Risultati Cellnex: ricavi in crescita mentre continuano le trattative con CK Hutchison (WindTre)
La tower company spagnola Cellnex ha chiuso il terzo trimestre con ricavi ancora in aumento, grazie alle continue acquisizioni in Europa. A tal proposito, CK Hutchison ha ufficializzato le trattative con l’azienda per la vendita delle sue torri.
L’azienda guidata dal CEO Tobias Martinez ha mostrato ricavi in aumento del +53% a quota 1,149 miliardi di euro, EBITDA pari a 838 milioni di euro e un incremento sostanziale dei cosiddetti points of presence grazie ai continui investimenti.
Sulla base dei risultati raggiunti in questo terzo trimestre dopo l’iniezione di liquidità di Agosto 2020, Cellnex ha confermato la sua guidance finanziaria per il 2020, con investimenti fino a 11 miliardi di euro e pagamento dei dividendi effettivo il 25 Novembre 2020.
Secondo Tobias Martinez, il Gruppo ha risposto alla pandemia di Coronavirus con il desiderio di continuare a servire i suoi clienti per fornire connettività a tutti i Paesi colpiti.
Inoltre, Cellnex ha continuato a operare senza contraccolpi rilevanti per il business e senza interrompere i suoi progetti di acquisizione in tutta Europa, come testimoniato dal recente accordo con Iliad in Polonia e dalla notizia diffusa ieri, 4 Novembre 2020, da CK Hutchison (proprietaria di WindTre in Italia) circa alcune trattative, in stadio avanzato, con la tower company spagnola.
In basso si riportano le torri di Cellnex in questo periodo, dopo le numerose acquisizioni di questi mesi. Si parla in totale di circa 73.000 siti complessivi.
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L’Italia è ancora il mercato principale in termini di numero di infrastrutture, con oltre 14500 siti, seguito da Francia, Spagna e Polonia (dopo l’accordo con Iliad per circa 7000 siti).
I siti operativi di Cellnex al 30 Settembre 2020 sono invece 50.185, di cui oltre 10.350 in Italia. Quello italiano rappresenta inoltre un mercato fondamentale anche in termini di ricavi. Infatti, dopo il mercato spagnolo che generà il 65% dei ricavi e il 73% dell’EBITDA, il secondo mercato più ampio è quello italiano, con il 22% dei ricavi complessivi per il Gruppo.
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