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TIM in rosso del -7,37% a Piazza Affari: il commento di Franco Lombardi (ASATI)

Nella giornata di oggi, 19 Marzo 2021, il titolo di TIM ha chiuso in calo del -7,37% a quota 43 centesimi di euro, mostrando il crollo più elevato all’interno dell’indice FTSE MIB di Piazza Affari.

La sessione di scambi per TIM ha mostrato una maggiore volatilità quest’oggi, con il titolo che già nelle prime ore della mattinata ha iniziato a contrarsi rispetto alla chiusura precedente di 46 centesimi di euro ad azione, per raggiungere infine quota 43 centesimi di euro, con un calo del -7,37% (per -0,034 euro).

Si tratta della peggiore chiusura della giornata in un contesto comunque sfavorevole per l’Italia e l’Europa, con il FTSE MIB di Piazza Affari in calo del -0,66% a quota 24.199 punti e gli altri principali indici europei in rosso tra il -1% (DAX 30 e CAC 40) e il -1,50% (Ibex-35).

In basso il grafico dell’andamento mensile delle azioni di TIM. Come è possibile notare, il titolo ha chiuso in calo dopo un mese di Marzo 2021 fino a questo momento rialzista. Solo il 1° Marzo 2021, infatti, le azioni di TIM erano scambiate a 0,3916 euro.

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TIM Borsa
La chiusura settimanale di TIM, in calo del -7,37%. Fonte: Borsa Italiana

Il Presidente di ASATI, Associazione Azionisti di Telecom Italia, ha commentato la chiusura settimanale di TIM in calo del -7,37% ricercando le ragioni di questo crollo nelle vendite condotte dagli investitori per monetizzare dopo i rialzi degli scorsi mesi.

Di seguito il commento integrale:

“La perdita del titolo TIM è certamente legata al fatto che gli investitori stanno monetizzando la crescita di valore del 2021.

Il progetto di rete unica (AccessCo) ha ancora molti punti aperti, non credo che i recenti sviluppi abbiano cambiato lo scenario e quindi che si possa attribuire la perdita di valore del titolo ad AccessCo.

I risultati di TIM, relativi all’ultimo trimestre del 2020, mostrano un trend positivo per la stabilizzazione dei ricavi.

Credo che la conferma di questo trend sia uno dei principali punti che consentiranno di ridurre la volatilità del titolo e di far crescere il suo valore”.

Secondo Franco Lombardi, dunque, il calo di quest’oggi non sarebbe da attribuire al progetto della rete unica che sostanzialmente non avrebbe cambiato scenario.

Su AccessCo si erano espressi negli scorsi giorni il Ministro per l’Innovazione Tecnologica Vittorio Colao e il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti.

Entrambi avevano evidenziato la necessità di superare rapidamente lo stallo attuale sulla rete unica per evitare la duplicazione degli investimenti e, secondo quanto riportato, i due Ministeri si stanno già confrontando per essere in grado di giungere a una proposta valida da parte del Governo.

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