TIM presenta il Piano 2021-2023 Beyond Connectivity: focus su copertura, Timvision e Fibercop
TIM ha annunciato di aver approvato il suo piano strategico per il triennio 2021-2023, che vedrà ancora protagonista la riduzione dell’indebitamento grazie all’apporto dei segmenti Consumer, Timvision, Business e Wholesale.
Il Consiglio di Amministrazione dell’operatore ha infatti approvato il nuovo piano chiamato Beyond Connectivity, che conferma le linee guida del piano 2020-2022 e sfrutta un nuovo modello organizzativo per trainare la crescita dei cosiddetti mercati adiacenti “oltre la connettività”, come suggerisce il nome.
Gli obiettivi finanziari prefissati per il piano 2021-2023, che non tengono conto dell’acquisizione di Oi da parte della divisione brasiliana di TIM, prevedono un equity free cash flow cumulato pari a circa 4 miliardi di euro nel triennio, con una riduzione dell’indebitamento di Gruppo After Lease di circa 16,5 miliardi di euro già a fine 2021.
Particolare attenzione sarà riposta anche al mantenimento o al miglioramento dei ricavi di gruppo organici nel 2021 e a una leggera crescita nei due anni successivi. Stesso discorso vale per i ricavi da servizi legati al segmento domestico.
TIM rende noto che per il raggiungimento dei suoi obiettivi tutte le business unit, vale a dire Consumer, TIMVISION, Business e Wholesale, ricopriranno un ruolo chiave.
Più nello specifico, TIM intende innanzitutto puntare sull’ammodernamento della rete 4G e sullo sviluppo del 5G con l’obiettivo di ottenere una copertura nazionale con la rete di quinta generazione entro il 2023.
Nel fisso, invece, TIM ha ribadito l’impegno per chiudere il digital divide in tutto il Paese, sia in tecnologia FTTH che FTTC.
Per la copertura in fibra a 1 Gbps, TIM si impegnerà con la nuova società della rete secondaria, FiberCop, per raggiungere il 76% delle unità immobiliari nelle aree grigie e nere entro il 2025, mentre per quanto concerne la copertura FTTC si punta a raggiungere il 93% delle famiglie con rete telefonica attiva entro il 2023 (attualmente il 91% risultano già raggiunte).
Infine, TIM punterà anche sulla copertura in tecnologia FWA e satellitare. A tal proposito, dopo la Puglia, la prima regione ad aver chiuso il digital divide, entro il primo trimestre di quest’anno si attende la comunicazione della chiusura del gap anche per il Friuli-Venezia Giulia, a cui seguirà la Lombardia.
Il segmento consumer dovrà consolidare il modello convergente fisso-mobile già sviluppato, puntando su servizi adiacenti come TV, smart home e security e sulla digitalizzazione dei processi e il miglioramento della customer experience.
Nel fare ciò, TIM si attende, di conseguenza, una stabilizzazione o una moderata crescita dell’ARPU sia sul fisso che sul mobile, vale a dire i ricavi medi mensili per singolo cliente, e una crescita nei volumi dei servizi digitali.
Lo scopo ultimo di TIM, in tal senso, è quello di stabilizzare le linee fisse e ridurre le portabilità in uscita nel segmento mobile.
In questo contesto rientra anche la business unit TIMVISION, che rappresenterà “il cuore della strategia del mercato consumer” continuando ad arricchire la sua offerta aggregando i principali player del settore, come già fatto con Disney, Netflix, Sky, DAZN, Amazon e Discovery.
Nel Business, invece, l’obiettivo di TIM sarà quello di consolidare la sua posizione come fornitore di riferimento per soluzioni integrate per le PMI e le grandi aziende, puntando su mercati adiacenti come quello dei servizi ICT e in particolare servizi cloud e data center, dopo l’accordo strategico con Google Cloud e la recente nascita di Noovle.
In questa business unit continueranno ad avere un ruolo chiave anche Olivetti nel segmento dell’Internet of Things, Sparkle nella fornitura di servizi internazionali di connettività e Telsy nel comparto cybersecurity.
Con riferimento al mercato Wholesale, invece, l’obiettivo di TIM resterà quello di mantenere l’attuale quota di mercato raggiunta nel 2020 grazie alla posizione di leader nella copertura ultrabroadband. Per fare ciò, TIM punterà, nel piano strategico Beyond Connectivity, a fornire altri servizi agli operatori suoi clienti, come data center.
Infine, TIM ha reso noto che il nuovo piano conferma gli obiettivi di ESG (acronimo di Environmental, Social, Governance) già presentati, ad esempio incrementando le azioni per l’efficientamento energetico e per il raggiungimento della carbon neutrality entro il 2030.
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