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Go Internet: ricavi ed EBITDA in calo, contratto preliminare per l’acquisizione di X-Stream

Go Internet ha pubblicato i risultati finanziari del primo semestre del 2020, annunciando inoltre di aver sottoscritto un contratto preliminare per acquisire il 100% della società X-Stream.

Il contratto siglato pochi giorni fa segue l’accordo vincolante del mese di Agosto 2020 e il closing è previsto entro questo mese.

Si ricorda che X-Stream, con sede a Reggio Emilia, è un operatore nazionale di telecomunicazioni specializzato nella fornitura alle imprese di servizi di connettività, fonia e unified communication con clientela maggiormente concentrata nelle regioni di Emilia Romagna, Lombardia e Veneto ma distribuita su tutto il territorio nazionale.

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Marco di Gioacchino, AD di Go Internet, ha nuovamente ribadito l’importanza dell’accordo, dopo quello già siglato in precedenza con Linkem:

“Il piano industriale approvato lo scorso Giugno prende sempre più forma: dopo la sigla dell’accordo quadro con Linkem che permetterà una revisione del modello di business attuale della società con un efficientamento della linea d’offerta consumer e l’evoluzione della stessa verso il 5G, l’operazione con X-Stream getta le basi per lo sviluppo della linea d’offerta rivolta alla clientela business. Lo spirito di collaborazione e l’entusiasmo che X-Stream ha riversato da subito nel progetto ne garantiranno la miglior riuscita.”

I risultati finanziari di Go Internet per il primo semestre dell’anno mostrano ricavi pari a 2,93 milioni di euro ed EBITDA pari a 0,45 milioni di euro, entrambi in calo.

Sebbene non siano stati forniti dati specifici sulla customer base, il CdA di Go Internet ha evidenziato che l’andamento delle vendite e della base clienti resta influenzato dall’obsolescenza della rete Wimax e dagli impatti del Covid-19.

Infatti, sebbene il lockdown abbia determinato un impatto positivo in termini di vendite di servizi FWA, questo si è anche riflesso su un incremento del volume di traffico che ha costretto l’azienda a interventi non pianificati per incrementare la capacità di trasporto della rete. E dove ciò non è stato possibile, Go Internet ha riscontrato un incremento dei tassi di disdetta, vale a dire il cosiddetto churn rate.

Adesso, poiché la situazione di emergenza sanitaria non accenna ad arrestarsi, Go Internet sta continuando ad efficientare le sue procedure interne e di approccio al mercato tramite processi di acquisizione e gestione della clientela più agili.

Nel complesso, comunque, secondo Go Internet i risultati del primo semestre, sebbene “non soddisfacenti”, avvalorano le scelte operate con il nuovo Piano Industriale e forniranno nuovo impulso alla revisione del modello di business che l’operatore ha intenzione di modernizzare nell’immediato futuro.

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