Alla consultazione dell’AGCOM che ha portato alla recente delibera sul blocco dei servizi VAS ha partecipato anche WindTre, che ha fornito il suo parere sulle misure da adottare.
Con la delibera 10/21/CONS, l’AGCOM ha infatti stabilito nuove misure per il blocco e l’attivazione dei servizi a sovrapprezzo, detti anche “premium” o “a contenuto”, vale a dire servizi a pagamento offerti da terze parti tramite SMS e connessione dati, che offrono ad esempio oroscopi, giochi, video e musica in streaming, notizie, previsioni meteo, suonerie o altri servizi tramite pagamento una tantum o con un abbonamento periodico.
Le nuove misure sono state approvate al termine della consultazione pubblica che ha coinvolto i principali operatori, incluso WindTre.
WindTre ha mostrato di condividere la previsione di un blocco di default per tutti i servizi a sovrapprezzo, da applicare (per evitare disparità di trattamento) su tutte le SIM.
Tuttavia, l’operatore ha suggerito che nel provvedimento venisse indicato che per le SIM attive il consenso del cliente può essere acquisito anche tramite silenzio-assenso, previo invio di un SMS di preavviso sull’attivazione del blocco di default.
A tal proposito, si evidenzia che WindTre è il solo operatore ad avere suggerito il silenzio-assenso, laddove invece tutti gli altri operatori ritenevano necessario il consenso espresso dell’utente per l’attivazione del barring di default sulle SIM già attive.
Inoltre, WindTre aveva suggerito di adottare modalità di richiesta del barring e de-barring gratuite, agevoli e descritte nel sito web, con la possibilità di veicolarle tramite customer care e punti vendita. L’operatore ha anche espressamente affermato di condividere la proposta dell’Autorità di indicare lo stato del barring nel documento di fatturazione.
Sui servizi esclusi dal barring, invece, WindTre ha insistito che venissero rimossi quelli di televoto, charity SMS, donazioni ai partiti politici e servizi in carrier billing che forniscono già un livello più elevato di sicurezza.
Con riferimento alla clientela business, invece, sia WindTre che TIM hanno consigliato all’AGCOM di implementare una meccanica di sblocco richiesto solo dall’intestatario del contratto tramite un modulo da inviare via PEC, lasciando al reale utilizzatore della SIM la possibilità di chiedere invece l’inibizione dei servizi non bloccati con le stese modalità previste per i clienti consumer.
Infine, quanto all’attivazione dei servizi tramite OTP, WindTre ha fornito il suo parere ritenendo che una sola One Time Password per dimostrare l’effettiva scelta consapevole di acquisto sia sufficiente, dal momento che un sistema a due OTP sullo stesso canale non può comportare di fatto un incremento del livello di sicurezza.
Per la gestione e l’invio dell’OTP, WindTre ha suggerito sin da subito, in sede di consultazione, che l’invio venisse gestito dall’operatore di accesso, per garantire maggiori controlli a tutela del cliente.
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Chiaramente, quanto fin qui indicato rappresenta la serie di osservazioni fornite da WindTre nel contesto della consultazione pubblica, aperta ai suggerimenti e alle valutazioni dei partecipanti.
Solo in seguito, con la sua delibera, l’AGCOM ha infine stabilito le nuove misure definitive per i servizi a sovrapprezzo, tenendo conto di alcuni dei pareri e suggerimenti forniti dalle parti (non solo operatori, ma anche associazioni).
Secondo quanto stabilito dalla nuova delibera, è previsto il blocco automatico sulle SIM, rimovibile solo tramite espressa richiesta del cliente, che opera di default su tutte le nuove SIM e che risulta invece implementato automaticamente dopo 30 giorni dalla ricezione di un SMS informativo per i già clienti, qualora non venga comunicata una diversa volontà all’operatore.
Alcuni servizi a sovrapprezzo risultano però esclusi dal blocco; tra questi, ci sono anche quelli suggeriti da WindTre.
Inoltre, come prova del consenso, è stata prevista la procedura di attivazione tramite inserimento della One Time Password (OTP) di almeno 5 cifre, composta manualmente dal cliente per confermare la sua volontà.
Gli operatori dovranno comunque rendere disponibili sui propri siti una pagina dedicata ai servizi VAS, con tutti i riferimenti alle nuove misure.
Si evidenzia che WindTre ha già applicato parte delle disposizioni adesso previste dall’Autorità, in seguito alla sua proposta definitiva di impegni volta ad adottare misure idonee a prevenire l’attivazione di servizi premium senza consenso dei clienti interessati.
WindTre aveva infatti già introdotto il blocco dei servizi VAS di default per tutte le nuove SIM attivate a partire dal 18 Ottobre 2020. Per le nuove SIM, la data inizialmente fissata era quella del 18 Gennaio 2021, ma l’operatore aveva informato i suoi clienti che questa sarebbe potuta slittare in funzione delle indicazioni fornite dall’AGCOM stessa.
Intanto, secondo alcune segnalazioni, adesso alcuni clienti stanno iniziando a ricevere una comunicazione ufficiale che li informa del blocco di default dei servizi a sovrapprezzo sulle loro SIM, con la possibilità di richiedere lo sblocco tramite i canali indicati dall’operatore, ovvero chiamando al numero 159, inviando una PEC o direttamente nei negozi.
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