Iliad su Clubhouse: rivoluzione e innovazione, ma anche eSIM e copertura di rete 5G
Si è concluso da poco l’evento Clubhouse denominato “Semplice come dire Rivoluzione” al quale ha partecipato anche l’attuale CEO di Iliad Italia, Benedetto Levi, che si è espresso sul tema dell’innovazione, vero focus della discussione. Di seguito si riportano gli interventi più salienti.
A condurre l’evento Iliad di oggi, 3 Marzo 2021, è stata la giornalista e conduttrice di Rai Radio 2 e RaiPlay Diletta Parlangeli, con l’ausilio di Mattia Zanetti, Alessia Esposito e Massimo Bertucci, per quanto riguarda la moderazione.
Tra gli ospiti invece, otre a Benedetto Levi, hanno preso parte alla room realizzata sul social network Clubhouse, anche Andrea Scotti Calderini (co-founder e CEO di Freeda Media & Superfluid) e Davide Dattoli (co-founder e CEO di Talent Garden).
Ad aprire è stato Benedetto Levi, che proprio parlando di rivoluzioni ha risposto alla domanda di Diletta Parlangeli su come ci si allena a guardare le cose da un’altra prospettiva:
“Credo che il punto imprescindibile sia non dare mai nulla per scontato. Se ci si impone di mettere tutto in discussione, dai dettagli ai macro-funzionamenti di un settore, e ci si chiede se sia possibile cambiare e fare le cose in un altro modo più efficiente e veloce, si scopre che molto spesso la risposta sia affermativa.
Quindi credo sia una questione di curiosità e di mettere tutto in discussione sempre, poi non è detto che un’idea semplice rimanga tale al momento di concretizzarla, ma ci vuole sempre una certa dose di coraggio.
Oltre a questo ovviamente, è necessaria anche la corretta determinazione nel portare avanti e concretizzare l’idea“.
Andrea Scotti e Davide Dattoli, confermando le parole di Levi, hanno affermato come la curiosità sia uno dei punti chiave per fare innovazione, insieme al coraggio e al fatto di guardare fuori dalla propria cerchia e in altri mercati molto differenti da quello italiano.
Lo stesso Levi ha poi sottolineato l’importanza di ascoltare costantemente le persone, gli utenti o i clienti per capire come viene recepito ciò che si sta facendo, se si è troppo in anticipo o troppo in ritardo o ancora se si tratta di un’innovazione che in realtà non risolve veramente i problemi della gente.
Si è parlato anche di detrattori e scettici, e su quanto sia complesso innovare in questo senso. A tal proposito Benedetto Levi ha raccontato ciò che, a suo modo di vedere, è accaduto nel momento in cui Iliad ha annunciato il proprio ingresso su mercato italiano:
“Quando abbiamo annunciato nel 2018 che saremmo entranti sul mercato, già dal prima dell’ingresso venivano diffuse in tutta Italia, sostanzialmente in buona parte dai nostri futuri concorrenti, voci secondo le quali in realtà non ci saremmo mai lanciati perché avevamo sottovalutato la difficoltà e avevamo preso una cantonata.
Poi però quando siamo arrivati sul mercato le voci sono cambiate in falliranno tra pochi mesi (credo che fosse una speranza di mettere in atto una profezia che si autoavverasse).
In realtà fortunatamente le persone nelle primissime settimane hanno fatto in tantissimi un atto di fede e il fatto che in 50 giorni dopo il nostro lancio ci fossero già 1 milione di persone passate a Iliad ha cambiato la dinamica. In questo caso quindi, detrattori non soltanto per pessimismo innato, ma direi con precisi scopi di business“.
Sui mercati esteri da osservare con particolare attenzione dal punto di vista delle innovazioni tecnologiche, Levi ha citato la Cina e gli USA, ma si è concentrato soprattutto sullo Stivale, affermando che quello che è mancato negli ultimi anni è stato un ecosistema in grado di permettere la trasformazione delle idee in imprese.
La sua speranza è che, anche attraverso il Recovery Fund, si riesca a colmare il gap con gli altri Paesi Europei che qualche anno fa si trovavano nella stessa situazione in cui l’Italia si trova adesso.
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Durante la discussione sono stati dedicati spazi alle domande degli altri partecipanti e, tra quelle rivolte al CEO di Iliad Italia, ne sono state due più “tecniche” relative all’eventuale arrivo delle eSim e alla copertura di rete dell’operatore sul territorio.
Un utente in particolare, ha voluto chiedere se e quando Iliad entrerà nel business delle eSim e se tale tecnologia si potrà poi applicare agli Apple Watch e ad altri device di questo tipo.
Levi ha rivelato che l’operatore è già a lavoro su questo aspetto e che nei prossimi mesi lancerà le eSIM (anche se ad oggi non c’è stata una grandissima richiesta da parte degli utenti e per questo non è stata considerata una priorità).
Relativamente alla domanda su quali zone siano attualmente coperte dalla rete di Iliad effettiva e su quali città italiane sia funzionante la tecnologia di rete 5G, il giovano CEO ha risposto come segue:
“Stiamo sviluppando una rete in tutta Italia e stiamo accendendo decine di siti al giorno.
E’ difficile dare una risposta precisa, siamo partiti dalle più grandi città, ma oggi abbiamo migliaia di siti accesi in tutta Italia e dove non c’è ancora il nostro sito ci appoggiamo sulla rete consolidata di WindTre.
Quindi oggi copriamo la stragrande maggioranza di tutte le aree urbane principali in Italia e stiamo andando avanti“.
Sul discorso della nuova rete di quinta generazione, ha poi aggiunto:
“Per quanto riguarda il 5G, abbiamo lanciato a Dicembre 2020 la nostra prima offerta 5G e stiamo oggi accedendo le frequenze cosiddette alte: il 3.7 GHz partendo dalle principali città italiane e attualmente siamo in alcune decine di città con una copertura non ancora totale in tutta la città.
Quindi stiamo man mano andando ad ampliare sempre di più la copertura e nei prossimi mesi questa continuerà a svilupparsi molto rapidamente.
Poi dall’anno prossimo arriveranno anche le frequenze basse, di 700 MHz, che permetteranno di avere una copertura molto più capillare, anche all’interno degli edifici. E’ un lavoro in corso che non si ferma mai e sul nostro sito c’è la lista della città che hanno copertura 5G“.
Ad una considerazione sul fatto che tutti gli operatori puntino prima a coprire le grandi città come primo passo per il 5G, Levi ha specificato che con il termine “grandi città” non si riferisce alle prime 3 in Italia, ma a decine e centinaia di città e che la ragione di iniziare dai grandi centri urbani è che un sito in una grande città copre più persone rispetto ad uno situato in un area rurale.
Un altro utente si è complimentato per la comunicazione di Iliad sui media e ha fatto una breve riflessione sui competitor, affermando che “quando Iliad è entrata nel mercato italiano ha destabilizzato tutto ciò che era lo status quo dei vecchi operatori, tanto è vero che i due player principali hanno creato kena e ho. Mobile per fare concorrenza al mercato di Iliad che ha rotto tutti gli equilibri“, ma che tutto ciò a suo dire li avrebbe destrutturati facendogli perdere anche un po di credibilità.
Levi ha incassato i complimenti, si è detto d’accordo su entrambi i punti toccati dall’utente affermando che anche a lui piace molto la comunicazione di Iliad.
Ad un’altra domanda sul perchè Iliad ha cambiato il mercato delle telecomunicazioni in Italia e su cosa avrebbe scatenato questo eco e tutto ciò che poi è successo da parte degli altri operatori, Benedetto Levi ha risposto specificando che il quarto operatore è entrato in un mercato già molto consolidato con marchi molto forti e con grandi barriere all’ingresso:
“Siamo entrati sul mercato proprio in occasione della fusione tra Wind e Tre con l’obiettivo di riportare una nuova ventata di concorrenza.
Prima di entrare, quello che abbiamo visto era un disamore delle persone che spesso sceglievano il male minore e non c’era un’impresa che davvero sembrasse parlare alle persone“.
Infine, in un’ultima considerazione su Clubhouse, gli ospiti si sono detti curiosi e affascinati, ma allo stesso prudenti sul futuro sviluppo della piattaforma.
Clubhouse è un nuovo social su invito, lanciato nel 2020 e attualmente disponibile solo per utenti iOS, in cui, una volta effettuato l’accesso, vengono mostrate diverse stanze (rooms), create dagli utenti e visibili in base agli interessi e alle persone che si seguono durante la fase di iscrizione, all’interno delle quali vengono trattati svariati argomenti e in cui l’unica interazione possibile si effettua solo via audio.
All’interno delle stanze, possono essere presenti uno o più moderatori, che si occupano di gestire la room e dare la parola agli utenti presenti che vogliono esprimere la propria opinione su uno specifico tema.
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