Roaming UE, la Commissione europea propone nuovo regolamento con proroga decennale: ecco le novità
In vista della scadenza della normativa Roaming Like At Home (RLAH) che consente ai cittadini europei di utilizzare la propria offerta mobile alle stesse condizioni nazionali in roaming negli altri paesi d’Europa, la Commissione europea ha proposto un nuovo regolamento volto a prorogare le norme di 10 anni e ad inserire ulteriori benefici.
Lo ha reso noto proprio la Commissione UE nella giornata di oggi, 24 Febbraio 2021, con la pubblicazione della proposta per un nuovo regolamento che ha l’intento di permettere ai cittadini di continuare a usufruire del roaming senza costi aggiuntivi quando viaggiano nell’UE.
La validità del regolamento UE n. 531/2012, entrato in vigore il 15 Giugno 2017, scadrà infatti il 30 Giugno 2022.
Grazie all’entrata in vigore dell’attuale regolamento sul roaming, secondo i dati della Commissione da allora quasi 170 milioni di cittadini usufruiscono di tariffe senza costi di roaming e beneficiano dei vantaggi derivanti dalla connettività quando viaggiano nel mercato unico.
Nell’estate del 2019 l’uso del roaming di dati è aumentato di 17 volte rispetto a quella del 2016, ossia l’estate precedente l’abolizione dei sovrapprezzi di roaming.
Il rapido aumento del traffico in roaming a partire dal Giugno 2017 dimostra, secondo la Commissione UE, che l’abolizione delle tariffe di roaming ha dato libero corso alla domanda di consumo mobile dei viaggiatori nei 27 Stati membri dell’UE come pure in Islanda, in Liechtenstein e in Norvegia, e si ritiene dunque necessario mantenerle.
Il nuovo regolamento proposto dalla Commissione europea prorogherà di altri 10 anni le norme vigenti, e garantirà inoltre “migliori servizi di roaming per i viaggiatori”, adeguando al contempo le tariffe massime all’ingrosso per garantire agli operatori di rete mobile la sostenibilità della fornitura di servizi di roaming al dettaglio a prezzi interni.
Fra le novità ci sarà, ad esempio, il diritto per i consumatori che viaggiano all’estero all’interno dell’UE ad usufruire di una connessione di rete mobile pari a quella del proprio paese in termini di qualità e velocità, se sono disponibili reti equivalenti.
Le nuove norme garantiranno inoltre accesso ai servizi di emergenza, anche sensibilizzando in merito ai mezzi alternativi per le persone con disabilità, e contribuiranno a far conoscere meglio ai consumatori gli eventuali costi derivanti dall’utilizzo di servizi a valore aggiunto durante il roaming.
Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva per Un’Europa pronta per l’era digitale, ha dichiarato:
Ovunque ci troviamo in Europa, possiamo contattare i nostri cari, parlare di affari e condividere storie mentre viaggiamo senza temere bollette salate. L’abolizione delle tariffe di roaming è un ottimo esempio di come l’UE garantisce la connettività di milioni di cittadini e ne migliora la vita quotidiana. Con le nuove norme il roaming continuerà ad essere accessibile senza costi aggiuntivi e sarà addirittura migliore.
Thierry Breton, Commissario per il Mercato interno, ha invece commentato:
Milioni di europei beneficiano dei vantaggi del roaming in tutta l’UE senza costi aggiuntivi. È uno dei pilastri e dei successi del mercato unico. Nel decennio digitale europeo tutti devono poter usufruire di un’eccellente connettività ovunque si trovino in Europa, proprio come se fossero a casa. Oggi confermiamo l’impegno verso i nostri cittadini e nel contempo ci adoperiamo per sostenere gli investimenti in infrastrutture adeguate.
La commissione definisce la proposta di proroga e adeguamento del regolamento sul roaming UE “un’iniziativa importante per preparare un futuro migliore”, dato che attualmente per via della pandemia i viaggi non essenziali sono sconsigliati.
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Ancor più nel dettaglio, le nuove norme proposte oggi mirano a garantire che i cittadini e le imprese beneficino della stessa qualità dei servizi offerta nel proprio paese.
Infatti, secondo gli ultimi dati Eurobarometro, il 33% degli intervistati ha dichiarato di aver avuto accesso, durante un soggiorno all’estero nell’UE, a una velocità di connessione a Internet mobile ridotta rispetto a quella del proprio paese e il 28% ha affermato di aver avuto accesso a uno standard di rete inferiore rispetto a quello del proprio paese (ad esempio 3G invece di 4G).
Dunque, le nuove norme intendono garantire che, quando nella rete ospitante sono disponibili qualità o velocità simili, l’operatore nazionale non possa deliberatamente abbassare la qualità del servizio di roaming.
Gli operatori della rete ospitante devono consentire un accesso ragionevole a tutte le reti e tecnologie disponibili. Questo significa che se un consumatore usufruisce della connettività 4G nel proprio paese, quando è in roaming non dovrebbe disporre soltanto della connettività 3G, se il 4G è disponibile nel luogo in cui si reca. Lo stesso vale per le reti 5G sempre più disponibili.
Secondo la nuova proposta di regolamento sul roaming, gli operatori devono informare i propri clienti in merito alla qualità del servizio che possono aspettarsi in roaming, dichiarandola nel contratto di servizi.
Le nuove norme garantiranno inoltre che il roaming senza costi aggiuntivi e i maggiori benefici per i consumatori siano sostenibili per gli operatori.
Sono infatti previste ulteriori riduzioni dei prezzi del roaming all’ingrosso, cioè i prezzi che gli operatori si applicano a vicenda per l’utilizzo delle rispettive reti quando i loro clienti viaggiano all’estero.
Attualmente, per quanto riguarda il traffico dati, dal 1° Gennaio 2021, il massimale (che impatta la quantità di Giga a disposizione in roaming visto che è uno degli elementi della formula) è sceso da 3,50 euro a 3 euro per GB (IVA esclusa), mentre l’ultima riduzione prevista dalle attuali norme in scadenza il 30 Giugno 2022 avverrà dal 1° Gennaio 2022, quando il limite passerà a 2,50 euro (IVA esclusa) per GB.
La Commissione, con la proroga della normativa, propone quindi una nuova graduale riduzione dei massimali all’ingrosso: una prima riduzione a partire dal 1º Luglio 2022 e una seconda riduzione a partire dal 1º Gennaio 2025.
Per il traffico dati, ciò significa che dal 1° Luglio 2022 fino al 31 Dicembre 2024 il massimale scenderà a 2 euro (IVA esclusa) per GB, mentre dal 1° Gennaio 2025 e fino alla scadenza del nuovo regolamento (2032) il costo massimo si ridurrà a 1,50 euro (IVA esclusa) per GB.
In questo modo ci sarebbero quindi altri due aumenti della quantità massima di traffico dati utilizzabile in roaming in UE calcolata con l’attuale formula.
Continueranno a diminuire anche i costi massimi all’ingrosso previsti per telefonate ed SMS, attualmente rispettivamente pari a 0,032 euro al minuto e 0,01 euro per ogni messaggio. Dal 1° Luglio 2022 fino al 31 Dicembre 2024 i massimali saranno di 0,022 euro al minuto per le chiamate e 0,004 euro per ogni SMS, mentre dal 1° Gennaio 2025 in poi saranno di 0,019 euro al minuto per le telefonate e 0,003 euro ad ogni SMS.
I massimali delle tariffe tra operatori sono fissati a un livello che consente a questi ultimi di recuperare i costi legati alla fornitura di servizi di roaming. Al tempo stesso, ciò mantiene gli incentivi a investire nelle reti e ad evitare distorsioni della concorrenza interna nei mercati dei paesi visitati.
Altra novità della proposta di rinnovamento del regolamento sul roaming UE riguarda i “servizi a valore aggiunto”.
Infatti, durante il roaming, i viaggiatori dovrebbero poter chiamare numeri che consentono di accedere a servizi a valore aggiunto, quali servizi di assistenza tecnica, servizi di assistenza clienti di compagnie aeree o di assicurazione, o anche numeri a chiamata gratuita, che possono comportare costi inaspettati in roaming.
Le nuove norme sul roaming prevedono che gli operatori forniscano ai consumatori informazioni sufficienti circa i costi più elevati in cui potrebbero incorrere a seguito dell’utilizzo di servizi a valore aggiunto durante il roaming.
A tal fine gli operatori devono includere nei loro contratti con i consumatori informazioni sui tipi di servizi che possono essere soggetti a tariffe più elevate in roaming.
Inoltre, quando entrano in un altro paese dell’UE, i cittadini dovranno ricevere un SMS che li informi del potenziale aumento dei costi derivanti dall’utilizzo di tali servizi. L’SMS dovrebbe comprendere un link a una pagina web dedicata contenente ulteriori informazioni sui tipi di servizi e, se disponibili, sulle categorie di numeri telefonici pertinenti.
Infine, la proposta di regolamento mira anche a garantire che i clienti in roaming possano accedere ai servizi di emergenza e usufruire della trasmissione della localizzazione del chiamante senza soluzione di continuità e gratuitamente, anche attraverso mezzi diversi dalle chiamate vocali, quali SMS o applicazioni di emergenza.
I viaggiatori dovrebbero inoltre essere informati dei mezzi per contattare i servizi di emergenza, compresi quelli progettati per le persone con disabilità, disponibili nel paese dell’UE in cui si recano.
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