettivo del Governo: “digitalizzazione piena” in anticipo rispetto al target dell’UE
In risposta a un’altra domanda, Vittorio Colao ha poi ricordato come la visione europea per la digitalizzazione piena preveda entro il 2030, per tutti i Paesi membri, il raggiungimento di connessioni a 1 Gbps per tutte le famiglie e copertura 5G in tutte le aree popolate.
L’obiettivo del Governo è più ambizioso: il Ministro Colao ha infatti ricordato che, anche grazie alle risorse del Next Generation EU, l’Italia mira a raggiungere questi target entro 5 anni.
È stato confermato dunque quanto reso noto già in Commissione Trasporti, quando Colao aveva annunciato la volontà di connettere l’Italia entro il 2026, in anticipo rispetto alla deadline prevista dall’Unione Europea.
Per fare ciò, il Governo starebbe già valutando di incrementare gli investimenti previsti inizialmente per recuperare il ritardo accumulato con azioni mirate e nel rispetto di due principi fondamentali, ovvero la neutralità tecnologica per garantire la massima copertura possibile indipendentemente dalla tecnologia usata e il mantenimento delle regole e dei principi che tutelano la concorrenza.
Un nuovo accenno da parte del Ministro Vittorio Colao sulla rete unica
Dopo aver ricordato l’ambizione del Governo in termini di copertura di rete, il Ministro per l’Innovazione Tecnologica Vittorio Colao ha commentato nuovamente il progetto della rete unica tra TIM e Open Fiber.
Secondo Colao, dalla rete unica scaturirebbero “effetti che possono incidere sui tempi e sulle modalità di sviluppo degli interventi relativi alla banda ultralarga”.
Il Governo starebbe valutando la situazione con riferimento alla rete unica, che permette di avviare piani di investimento per raggiungere gli obiettivi europei, con particolare attenzione agli obiettivi di “modernizzazione del Paese, coesione sociale e inclusione”.
Il rischio da evitare, anche con riferimento al progetto della rete unica, sarebbe quindi quello di rimanere in uno stato di attesa, che rischia di condizionare i piani e i tempi della copertura ultrabroadband finanziata anche con le risorse del PNRR.
Per questo motivo, secondo il Ministro Colao ciò che più importa è “giungere nel più breve tempo possibile a una definizione del contesto competitivo in grado di garantire una rapida copertura nelle zone interessate”, sempre nel rispetto dei principi di concorrenza.
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