Telefonia Mobile: Vodafone market leader, iliad raggiunge il 10% di quota di mercato nel consumer

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha rilasciato il quarto osservatorio per il 2020, che si concentra sui dati del terzo trimestre dell’anno scorso, fino a Settembre 2020, anche per la telefonia mobile.

In primo luogo, emerge che a Settembre 2020 sono 104 milioni le SIM totali (tra Human e M2M) in Italia, che risultano in flessione su base annua di circa 220.000 unità. Nello specifico, continua la riduzione delle SIM solo voce e voce e dati, per circa 3 milioni di unità, mentre crescono le SIM M2M di circa 2,8 milioni rispetto all’anno scorso.

Analizzando le quote di mercato nella telefonia mobile, si nota rispetto agli osservatori precedenti che Vodafone rappresenta il leader di mercato in termini di SIM totali, con il 29,1% delle SIM, seguito dal 29% di TIM. Il terzo posto resta di WindTre con il 26,1%, a cui segue Iliad con il 6,6%, PosteMobile con il 4,2% e poi tutti gli altri operatori virtuali.

Secondo quanto riportato, Vodafone ha quindi incrementato la sua quota di mercato in questi mesi scalzando TIM, che mostra invece una flessione del -1%. Ancora in contrazione anche la quota di WindTre, a cui si contrappone la crescita di Iliad.

Guardando invece esclusivamente alle SIM human, WindTre resta market leader con il 28.2% del totale, seguito da TIM con il 26,5%, Vodafone con il 24,1% e poi Iliad con l’8,8%.

Nel contesto human, tutti gli operatori di telefonia mobile continuano a mostrare una flessione, al netto di Iliad (che sale all’8,8%), PosteMobile e gli altri virtuali. La variazione percentuale qui proposta è su base annuale, dunque dal Settembre 2019 al Settembre 2020.

Come sempre, le quote di mercato fornite dall’AGCOM vengono distinte ulteriormente. Innanzitutto, analizzando la ripartizione tra SIM consumer e affari, si nota che al Settembre 2020 l’86,7% delle linee è di tipo consumer, comunque in calo del -4.3% rispetto all’anno scorso.

Nel consumer, WindTre resta market leader con il 29,1% delle quote, sempre in calo del -2,7%, seguito da TIM (25%) e Vodafone (22,5%) e poi Iliad che raggiunge nel consumer la quota tonda del 10% grazie a una crescita del +3,7% rispetto all’anno scorso. Continua anche la crescita di PosteMobile (al 5,9%) e degli altri operatori virtuali (7,4%).

Per le SIM business, invece, restano market leader TIM e Vodafone, rispettivamente con il 37,3% e 35,7% delle quote, mentre WindTre si ferma al +21,8% e PosteMobile al +2,7%.

Passando invece alle quote di mercato aggiornate per il segmento prepagato, anche in questo caso Iliad si è portato fino a quota 10,2% circa, mostrando la crescita più elevata.

Il market leader resta comunque WindTre con il 27% delle quote, in calo del -3,3%, seguito da TIM con il 25,3% (-1,2%) e Vodafone con il 23,6% (-0,4%). PosteMobile ha invece il 6,4% delle quote e gli altri virtuali il 7,5%.

Si ricorda che in tutti i casi, con il termine “altri MVNO” l’AGCOM intende tutti gli operatori virtuali, ma non esprime i dati di Kena Mobile e ho. Mobile, che sono inclusi rispettivamente in TIM e Vodafone. Nessun riferimento esplicito invece al brand secondario di WindTre, Very Mobile.

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Il quarto osservatorio AGCOM per il 2020 (ecco il documento completo) offre anche una panoramica sul consumo di traffico dati in Italia nel contesto della telefonia mobile indicando a Settembre 2020 un incremento delle SIM che effettuano traffico dati per un totale di 56,9 milioni, con un consumo di 4608 petabyte, contro i 3000 del Settembre 2019.

A livello unitario, in media a Settembre 2020 è stato riscontrato un consumo di 9,23 Giga di traffico dati ogni mese per singolo utente, in rialzo del +48,1% rispetto al Settembre 2019. Il trend di crescita, per quanto elevato, risulta inferiore a quello osservato dal 2017 al 2018 e dal 2018 al 2019, dove il consumo unitario era incrementato, rispettivamente, del +51,4% anno su anno e del +60% anno su anno.

Infine, viene presentato l’aggiornamento sulle portabilità del numero, che in un anno hanno raggiunto quota 12,2 milioni di operazioni.

Si è contratto comunque l’indice di mobilità, vale a dire il rapporto tra le linee mobilitate da inizio anno e la corrispondente customer base media complessiva di tipo Human. Tale indice è infatti pari al 22,1%, il valore più basso dal 2017, prendendo come riferimento sempre il terzo trimestre di ogni anno.

Guardando invece alla distribuzione in percentuale per le linee in ingresso e in uscita, l’operatore che presenta il numero più elevato di linee in uscita è WindTre, con il 26,6% del totale, seguito da TIM e Vodafone con il 21,2% ciascuno.

Oltre ai dati sulle linee in uscita, WindTre presenta anche la percentuale più bassa di linee in entrata (+13,4%), mentre il primato in tal senso spetta agli operatori virtuali con il 26,1% del totale, seguiti da Iliad con il 22,9%. Per il grafico delle portabilità, i dati di PosteMobile sono accorpati con quelli del resto dei virtuali.

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