Ericsson ha presentato il 14 Dicembre 2020 tre nuovi Innovation Garage che saranno tenuti all’interno dei centri di Ricerca e Sviluppo presenti a Pisa, Genova e Pagani, in provincia di Salerno.
Gli Innovation Garage sono laboratori altamente tecnologici organizzati presso i centri italiani di Ericsson, che puntano ad agevolare aziende, istituzioni, studenti, dipendenti, centri di ricerca e start up nelle procedure di sviluppo e nelle fasi di test di nuove soluzioni.
Ogni laboratorio è caratterizzato da un ambito tecnologico specifico, che per Genova è la latenza delle reti 5G, per Pisa la robotica e per Pagani la cybersecurity, pur rimanendo realtà altamente interconnesse tra di loro.
Alessandro Pane, Direttore Ricerca e Sviluppo di Ericsson in Italia, ha così commentato l’arrivo dei nuovi Innovation Garage:
Oggi un’azienda per rimanere competitiva deve collaborare con i diversi attori dell’ecosistema in cui opera, facendo ricorso a idee, strumenti e competenze sia esterne che interne. Gli Innovation Garage sono luoghi di cross-fertilizzazione e sperimentazione, dove vige un approccio collaborativo e aperto all’innovazione.
Ericsson ha descritto alcuni esempi di applicazioni 5G sviluppate negli ultimi mesi, realizzate all’interno dei centri di Ricerca e Sviluppo, che hanno permesso lo sviluppo di numerosi progetti anche in ambito healthcare, assistenza sociale e industria 4.0.
Il primo esempio è il progetto dedicato ai Servizi eHealth e alla protezione della privacy, sviluppato a Pagani, consistente nella creazione di un sistema di raccolta dati conforme al GDPR (General Data Protection Regulation, un regolamento europeo che delinea le limitazioni sulla circolazione dei dati personali).
Il sistema creato dall’Innovation Garage di Pagani e firmato Ericsson, è basato su blockchain e tiene traccia dei dati personali e pubblici degli utenti, proteggendo i dati sensibili, così da attivare automaticamente i servizi necessari in ambito healthcare e tutelando la privacy.
Il progetto è stato sviluppato in collaborazione con RiAtlas, una start up dell’Università di Salerno specializzata in AI e IoT, e ha prodotto una piattaforma in cui condividere parametri biometrici rilevati tramite smartwatch e registrati anonimamente in blockchain grazie al 5G, per poter accedere più velocemente a edifici o aree controllate in base ai valori registrati.
Un secondo esempio, nato dai centri di Ericsson, è il Robotic Remote Control, sviluppato in collaborazione con l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), all’interno del programma europeo 5G TOURS, che ha creato un robot umanoide chiamato R1.
Il robot R1 è controllabile da remoto tramite 5G, che permette in tempo reale di raccogliere e analizzare tutti i dati necessari a farlo muovere in modo autonomo ed a interagire con l’ambiente circostante, aprendo numerose possibilità in ambito futuro, come assistenza in spazi domestici e pubblici.
Un ulteriore esempio portato da Ericsson è quello del 5G VR CoDrive, un progetto incubato a Genova e sviluppato con l’International Doctorate in Architecture and Urban Planning (IDUAP) del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Ferrara, che permette di muoversi in mondi virtuali registrati, attraverso la tecnologia del VR.
Il 5G VR CoDrive è stato reso possibile dalla rete 5G e da una fotocamera a 360°, che trasmette in tempo reale le immagini catturate dalla testa di un guidatore di un’auto, in modo da permettere a chi indossa il VR di condividere il suo punto di vista e poter vedere in qualsiasi momento l’ambiente intorno ad esso.
Anche questo esempio dimostra numerose possibilità di applicazione future, come l’educazione aumentata a distanza, meeting virtuali, viaggi turistici in VR e la possibilità di spostarsi ovunque nel mondo in maniera virtuale, grazie alla connessione 5G.
Ericsson ha poi ricordato l’importanza del settore della Ricerca e Sviluppo in Italia, nel quale opera dal 1978 e da cui partono numerosi progetti di eccellenza, oltre 600 solo negli ultimi 20 anni, rivelandosi un contributo fondamentale per i servizi di Network, Digital Services e IoT dell’azienda.
Secondo i dati rilasciati da Ericsson infatti, l’azienda avrebbe contribuito con circa 3 miliardi di euro, tra il 2017 e il 2019, all’economia italiana, supportando in modo diretto e indiretto l’occupazione di oltre 10.000 persone, con i tre centri di Ricerca e Sviluppo italiani che coinvolgono oltre 25 progetti di europei sul 5G.
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