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Wind Tre: a 4 anni dalla fusione il 2020 si chiude con brand unico, Very Mobile e rete 5G

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Il 31 Dicembre di 4 anni fa si concluse l’operazione di fusione degli operatori Wind e 3 Italia, che diede vita alla nuova società Wind Tre S.p.A.. Dopo i primi anni in cui il nuovo operatore ha continuato a sfruttare commercialmente gli storici marchi, il 2020 è stato l’anno della svolta: si è concluso il consolidamento della rete mobile, è nato il brand unico WINDTRE e prima ancora è stato lanciato anche il semivirtuale low cost Very Mobile.

La nascita di Wind Tre è quindi avvenuta il 31 Dicembre 2016, quando dopo varie trattative le società Veon e CK Hutchison, rispettivamente proprietarie di Wind (Wind Telecomunicazioni S.p.A.) e 3 Italia (H3G S.p.A.), completarono il loro processo di fusione.

L’operazione ha creato il più grande player del settore in Italia, confluito come detto nella nuova società Wind Tre S.p.A..

Nonostante la fusione, guidata da Maximo Ibarra (oggi alla guida di Sky Italia), la nuova società decise inizialmente di continuare ad operare con i due brand storici separati Wind e 3 Italia per il mercato consumer. Nel mercato business, invece, l’operatore congiunto ha operato sin dall’inizio con un solo marchio, chiamato Wind Tre Business.

Nella primavera del 2017, infatti, il CEO di Wind Tre sottolineava che per il mercato consumer Wind sarebbe stato orientato alle famiglie e alla convergenza fisso-mobile, mentre 3 si sarebbe concentrato sui millennials e sulla digital innovation.

Negli scorsi anni, però, i due brand hanno offerto promozioni molto simili tra loro, seguendo una strategia commerciale per certi versi condivisa. Tutto ciò lo si può attribuire anche al netto mutamento degli assetti societari, avvenuto a Settembre 2018.

In quel periodo, infatti, CK Hutchison decise di rilevare la quota dei russi di Veon, diventando proprietaria al 100% di Wind Tre e promettendo una maggiore spinta proprio nel processo di consolidamento dei due brand.

Ad oggi, dunque, Wind Tre S.p.A. è totalmente di proprietà dei cinesi di CK Hutchison, che in quasi tutti gli altri paesi dove è presente utilizza il suo brand storico 3.

Si ricorda che la nascita della Joint Venture fra Wind e 3 aprì anche le porte allo sbarco di Iliad in Italia, con accordi di cessione di alcuni assets (era in corsa anche Fastweb) approvati dalla Commissione Europea per garantire un equilibrio concorrenziale nel mercato.

L’acquisizione del 100% delle quote di Wind Tre da parte di CK Hutchison avvenne proprio pochi mesi dopo l’effettivo lancio di Iliad, l’operatore dell’omonimo gruppo francese che ha fortemente impattato sulle performance finanziarie delle compagnie storiche italiane.

Mentre TIM e Vodafone avevano reagito prontamente con i semivirtuali Kena Mobile e ho. mobile, riuscendo ad assorbire in parte le numerose portabilità di quel periodo, Wind Tre decise di restare operativo con i suoi due storici brand non integrati, adattandosi alle mutate condizioni competitive con nuove offerte commerciali al ribasso, come da tendenza dell’epoca.

L’arrivo di Iliad ha avuto un forte impatto sull’andamento generale di Wind Tre, il più colpito in assoluto in termini di perdita di customer base: nel 2018, l’AGCOM mostrava infatti un saldo negativo per 1.718.000 unità di clienti, con un crollo delle linee in ingresso.

La tendenza di perdita continua dei clienti è proseguita fino ad oggi: secondo l’ultimo Osservatorio AGCOM 3/2020 (con i dati aggiornati a Giugno 2020) Wind Tre è sceso, su base annuale, dal 28,5% al 26,4% del totale delle SIM, e dal 31,6% al 28,8% in termini di SIM solo human.

Nonostante i dati negativi, negli ultimi 2 anni l’operatore ha continuato a lavorare per completare l’integrazione dei due brand, partendo soprattutto dal consolidamento della rete mobile.

Lo sviluppo della rete mobile unificata di Wind Tre (inizialmente denominata SuperRete) è stato però molto travagliato, con il ban americano al partner ZTE, revocato solo a Luglio 2018, che ha implicato rallentamenti e l’ingresso di Ericsson come secondo partner per la rete.

Tuttavia, i lavori sono poi ripresi a pieno regime, fino a quando ZTE e WINDTRE a Dicembre 2019 hanno celebrato il completamento del loro progetto, annunciando il raggiungimento di circa 20.000 siti di trasmissione 5G Ready in tutta Italia.

Nel frattempo, a proposito di rete, a Giugno 2019 Wind Tre e Fastweb hanno siglato un accordo strategico che prevedeva, fra le altre cose, la realizzazione di una rete 5G condivisa.

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Si arriva così al 2020, annata che è risultata decisiva dato che l’operatore ha finalmente potuto completare l’integrazione commerciale dei suoi vecchi brand, archiviando dunque definitivamente Wind e 3 Italia, ma ha anche completato la sua nuova rete mobile unificata e consolidata, che da alcuni mesi consente pure l’utilizzo della tecnologia 5G.

Un primo assaggio del rinnovamento della proposta commerciale dell’operatore è arrivata il 24 Febbraio 2020, quando è stato reso disponibile online il sito di Very Mobile, il nuovo secondo brand semivirtuale di WINDTRE sulla scia di Kena Mobile (TIM) e ho. Mobile (Vodafone) nel segmento low cost in contrasto ad Iliad.

Very Mobile, che preferisce definirsi un brand di CK Hutchison di cui fa parte Wind Tre (anche se di fatto è un secondo brand di quest’ultima dato che le SIM hanno le stesso seriale iniziale), sin dalla nascita è stato usato da Wind Tre come una sorta di “piattaforma di test” per l’implementazione di alcune novità che sono poi successivamente arrivate per i clienti del brand principale.

In seguito, dopo mesi di rumors e indiscrezioni, l’operatore di CK Hutchison con l’evento “The Wow Now” per gli addetti ai lavori e con un comunicato del 6 Marzo 2020 ha presentato ufficialmente il nuovo brand unico denominato WINDTRE.

L’avvio effettivo con il lancio del sito e delle nuove SIM con il nuovo logo è avvenuto il 16 Marzo 2020 con la nascita ufficiale di WINDTRE, il nuovo brand unico consumer per la telefonia mobile e fissa di CK Hutchison in Italia, presentandosi finalmente con proposizione commerciale unica per i nuovi clienti (con alcune novità come il lancio delle eSIM), ma anche assorbendo i già clienti degli ex brand Wind e 3.

Con questo passaggio, infatti, tutti i clienti con SIM dei brand Wind e 3 sono diventati a tutti gli effetti dei clienti WINDTRE, ereditando però le condizioni contrattuali precedentemente sottoscritte.

Il claim del nuovo brand unico utilizzato anche nei nuovi spot è “molto più vicini”, che riprende il “più vicini” utilizzato negli ultimi mesi di vita dall’ex brand Wind.

Il lancio del nuovo brand unico è stato però caratterizzato dalla concomitanza con la pandemia da Coronavirus che proprio in quei giorni ha portato al provvedimento del lockdown nazionale, obbligando l’operatore ad organizzarsi sia commercialmente che dal punto di vista della rete di vendita e della comunicazione.

L’integrazione commerciale di tutti i brand di WINDTRE è stata poi definitivamente completata il 18 Maggio 2020, quando a partire da quella data tutte le SIM di Wind Tre (WINDTRE, Very Mobile, ex brand Wind e 3 Italia) sono riconosciute come parte di un unico operatore, anche nei confronti degli altri operatori che in fase di portabilità hanno a disposizione la voce unica di WINDTRE (in alcuni casi affiancata dalla dicitura dedicata a Very).

Insieme al lancio di WINDTRE, l’operatore ha anche presentato la nuova rete unificata denominata Top Quality Network per via della certificazione di umlaut, come spiegato in dettaglio da MondoMobileWeb. In questi mesi del 2020 WINDTRE ha poi potuto vantare diversi premi per la qualità e le performance raggiunte della nuova rete mobile da vari enti come ad esempio Ookla (Speedtest).

Durante l’ultimo anno, dopo il lancio del brand unico, la società ha dovuto fronteggiare anche alcuni casi spinosi, come quando nei primi giorni di Luglio 2020 è stata resa nota un’indagine della Procura di Milano, la quale ha anche ordinato e autorizzato la Guardia di Finanza a procedere alla perquisizione della sede di WINDTRE a Rho, per raccogliere ulteriori informazioni sul fenomeno dell’attivazione fraudolenta di servizi a sovrapprezzo VAS non richiesti, come ad esempio oroscopi, meteo o giochi attivati anche in modalità zero click, dunque senza nemmeno che fosse necessario un “tap” del cliente in un banner pubblicitario su internet.

Nella vicenda sono risultati in totale undici indagati, tra cui anche due ex dirigenti e un ex quadro dell’operatore WINDTRE, oltre ad altri soggetti in concorso tra loro.

Tutto ciò ha poi portato l’operatore ad annunciare il blocco dei servizi VAS in automatico su tutte le SIM di WINDTRE, mentre per il brand Very il blocco era già presente.

Nonostante questo e gli effetti della pandemia da Covid-19, il 2020 di WINDTRE si è chiuso con alcune importanti novità per i suoi clienti.

L’operatore ha infatti introdotto ufficialmente per i clienti del brand principale la tecnologia VoLTE per le chiamate su rete 4G, dopo averla già resa disponibile mesi prima nelle SIM del suo semivirtuale Very Mobile. Viceversa, dopo averle lanciate con WINDTRE, sono state rese disponibili le eSIM anche tramite Very Mobile, che di fatto è diventato il primo operatore virtuale italiano a proporle, con possibilità di ricevere tutto via mail.

Altra importante notizia di fine anno per i clienti WINDTRE è stato il lancio della rete 5G nelle prime città coperte, avvenuto il 15 Novembre 2020, mentre successivamente sono state lanciate anche le prime offerte abilitate alla nuova tecnologia (oltre a quelle precedenti che erano definite 5G Ready).

Al momento e per molte delle prime città 5G, l’operatore utilizza la tecnologia DSS (Dynamic Spectrum Sharing), che permette agli operatori di lanciare il 5G nelle frequenze già in uso per il 4G, così da evitare il passaggio da una tecnologia all’altra tramite lo svuotamento dello spettro 4G.

Infine, altra importante notizia che ha coinvolto la società controllata da CK Hutchison è la vendita delle torri a Cellnex, ufficializzata lo scorso 12 Novembre 2020.

L’operazione complessiva da 10 miliardi di euro riguarda tutte le torri europee di CK Hutchison, e nel caso del mercato italianoil Gruppo cederà 8500 siti di Wind Tre a Cellnex per un totale di 3,3 miliardi di euro, che rappresentano il 33% dell’importo complessivo ottenuto dall’operazione con la società spagnola. In questo caso, il closing dell’operazione si attende per il secondo trimestre del 2021, dopo l’approvazione delle Autorità competenti.

Dunque, a 4 anni esatti dalla fusione e dalla creazione di Wind Tre, si chiude un anno, il 2020, che ha portato molte novità che hanno decisamente cambiato il volto della società di telecomunicazioni che ha ereditato la storia di Wind e di 3 Italia.

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