Lavoro e Formazione

La Regione Siciliana accusa Tim per il disservizio del bando aiuti alle imprese siciliane

Non potrà più svolgersi il click day del bando “Bonus Sicilia” dell’assessorato alle Attività produttive, programmato per oggi, 8 ottobre 2020, che avrebbe permesso alle imprese siciliane di accedere agli aiuti post Coronavirus, a causa di un disservizio tecnico che la Regione Siciliana ha imputato all’operatore Tim, di cui è cliente.

Infatti, secondo quanto dichiarato in conferenza stampa dall’assessore regionale alle Attività, Mimmo Turiano, l’azienda che avrebbe dovuto garantire lo svolgimento della procedura, ovvero Tim, non sarebbe stata in condizioni tali da poter assicurare il regolare svolgimento delle attività relative al bando “Bonus Sicilia”.

A tal proposito, si ricorda che il click day per i contributi a fondo perduto per le piccole imprese siciliane danneggiate da Covid e lockdown avrebbe dovuto tenersi già lunedì 5 ottobre 2020. In quell’occasione, il sito web SiciliaPEI della Regione Sicilia non ha retto il traffico degli utenti collegati, andando in crash pochi minuti dopo le 9 di mattina, con conseguente rinvio della procedura alla mattinata di oggi, 8 ottobre 2020.

Lo scopo di tale attività, dopo la fase di precompilazione delle domande, era quello di rientrare nel numero di richieste fondi pari al 120 per cento dell’importo stanziato, ovvero 125 milioni di euro, superato il quale la piattaforma telematica della Regione Sicilia non avrebbe più accettato istanze.

Regione Sicilia

Queste le parole di Turiano, dopo gli incontri della mattinata di oggi con i responsabili di Tim, incontrando i giornalisti insieme al vicepresidente della Regione Siciliana, Gaetano Armao:

Abbiamo chiesto scusa alle imprese siciliane nonostante non si trattasse di una colpa imputabile a noi, adesso bisogna trovare la soluzione e l’amministrazione pensa a una modifica dei criteri per accedere agli aiuti in maniera tale che nessuna impresa possa rimanere esclusa. Si parte dal bacino di aziende che si erano registrate in maniera positiva sulla piattaforma della Regione per potere dare a ciascuno qualche cosa. Il bando rimane quello che è, cambia la modalità che non sarà più il click day per garantire il ristoro alle imprese. È una vicenda sulla quale daremo mandato di verificare quello che è successo all’interno e all’esterno dell’amministrazione. La platea rimane la stessa, per le imprese che non avevano i requisiti si troveranno altre soluzioni. Io ero pronto a dare i fondi lunedì mattina, sono cambiate le regole sul campo per fatti non imputabili a me. L’arbitro quella mattina non è venuto. Sto rimodellando il sistema per permettere a tutti di prendere qualcosa. Vogliamo pagare il prima possibile. Abbiamo scelto un metodo che per cause imputabili ad altri non sta funzionando. Troveremo la soluzione per dare un ristoro a tutti.

Non saranno modificati, dunque, i codici Ateco e non saranno riaperti i termini del bando, ma verranno invece pubblicati dei correttivi al bando che permetteranno a tutte le aziende di accedere ai ristori economici previsti dalla Regione Siciliana.

Nel frattempo, Armao, ha fatto sapere che, con il Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, definitosi a sua volta amareggiato per quanto accaduto, si sta pensando di procedere legalmente contro Tim Spa, per tutelare l’immagine della Regione, tramite il supporto dell’Ufficio legislativo e legale.

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