Vodafone Planet: efficienza energetica e impatto smart working contro il cambiamento climatico
Da alcuni giorni, Vodafone sta ricordando il suo impegno alla tutela dell’ambiente e contro il cambiamento climatico con il suo piano d’azione Vodafone Planet, che riepiloga gli obiettivi raggiunti e le azioni intraprese nell’ultimo anno per ridurre il consumo energetico, assicurare la gestione responsabile delle onde elettromagnetiche e dei rifiuti.
Sul sito Vodafone campeggia infatti da alcuni giorni una slide dedicata proprio a Vodafone Planet, dove è presente lo slogan “Connettervi ci viene ancora più naturale”. Il link riporta alla pagina dedicata al piano Vodafone Planet.
Inoltre, anche TOBi nei giorni scorsi aveva cambiato la sua icona dedicandola al tema green, ricordando poi con un messaggio come la rete Vodafone, insieme ai suoi uffici, sia già al 100% alimentata da fonti di energia rinnovabile, tramite l’acquisto di energia prodotta da fonti certificate e controllate.
Nella pagina dedicata a Vodafone Planet, si ricorda, come annunciato di recente dallo stesso operatore, gli obiettivi fissati per il piano ecologico di Vodafone Italia e Vodafone Group individuati in tre punti, o scope, con date prefissate come termine ultimo di raggiungimento. Il piano ecologico di Vodafone è stato inoltre approvato da Science Based Targets initiative (SBTi).
Per approfondire il tema, nella pagina è presente il documento con la purpose di Vodafone Italia, estratta dal Bilancio di Sostenibilità 2019/2020 (non ancora pubblicato integralmente), proprio con il piano di azione denominato Planet per affrontare il cambiamento climatico.
Oltre a confermare l’impegno di Vodafone nel gestire responsabilmente le onde elettromagnetiche, ponendo l’attenzione sulla sicurezza dei propri impianti, l’operatore rosso si sofferma soprattutto sulle azioni messe in atto per ridurre e rendere efficiente il consumo energetico.
A questo proposito, nell’ambito dell’impegno di Vodafone Italia nell’efficienza energetica per ridurre di anno in anno il proprio fabbisogno e conseguentemente il carbon footprint, l’operatore sottolinea nel documento come nel corso dell’ultimo anno sono proseguite le attività di diffusione su tutti gli apparati di rete delle tecnologie SRAN Energy Saving Feature, per lo spegnimento intelligente delle risorse radio in base ai livelli di traffico e lo sviluppo della tecnologia Hardware and Software SRAN per l’ottimizzazione delle configurazioni radio.
Secondo quanto dichiarato da Vodafone, in questo ambito sarebbero stati raggiunti importanti risultati grazie alla tecnologia SingleRAN, presente sulla totalità dei siti della rete di accesso e divenuta “standard di riferimento tecnico e di risparmio energetico”.
Infatti, grazie alla tecnologia SingleRAN, Vodafone Italia è in grado di gestire attraverso un’unica rete di accesso il traffico dei sistemi 2G, 3G, 4G e 5G, con un risparmio energetico di oltre 200 GWh all’anno.
L’operatore ricorda poi gli interventi in termini di efficientamento dei locali che ospitano gli apparati di rete attraverso l’implementazione dei sistemi di controllo dinamico della climatizzazione, delle soluzioni di Free Cooling Diretto e della tecnologia di raffreddamento Free Cooling 2.0, che utilizza ventilatori in grado di convogliare l’aria esterna all’interno dei locali, garantendone il raffrescamento e riducendo di conseguenza il fabbisogno di energia elettrica utilizzata dai sistemi di condizionamento.
Inoltre, per una parte delle situazioni dove si rende necessaria la sostituzione degli impianti di raffreddamento meccanico esistenti, sono state utilizzate unità di climatizzazione funzionanti in corrente continua che, secondo quanto rilevato dall’operatore, abbinate alla tecnologia inverter presentano una maggiore efficienza.
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Su circa 7.005 siti, ovvero su più del 50% delle infrastrutture di proprietà Vodafone Italia, è inoltre attivo il sistema di monitoraggio dei consumi elettrici dei siti radio, effettuata attraverso i dispositivi AMR (Automatic Meter Reading).
Inoltre, in aumento rispetto allo scorso anno, su 3.540 siti Vodafone Italia ha implementato un sistema di misura dei consumi degli apparati TLC per il calcolo del PUE (Power Usage Effectivness), l’indice per la misura dell’efficienza energetica di un dispositivo. Tale sistema consente di identificare le principali aree di intervento per migliorare le prestazioni di efficienza energetica a seconda delle diverse tipologie di sito.
Per quanto riguarda le sedi di Rete Core, in cui viene aggregato e smistato il traffico voce e dati, Vodafone Italia ha esteso a tutte le sedi l’implementazione di un sistema di controllo dinamico della climatizzazione, l’installazione di soluzioni di Free Cooling Diretto e il miglioramento dei flussi d’aria e dei sistemi di controllo della temperatura delle sale tecniche.
Nel corso dell’ultimo anno sono stati inoltre installati 11 sistemi fotovoltaici su siti radio “grid-connected”, per una riduzione di circa 3.700 kWh all’anno per sito del consumo di energia da rete. Inoltre, in aggiunta ai 10 impianti fotovoltaici su sedi di rete core già realizzati, Vodafone sta studiando la possibilità di installarne di ulteriori sulle principali sedi. Nel corso dell’anno è inoltre iniziato il percorso di certificazione ISO 50001 per la gestione efficiente dell’energia sulle sedi maggiormente energivore della rete core.
A proposito di efficientamento energetico, nel documento Vodafone Planet sono presenti poi gli highlights del 2019-2020, secondo i dati della reportistica interna del Gruppo Vodafone: 320.340 kWh di energia rinnovabile autoprodotta; il 97% dell’energia elettrica acquistata proviene da fonti rinnovabili; 1.306.815 tonnellate di CO2 non emesse grazie ai sistemi IoT.
Infine, sempre riguardo all’impegno dell’operatore nell’efficienza energetica, è presente una sezione che riporta i benefici ambientali dello smart working, il cui utilizzo ha subito un incremento durante i mesi dell’emergenza Coronavirus.
Questo ha consentito a Vodafone di generare un impatto positivo anche in termini ambientali. Infatti, secondo l’operatore, l’utilizzo di soluzioni di lavoro da remoto favoriscono, da una parte la riduzione degli spostamenti tra casa e lavoro dei dipendenti, con conseguente riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, e dall’altra una gestione più efficiente dell’illuminazione e dei sistemi di condizionamento degli uffici con “importanti risparmi energetici”.
In particolare, le iniziative promosse per lo smart working hanno permesso, nel corso del 2019-2020, una riduzione stimata delle emissioni di gas ad effetto serra pari a circa 520 tonnellate di CO2, nonché a un risparmio di energia consumata dagli uffici pari a circa 1 milione di KWh.
Altro aspetto trattato nel piano Vodafone Planet, come detto, è la gestione responsabile dei rifiuti e la tutela del territorio.
In questo caso, Vodafone conferma anche per quest’ultimo anno di aver riciclato il 100% dei rifiuti, pericolosi e non, prodotti in seguito allo svolgimento delle attività nella rete e negli uffici, con particolare attenzione al corretto smaltimento delle apparecchiature IT. L’obiettivo è stato raggiunto anche grazie ad un piano annuale di audit rinnovato anche per il prossimo anno.
In questo ambito, il documento Vodafone Planet sottolinea come, rispetto allo scorso anno, ci sia stata una diminuzione di circa il 68% della quantità di rifiuti pericolosi e non pericolosi prodotta.
Questa, come spiega l’operatore, è riconducibile a due fattori: la parte infrastrutturale e impiantistica è passata alla società Vodafone Towers; è stato avviato il progetto “Asset Market Place”, ovvero un progetto di vendita inter Opco di beni usati, non guasti e visivamente non danneggiati, che devono rimanere a disposizione di un eventuale compratore per almeno 6 mesi.
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