Il percorso di WindTre per portare le reti 5G sul territorio italiano prosegue e, in seguito all’annuncio di Luglio 2020 da parte del CEO e ai test rilevati dalle segnalazioni di Agosto 2020, si sono espressi anche i vertici dell’operatore.
Roberto Basso, Direttore External Affairs and Sustainability di WindTre, è intervenuto al “Web Summit Italia-Svezia: l’innovazione pilastro della ripresa“, tenutosi il 30 Settembre 2020, per ricordare come il 5G rappresenti uno standard di rete in grado di offrire numerose opportunità sulle quali WindTre intende puntare, con l’arrivo in alcune città italiane entro il 2021.
Jeffrey Hedberg, CEO di Windtre, aveva annunciato proprio a Giugno 2020 che sarebbero state attivate in una decina di città italiane le reti 5G dell’operatore, con l’obiettivo di espandersi in 70 capoluoghi entro la fine del 2021, mentre di recente sono stati definiti dall’AGCOM gli obblighi di copertura per le nuove reti.
La strategia di WindTre per le proprie reti prosegue, dopo che lo scorso Marzo 2020 era stato presentato il progetto “Top Quality Network” che punta ad offrire, secondo il CEO Hedberg, “reti mobile in grado di garantire la continuità del servizio con una qualità molto alta, nonostante un grande aumento del traffico voce e dati registrato sulle reti 4G“.
Hedberg aveva definito il 5G come una grande opportunità e una garanzia per la crescita e lo sviluppo del Paese, individuata come una possibilità reale, vista la tempestività con la quale lo sviluppo di questa tecnologia è partito in Italia.
Dopo aver dichiarato di aver effettuato sperimentazioni con successo a L’Aquila e a Prato, Hedberg aveva anche annunciato ufficialmente l’attivazione delle reti 5G di WindTre in 70 città italiane entro la fine del prossimo anno, ricordando la necessità da parte dell’Amministrazione pubblica e della politica locale di fare la propria parte per velocizzare e promuovere la diffusione e gli impianti 5G.
Ad oggi, 1 Ottobre 2020, in seguito alle segnalazioni e alle indiscrezioni raccolte, sono stati rilevati i primi test delle reti 5G effettuati dall’operatore verso la fine del mese di Agosto 2020, con alcuni clienti 5G Ready che hanno già potuto osservare l’arrivo dell’icona delle nuove reti sui propri smartphone.
Si ricorda che per poter usufruire delle reti 5G in arrivo, i clienti WindTre devono avere a disposizione uno smartphone 5G e un piano 5G Ready, oltre che avere la fortuna di trovarsi in una zona coperta dal segnale.
La recente spinta sul 5G da parte di WindTre è avvenuta anche in seguito alla necessità messa in luce dal periodo di emergenza sanitaria. Jeffrey Hedberg aveva esplicitato, nella dichiarazione rilasciata a Giugno 2020, l’intenzione di mettere a punto un piano per la crescita, abilitato dalle reti ultrabroadband, dalle tecnologie digitali e dall’investimento sulle persone e i talenti.
Le parole del CEO Hedberg sono state riprese anche da Roberto Basso durante il Web Summit Italia-Svezia, con la seguente osservazione:
Continuare ad investire sulle reti 5G è fondamentale non solo perché renderà possibili nuove applicazioni, ma consentirà anche di far fronte alla sempre maggiore richiesta di traffico, cresciuto in modo esponenziale durante l’emergenza coronavirus. Il network di WINDTRE, ha spiegato Basso, è già 5G ready ed entro la fine del 2021 il servizio di quinta generazione sarà attivo in 70 capoluoghi.
Occorre puntare anche sull’educazione e sulla formazione del capitale umano. Per colmare il divario digitale con gli altri Paesi, tra cui proprio la Svezia, è prioritario che il nostro Paese avvii una serie di collaborazioni tra pubblico e privato per lo sviluppo delle digital skills.
In concomitanza alle parole rilasciate da Basso, si è espressa anche Antonella Ambriola, Technology Operations Director di WindTre, con un commento rilasciato all’evento Digital Ethics Forum, che è possibile seguire via web streaming nelle giornate del 1 e del 2 Ottobre 2020.
Secondo Ambriola infatti, l’evoluzione degli operatori TLC nel contesto della digitalizzazione rappresenta una grande occasione di crescita e sviluppo, ed è stato individuato come un processo che richiede la modernizzazione e l’innovazione di tutte le componenti ICT e Technology.
Ambriola ha poi annunciato di aver avviato il DOT (Digital Operations Transformation), un programma di trasformazione digitale che punta a modernizzare le piattaforme infrastrutturali di WindTre.
Il piano, secondo quanto dichiarato, punterebbe ad introdurre un nuovo stile di leadership inclusivo all’interno dell’azienda e nuovi corsi formativi per tenere costantemente aggiornati e con un livello di abilità adeguato i propri dipendenti.
Le zone interessate dai test dello scorso Agosto 2020 non sono ancora state ben definite e non vi è alcuna dichiarazione ufficiale in merito, nemmeno per quanto riguarda le zone di attivazione iniziale delle reti, perciò i cliente che non vedranno comparire l’icona 5G dovranno aspettare notizie ufficiali e assicurarsi di avere tutti i requisiti richiesti per connettersi alla rete.
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