Pietro Guindani (Asstel) in Senato sul Recovery Plan con 4 iniziative per lo sviluppo digitale
Il Presidente di Asstel, Pietro Guindani, è intervenuto in un’audizione al Senato per discutere nuovamente del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, chiedendo più fondi per il settore delle telecomunicazioni e per l’infrastrutturazione dell’Italia.
Pietro Guindani ha esposto i problemi del settore, partendo da un deficit delle risorse private, dopo i forti investimenti degli operatori in questi anni, che andrà colmato da uno stanziamento previsto dal PNNR stesso, per un importo “non inferiore a 10 miliardi di euro, che siano a complemento degli investimenti privati che riguarderanno la costruzione delle reti per cui le imprese hanno assunto impegni vincolanti”.
La prima iniziativa proposta, in linea con quanto dichiarato nei primi giorni di Febbraio 2021, è quella dell’accelerazione e l’estensione delle reti 5G sull’intero territorio nazionale.
In particolare, l’accelerazione entro il 2026 non rappresenta un’opzione, ma “un’esigenza coerente con gli altri obiettivi del PNRR” per incentivare la trasformazione digitale delle PA e delle imprese.
La seconda proposta riguarda l’accelerazione broadband con reti in fibra ottica potenzialmente scalabili. Il focus andrà rivolto, secondo Guindani, alle aree grigie e alle aree che secondo l’ultima consultazione di Infratel risultavano non coperte da alcuna tecnologia scalabile VHCN, che corrispondono al 17,7% circa dei numeri civici.
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Il terzo punto riguarda invece il finanziamento progetti R&D nell’ambito del 5G e in particolare per lo sviluppo di tecnologia Open RAN.
Come ricorda Guindani, si tratta di una tecnologia atta a superare le apparecchiature attualmente in commercio, di tipo proprietario, che inducono i gestori di rete ad approvvigionarsi da un numero limitato di fornitori a livello mondiale.
Investendo invece su alternative Open RAN, si potrà favorire la sicurezza e la sovranità tecnologica. A tal proposito, è stato ricordato che la Germania ha già destinato 2 miliardi di euro a questo progetto e dunque la speranza di Asstel è che l’Italia faccia altrettanto, contribuendo a promuovere una rete di ricerca e sviluppo europea.
Infine, l’ultima proposta di Pietro Guindani riguarda l’incentivazione della digitalizzazione del sistema produttivo italiano, tramite misure fiscali per l’adozione di tecnologie ultrabroadband negli insediamenti produttivi, in linea con i progetti di transizione verso l’Industria 4.0.
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