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Live Conferenza TIM: gli obiettivi per l’ultimo trimestre dell’anno tra consolidamento e crescita

TIM ha presentato quest’oggi, 11 Novembre 2020, i suoi risultati finanziari, nella sua conferenza live con l’Amministratore Delegato Luigi Gubitosi.

Nella conferenza odierna sono stati discussi i risultati trimestrali di TIM aggiornati al 30 Settembre 2020, già riportati nel report del Q3 pubblicato ieri. Il tema alla base dell’appuntamento odierno è quello del consolidamento e della crescita, trainati dalla riduzione dell’indebitamento tramite le nuove operazioni del Gruppo e dal focus sul fisso.

Inoltre, TIM ha reso noto di aver ridotto la dinamica delle portabilità verso gli altri operatori, al minimo degli ultimi due anni.

Sulla base dei risultati presentati e che vengono quest’oggi discussi, l’azienda ritiene di poter continuare a seguire la guidance del 2020, che prevede la riduzione del debito e delle spese operative e la crescita dei ricavi da servizi.

Luigi Gubitosi TIM
Luigi Gubitosi, Amministratore Delegato di TIM

14:12 – Si apre la conferenza con una riflessione dell’Amministratore Delegato Luigi Gubitosi sull’andamento del business in un contesto ancora molto competitivo. In termini di portabilità in uscita, nel mobile TIM ha raggiunto il trimestre migliore dalla nascita di Iliad, con il numero di MNP out più basso tra i principali operatori, evidenzia Luigi Gubitosi.

TIM ha anche migliorato la copertura FTTX concentrandosi sulle aree bianche, raggiungendo circa 320.000 nuove linee ultrabroadband retail e wholesale nonostante la bassa stagionalità. Un servizio complementare è quello rappresentato invece dall’offerta FWA ricaricabile, su cui TIM continuerà a puntare anche in futuro per via dei suoi margini e del livello di soddisfazione dei clienti.

14:15 – Oltre ad aver ricordato l’importanza di puntare sulla strategia di consolidamento di TIM tramite il miglioramento dei CSI, Gubitosi prima di passare la parola a Giovanni Ronca ha evidenziato che lo scopo è quello di tornare alla crescita, anche tramite un migliore mix nei canali di vendita (tra pull e push) e tramite pratiche commerciali più ponderate.

Nonostante ciò, comunque, la pandemia di Coronavirus ha fortemente impattato sui ricavi da servizi, prevalentemente tramite una contrazione dei ricavi di Roaming negli scorsi trimestri.

14:20 – È il turno di Giovanni Ronca, che presenta i risultati trimestrali affermando che la decisione di sacrificare gli introiti a breve termine si è rivelata quella giusta.

L’utile netto di TIM è salito a 1,2 miliardi di euro al 30 Settembre 2020, in crescita del +38% anno su anno, mentre l’indebitamento finanziario netto da inizio anno si è contratto di 2,2 miliardi di euro. Attualmente, l’indebitamento è a quota 20,7 miliardi di euro, senza considerare la quota di 1,6 miliardi derivante dall’operazione con Ardian.

ricavi dell’operatore si attestano invece a livello annuale a quota 11,7 miliardi di euro, con una variazione trimestrale del -5% anno su anno, in miglioramento rispetto al secondo trimestre. Di contro, si stanno riducendo anche i costi operativi di TIM, in calo del -9,1%, soprattutto grazie alle misure di contenimento sul fronte domestico.

14:27- La riduzione del debito può essere quantificata in 4,2 miliardi di euro in meno di due anni, passando da 23,3 miliardi a 19,1 miliardi se si considera anche la seconda ondata di monetizzazione generata dalla cessione di una quota minoritaria della nuova Inwit ad Ardian.

Nel 2021 si attende inoltre un’ulteriore contrazione del debito netto di circa 1,8 miliardi di euro in seguito all’operazione con Kkr per FiberCop.

14:30 – Si è tornati a discutere delle performances in termini di MNP balance, vale a dire la differenza tra la portabilità in entrata e quelle in uscita. La stabilizzazione e il consolidamento che danno anche il nome alla conferenza odierna si sono riflessi sull’andamento delle portabilità in uscita nell’ultimo trimestre, che come già accennato si sono ridotte ai minimi degli ultimi due anni.

Nello specifico, la perdita della base clienti è prevalentemente riferita alle SIM M2M, mentre la base clienti attiva con SIM Human è sostanzialmente stabile rispetto ai trimestri precedenti dell’anno.

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Tim Wonder

14:38 si parla ancora di Coronavirus e, nello specifico, di misure a livello nazionale ed europeo che possono attivamente supportare l’economia in generale e il settore delle telecomunicazioni nello specifico.

E’ il caso, evidenzia Gubitosi, del voucher 500 euro del Governo per l’acquisto di un contratto di rete fissa con connettività in banda ultralarga da almeno 30 Mbps, che coinvolgerà numerosi cittadini precedentemente lontani dal mercato.

A ciò si aggiunge il Next Generation EU Fund che potrebbe fornire, secondo TIM, un’accelerazione senza precedenti agli investimenti sulla sostenibilità e sulla transizione digitale, con 209 miliardi di euro allocati per l’Italia, di cui almeno il 20%, oltre 40 miliardi di euro, per digitalizzazione, innovazione e competitività.

Nella pratica, secondo TIM tale fondo potrà essere impiegato per lo sviluppo dell’ultrabroadband, per l’accelerazione del 5G, dei servizi cloud e delle tecnologie IoT, oltre che per il training nelle skills digitali.

14:42 – Prima della chiusura della presentazione dei risultati, sono stati ricordati i quattro pilastri delle iniziative strategiche di TIM. In primo luogo, l’operazione per FiberCop continua a correre al ritmo prefissato, con il closing ancora atteso per il primo trimestre del 2021.

Per la rete unica (AccessCo) non sono stati forniti aggiornamenti, ma continuano i lavori preparatori e con il Governo; TIM ha comunque confermato che, da parte sua, è tutto pronto per completare i negoziati, inclusi quelli per il lato tecnico. Anche gli advisor sono già stati messi sul campo e adesso, secondo Gubitosi, è tutto nelle mani di Cdp e del Governo.

Infine, in Brasile si attende l’esito dell’asta sul business mobile di Oi, mentre per le torri mobili continua la monetizzazione.

14:45 – Si apre la parte della conferenza legata alle domande e risposte. Gubitosi risponde alla prima domanda sulla concorrenza nel mobile e sull’impatto di Iliad evidenziando che i clienti di Iliad sono molto simili a quelli di TIM perché iliad è posizionata esattamente dove si trovava l’ex monopolista. Il mercato rimane difficile, uno dei più competitivi in Europa, però secondo l’AD, Iliad sarà comunque costretto ad aumentare i prezzi presto o tardi, dal momento che la quota di mercato raggiunta è già superiore a quella prevista inizialmente.

Analizzando le prestazioni degli altri operatori, Gubitosi non ha commentato l’andamento di Vodafone (di cui si scopriranno gli aggiornamenti trimestrali nella prossima conferenza) ma ha evidenziato che gran parte dei clienti persi da WindTre continuano a confluire in Iliad.

Con riferimento invece al lancio di Iliad nel fisso, per Gubitosi il segmento in questione è molto diverso dal mobile e necessita di più tempo. Per questa ragione, l’AD di TIM non ritiene che l’azienda e la concorrenza possano iniziare a preoccuparsi prima dei prossimi due o tre trimestri.

Luigi Gubitosi, AD di TIM

14:58 – L’AD ha ricevuto numerose domande sulla rete unica e sugli accordi con Open Fiber tramite Cassa Depositi e Prestiti, ma non sono state fornite informazioni aggiuntive. TIM si dice comunque pronta all’accordo e secondo Gubitosi si potranno fare passi avanti molto presto. I rallentamenti attuali sarebbero invece da imputare alla proposta inviata dal fondo MIRA a Enel proprio per la quota di Open Fiber; tale proposta è ancora in fase di valutazione.

15:08 – Si discute nuovamente sulle misure del Governo e su quelle europee per il settore delle telecomunicazioni, che permetteranno all’azienda di ridurre il Capex, vale a dire le spese operative, per gli investimenti nelle aree bianche. In Brasile, invece, TIM ha vinto alcune cause ottenendo un importante credito d’imposta che potrà fornire supporto alle attività operative dell’anno prossimo.

15:20 – Si approfondisce il tema dell’ARPU, vale a dire i ricavi medi per singolo cliente, già citato nella presentazione dei risultati.

Sul fisso, l’ARPU consumer è di 33,1 euro al mese, mentre analizzando solo il broadband si scende a quota 25,5 euro al mese. Sul mobile, invece, l’ARPU retail generico è di 8,1 euro al mese, quello Human (relativo dunque alle sole SIM Human) è di 12,1 euro.

Rispondendo a una domanda diretta, Luigi Gubitosi conferma che l’ARPU applicato sul mobile è effettivamente basso e dovrà aumentare, ma il problema attuale è dell’intero mercato, già da diversi trimestri. Citando nuovamente Iliad, Luigi Gubitosi confessa che si attende dall’anno prossimo un ARPU più elevato nel mobile, come conseguenza dell’aumento dei prezzi del concorrente.

15:33 – L’ultima domanda si concentra sul 5G e sul suo deployment a livello nazionale. Secondo TIM, ci sarà un contributo tangibile nel 2021, ma la strategia dell’azienda non si baserà sulla rete di quinta generazione già l’anno prossimo. Nel 2021, secondo Gubitosi, un primo impiego fondamentale sarà legato all’FWA, mentre solo in seguito si inizierà con il B2B. Nel corso dell’anno prossimo TIM non si attende invece una forte domanda da parte del segmento consumer.

15:40 – Termina la conferenza di TIM, con Luigi Gubitosi e Giovanni Ronca che invitano i presenti a seguire la prossima conferenza con i risultati di fine anno, in cui saranno approfonditi alcuni quesiti posti nella sezione Q&A quest’oggi.

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