Reti e Frequenze

Reti 6G: Nokia ed Ericsson in testa al progetto di ricerca europeo. Tra i partner c’è anche TIM

Nokia ed Ericsson parteciperanno al progetto Hexa-X dell’Unione Europea che partirà il 1° Gennaio 2021 e mira a sviluppare le basi iniziali per le ricerche e lo sviluppo delle reti 6G. Tra i vari partner c’è anche TIM.

Nokia guiderà l’iniziativa europea volta a progettare e definire scenari d’uso e tecnologie fondamentali per le reti di sesta generazione.

Il progetto sarà quindi guidato dalla multinazionale finlandese che sta già iniziando a curare il processo di cosiddetta pre-standardizzazione mentre i Nokia Bell Labs stanno già ricercando le tecnologie fondamentali per il 6G.

Secondo Nokia, la tecnologia 6G sarà probabilmente lanciata in via commerciale solo nel 2030, seguendo quindi il ciclo decennale tra le varie generazioni, come accaduto fino ad ora.

6G

Di seguito il parere di Peter Vetter, Head of Access and Devices Research di Nokia Bell Labs:

“Anche se va fatta ancora tanta innovazione nel 5G con il rilascio di nuovi standard, stiamo già esplorando il 6G nel nostro laboratorio di ricerca. Nell’era del 6G vedremo applicazioni che non solo connetteranno gli esseri umani con le macchine, ma collegheranno anche gli esseri umani con il mondo digitale. Una connessione così sicura e privata può essere utilizzata per l’assistenza sanitaria preventiva o anche per creare una rete 6G con un sesto senso che comprende intuitivamente le nostre intenzioni, rendendo le nostre interazioni con il mondo fisico più efficaci e anticipando i nostri bisogni, migliorando così la nostra produttività”.

Ericsson, in veste di technical lead, lavorerà invece per fornire il contributo necessario a gettare le basi per i casi d’uso futuri, a partire dal distributed MIMO fino all’intelligenza artificiale e al machine learning.

Magnus Frodigh, Vice Presidente e Head of Ericsson Research, ha così commentato il ruolo dell’azienda:

“Siamo orgogliosi di essere il responsabile tecnico del progetto Hexa-X, insieme a una forte schiera di partner del consorzio dell’industria e del mondo accademico. Nel 2030, la società sarà plasmata dal 5G per dieci anni. Mentre continuiamo a far evolvere il 5G, ora è anche il momento giusto per avviare attività di ricerca collaborativa sul 6G. Il progetto Hexa-X sarà un importante veicolo per l’esplorazione congiunta nell’industria e nel mondo accademico europei, dando forma insieme a come l’evoluzione esponenziale della tecnologia soddisferà le richieste e le opportunità previste per l’era 6G. La strada verso il 6G inizia oggi.”

Il progetto Hexa-X ha una durata iniziale di 2 anni e mezzo. Oltre a Nokia come coordinatore ed Ericsson come technical manager, partecipano anche diversi altri partner tra cui Intel, Siemens, Atos, Orange, Telefonica e dall’Italia il Politecnico di Torino, l’Università di Pisa e anche l’operatore TIM, come emerge dalla lista completa presente sul sito del progetto europeo.

Le sfide alla base del progetto Hexa-X prevedono lo sviluppo di tecnologie di intelligenza artificiale, l’aggregazione delle risorse per creare una rete delle reti, la sostenibilità tramite l’utilizzo di determinate risorse e l’impiego di strumenti e soluzioni per permettere una copertura globale anche nelle aree più remote. Infine, gli studi si concentreranno anche sulla sicurezza delle informazioni e sull’affidabilità dei processi di tutela della privacy.

Il progetto Hexa-X ha ricevuto fondi dal programma di ricerca e innovazione dell’Unione Europea chiamato Horizon 2020.

Per rimanere aggiornato sulle novità della telefonia seguici su Google News cliccando sulla stella, Telegram, Facebook, X e Instagram. Condividi le tue opinioni o esperienze nei commenti.

Ti potrebbe interessare

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Caro Lettore, grazie per essere qui. Ti informo che con un blocco degli annunci attivo chi ci sostiene non riesce a mantenere i costi di questo servizio gratuito. La politica è di non adottare banner invasivi. Aggiungi mondomobileweb.it tra le esclusioni del tuo Adblock per garantire questo servizio nel tempo.