Entra in vigore il Piano Cashback del Governo: rimborsi anche nei negozi degli operatori telefonici
Oggi, 8 Dicembre 2020, entra ufficialmente in vigore il piano cashback del Governo, inserito nella cornice del progetto Italia Cashless per incentivare l’uso di carte di credito e di debito o di App di pagamento. Il cashback coinvolgerà anche gli operatori di telecomunicazioni.
Il Cashback del Governo è stato previsto dal Decreto 24 Novembre 2020, numero 156, del Ministro dell’Economia e delle Finanze e offre un rimborso in denaro in base agli acquisti effettuati a titolo privato con strumenti elettronici presso gli esercenti fisici che partecipano al programma sul territorio nazionale.
Il programma nella sua prima fase sperimentale chiamata Extra Cashback di Natale inizia quest’oggi e terminerà il 31 Dicembre 2020. Successivamente, sono previsti tre altri periodi della durata di sei mesi ciascuno fino al 30 Giugno 2020.
Per partecipare occorre possedere lo SPID o la carta d’identità elettronica e scaricare l’app IO, abilitando le carte che si utilizzano per i pagamenti così da iniziare a cumulare transazioni utili ai fini del rimborso.
Si tratta nello specifico di due diverse tipologie di rimborso, la prima (quella classica) in misura percentuale e l’altra tramite rimborso speciale erogato in base a una graduatoria che tiene conto del numero di transazioni.
Concentrando l’attenzione per il momento sulla prima misura, questa prevede un rimborso percentuale per ogni transazione eseguita con uno strumento di pagamento elettronico registrato per l’adesione del programma.
Nel periodo sperimentale, con l’extra cashback di Natale che durerà fino al 31 Dicembre 2020, il numero minimo di transazioni per accedere al cashback è di 10, mentre nei semestri successivi questo salirà a quota 50 transazioni.
Il rimborso sarà pari al 10% dell’importo di ogni transazione e sarà calcolato sulla base del valore complessivo delle transazioni effettuate durante il periodo di riferimento e rilevanti ai fini del programma.
Non è previsto un importo minimo per le transazioni, mentre le transazioni di importo superiore a 150 euro concorrono, ai fini della partecipazione al programma, fino all’importo massimo di 150 euro.
Per ogni singola transazione, quindi, il limite di rimborso ottenibile è di 15 euro e comunque lo stesso è determinato su un valore complessivo delle transazioni mai superiore ai 1500 euro nel singolo periodo.
In via esemplificativa, come riportato nella guida ufficiale del progetto, se il cittadino ha effettuato una transazione di 700 euro, tale spesa sarà considerata rilevante ai fini del calcolo del rimborso nel limite di 150 euro, mentre se al termine del periodo di riferimento saranno state totalizzate oltre 50 transazioni con importo complessivo di 2400 euro, tale importo sarà considerato utile ai fini del calcolo del rimborso solo nel limite di 1500 euro e dunque fornirà un rimborso pari a 150 euro.
I rimborsi della prima fase sperimentale dall’8 al 31 Dicembre 2020 saranno erogati entro Febbraio 2021, quelli dei periodi successivi entro 60 giorni dal termine del periodo. L’erogazione avviene tramite bonifico sul codice IBAN indicato al momento dell’adesione al programma o successivamente.
Quanto al rimborso speciale, invece, questo è di tipo forfettario, pari a 1500 euro, e sarà fornito ai primi 100.000 aderenti che nel singolo periodo del programma, ad eccezione del periodo sperimentale, abbiano totalizzato il maggior numero di transazioni regolate con strumenti di pagamento elettronico.
Al termine di ogni periodo di riferimento, comunque, il conteggio del numero di transazioni ripartirà da zero.
Sono esclusi dal programma Italia Cashless i pagamenti online e quelli effettuati per acquisti nell’ambito di qualsiasi attività di impresa, arte o professione, oltre agli acquisti effettuati fuori dal territorio nazionale, inclusi Repubblica di San Marino e lo Stato della Città del Vaticano.
Inoltre, non sono considerati nel programma per il cashback gli addebiti diretti su conto corrente, le operazioni eseguite presso sportelli ATM e quelle relative a pagamenti ricorrenti su carta o conto corrente. I partecipanti all’iniziativa devono essere maggiorenni e avere residenza in Italia.
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Sulla base di quanto fin qui esposto, con stretto riferimento al rimborso pari al 10% dell’importo di ogni transazione, anche gli operatori di telefonia potranno aderire per offrire ai clienti la possibilità di effettuare acquisti validi ai fini del piano cashback.
Secondo le informazioni raccolte da MondoMobileWeb, infatti, i punti vendita di alcuni operatori hanno già predisposto la loro adesione al piano e gli interessati dovranno semplicemente chiedere ai negozianti se questi aderiscono al programma.
Tuttavia, come sopra accennato, sono esclusi dal programma i pagamenti online e i pagamenti ricorrenti su carta o conto corrente.
Per questa ragione, il costo dell’offerta telefonica con rinnovo mensile non dovrebbe essere considerato dal piano cashback, così come le rate dei dispositivi acquistati, mentre sarà possibile ad esempi ottenere il cashback sull’acquisto degli smartphone in un’unica soluzione o sul pagamento dell’anticipo, sempre nei limiti sopra citati.
Al momento, sono inclusi nel programma diversi strumenti di pagamento per transazioni tramite POS fisici o altri dispositivi fisici di accettazione di pagamenti, come carte di credito e di debito su circuiti internazionali e su circuito PagoBANCOMAT, carte prepagate, le cosiddette carte fedeltà, ovvero carte e App di pagamento connesse a circuiti privativi o a spendibilità limitata, App di pagamento come ad esempio Satispay e altri sistemi di pagamento come Google Pay e Apple Pay (questi ultimi a partire dal 2021).
Il cliente dovrà quindi prestare attenzione anche al metodo di pagamento scelto, per assicurarsi che lo stesso permetta la contabilizzazione nel sistema dell’App IO per ottenere il cashback sul prezzo pagato.
Si ricorda infine che gli utilizzatori che volessero recedere dal programma potranno farlo in qualsiasi momento disattivando il servizio all’interno dell’App IO.
La cancellazione dal programma comporta però la perdita del diritto a concorrere all’assegnazione dei rimborsi per il periodo di riferimento, inclusi quelli maturati e non ancora accreditati.
Se invece si sceglie di cancellare o sospendere anche solo temporaneamente uno strumento di pagamento precedentemente registrato, l’operazione si intenderà effettiva a partire dal giorno successivo e quindi continueranno a essere conteggiate eventuali transazioni effettuate nell’arco della giornata.
Si segnala infine che Poste Italiane ha annunciato il suo supporto all’iniziativa permettendo a tutti i titolari delle carte Poste Italiane di eseguire la registrazione necessaria per la partecipazione direttamente sulle App Postepay e BancoPosta, in alternativa alla procedura di registrazione tramite Spid sull’App IO.
Inoltre, per favorire lo sviluppo dei pagamenti digitali, Poste Italiane ha previsto un ulteriore beneficio di 1 euro per tutte le transazioni di pagamento superiori ai 10 euro eseguite tramite App e codice Postepay presso tutti gli uffici postali e gli altri punti vendita convenzionati con questa nuova modalità di pagamento tramite codice QR.
La campagna parallela di Poste Italiane sarà attiva fino al 28 Febbraio 2021 e per i commercianti convenzionati l’accettazione dei pagamenti con codice postepay sarà completamente gratuita fino al 31 Dicembre 2021.
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