L’AGCOM, Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ha pubblicato il terzo Osservatorio sulle Comunicazioni del 2020, che vede nel settore della rete fissa una crescita delle linee a banda larga, con un conseguente calo di quelle in rame, e un aumento del consumo medio dei dati nella rete mobile.
L’AGCOM ha sintetizzato i dati emersi nel nuovo quadro sul mondo delle telecomunicazioni italiane, aggiornato al mese Giugno 2020, l’Osservatorio sulle Comunicazioni n. 3/2020 (ecco il documento completo).
I dati fanno riferimento al secondo trimestre del 2020, cioè al periodo compreso tra Aprile e Giugno 2020.
I dati dell’Osservatorio sulle Comunicazioni diffusi da AGCOM evidenziano, dunque, come, a fine Giugno 2020, nella rete fissa gli accessi complessivi si siano ridotti di circa 100.000 unità rispetto al trimestre precedente e di quasi 370.000 unità rispetto a giugno 2019.
In continuità con quanto emerso nei precedenti aggiornamenti dell’Osservatorio, vengono rilevati significativi cambiamenti nella composizione delle tecnologie utilizzate per la fornitura del servizio: infatti, se nel Giugno 2016 l’86,5% degli accessi alla rete fissa era in rame, dopo quattro anni questi sono scesi al 41,2% (con una flessione di 9,4 milioni di linee).
Inoltre, sono aumentati gli accessi tramite tecnologie qualitativamente superiori, in particolare quelle in tecnologia FTTC (+7,05 milioni di unità), FTTH (+1,06 milioni) e FWA (+ 620.000). In particolare, per la prima volta le linee FTTH hanno superato quelle in tecnologia FWA (1,46 contro 1,42 milioni).
Di conseguenza, vi è un aumento delle prestazioni in termini di velocità di connessione commercializzate dalle imprese: in quattro anni le linee con velocità pari o superiore ai 30 Mbit al secondo sono passate infatti da meno dell’11% al 62% del totale delle linee broadband e ultrabroadband, che vedono Tim quale maggiore operatore con il 42,2% di quota di mercato, seguito da Vodafone (16,6%), Fastweb (15,1%) e da Wind Tre (13,8%).
Secondo i dati riportati da AGCOM, per quanto riguarda la rete mobile, invece, le SIM complessive (103,6 milioni a giugno 2020) risultano su base annua in flessione di circa 900.000 unità. Più nel dettaglio, le SIM M2M sono cresciute di 2,8 milioni, mentre quelle “solo voce” e “voce+dati” si sono ridotte di 3,6 milioni di unità.
Anche in questo caso, Tim si conferma market leader (29,4%), seguita da Vodafone (28,9%) e WindTre (26,4%) mentre Iliad rappresenta il 6,0% del mercato.
Considerando il solo segmento delle sim “human”, ovvero escludendo le M2M, Iliad raggiunge l’8%, mentre Wind Tre, nonostante una quota in calo di 2,8 punti percentuali su base annua, rimane il principale operatore con il 28,8%.
Prosegue anche la crescita dei consumi di traffico dati: nei primi 6 mesi del 2020 oltre il 70% delle linee human ha effettuato traffico dati, con un consumo medio unitario mensile di dati stimabile in circa 9,1 Giga al mese, in crescita del 58% rispetto a giugno 2019.
Per quanto riguarda il settore televisivo, rispetto a giugno 2019 la Rai, nonostante la contrazione della propria quota (-0,8 punti percentuali), continua a mantenere la leadership con una share del 34%. Al secondo posto, Mediaset, che con 3,2 milioni di telespettatori nel giorno medio, registra un incremento (0,8 punti percentuali) e raggiunge una share del 31,8%.
Nello stesso periodo prosegue a crescere l’audience di Discovery (+0,7 punti percentuali) che si assesta su una quota di ascolti del 8,5%. Di contro, registrano performance negative Comcast/Sky (-1 punto percentuale) e La7 del Gruppo Cairo Communication (-0,4 punti percentuali). Gli ascolti registrati dagli altri operatori che complessivamente raggiungono il 15,7% risultano, invece, in crescita (+0,7 punti percentuali).
Analizzando l’evoluzione delle audience delle edizioni serali dei principali programmi di informazione, Tg1 e Tg5 si confermano nel giorno medio i più seguiti (complessivamente con circa 8,4 milioni di ascoltatori e una crescita, rispettivamente, di +1,7 e +0,4 punti percentuali). Al terzo posto si colloca l’edizione serale della testata a carattere locale di Rai 3 (TgR) con una share, pari al 15,1%, in crescita di +3,5 punti percentuali.
Nel settore dell’editoria, si conferma il trend negativo già evidenziato nei precedenti Osservatori. Nel mese di Giugno 2020, la vendita di quotidiani (copie cartacee e copie digitali) è pari a circa 2,1 milioni di copie, in flessione del 25% su base annua. Con riferimento all’intero periodo considerato (giugno 2016 – giugno 2020), le copie giornaliere cartacee complessivamente vendute dai principali editori si sono quasi dimezzate, passando da circa 2,3 a 1,3 milioni di unità. Contestualmente, le copie digitali risultano in netta flessione se consideriamo l’intero periodo (-21% punti percentuali) e in incremento se si considerano i valori di giugno 2019 (+11 punti percentuali).
Analizzando i dati di utilizzo di internet, nel mese di giugno 2020 43 milioni di utenti medi giornalieri hanno navigato in rete, per un totale di 64 ore di navigazione mensile a persona.
Facebook, con quasi 37 milioni di utenti unici e una contrazione su base trimestrale di 4 punti percentuali, si conferma la principale piattaforma utilizzata dagli utenti. Analoga tendenza si osserva per Instagram, Linkedin, Twitter e Reddit i cui consumi a giugno 2020 si attestano sui valori di dicembre, ma in sensibile calo se confrontati con quelli registrati nel periodo di lockdown (rispettivamente -3,6%; -12,2%; -21,8% e -28,7%).
Diversamente, nonostante l’allentamento delle misure di contenimento dell’epidemia, prosegue il trend crescente per Pinterest, frequentato a giugno 2020 da 16,7 milioni di utenti unici (+12,2 punti percentuali) e Tik Tok, del gruppo ByteDance, utilizzato da 6,6 milioni di utenti (+20,5 punti percentuali).
Nella prima metà del 2020, infine, i ricavi complessivi registrati nel settore postale sono diminuiti del 5,8% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno: in particolare, i servizi di consegna pacchi in media risultano in crescita di oltre il 9% (con quelli nazionali che mostrano un incremento del 16,9%), mentre quelli relativi ai servizi di corrispondenza registrano una flessione del 31,1%. Registrata, inoltre, una crescita del 26,6% nel numero di pacchi consegnati ed una flessione del 24,1 nei servizi di corrispondenza.
Il Gruppo Poste Italiane è il principale operatore del settore con il 37,1%, seguita da GLS Italy (16,4%), BRT (13,5%) e UPS (10,3%). Su base annua, i ricavi unitari medi relativi dei servizi di corrispondenza mostrano una flessione del 2% mentre quelli relativi ai servizi di consegna dei pacchi nazionali ed internazionali si riducono rispettivamente del 6,7% e del 7,2%.
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