Rete Unica, anche Nick Read (CEO di Vodafone Group) è contrario: “un enorme passo indietro”
A distanza di quasi dieci giorni dall’ufficialità dell’accordo tra TIM e Cassa Depositi e Prestiti, che hanno firmato la lettera d’intenti per la nascita della rete unica, iniziano a giungere i primi pareri contrari. Uno di questi è del CEO di Vodafone Group, Nick Read.
Nick Read ha definito il ritorno al monopolio in Italia profondamente negativo per i consumatori, soprattutto se si lascia un intero settore delle telecomunicazioni con un solo venditore wholesale per la rete in fibra, ovvero la società AccessCo (nome tecnico provvisorio) che nascerà dalla fusione tra FiberCop (progetto in cui sono presenti anche il fondo Kkr e Fastweb) e Open Fiber.
Secondo Nick Read, in Italia il Governo sta cercando di ricostituire una situazione monopolistica nella rete fissa, dopo che i precedenti governi e le istituzioni europee l’avevano smantellata. In questo contesto, tutti gli operatori che fino ad ora si sono affidati a Open Fiber (il cui lavoro è stato apprezzato anche da Vodafone Italia) si troverebbero a dover competere con TIM nel fisso, con la necessità di acquistare nuovamente l’accesso all’ingrosso dal loro concorrente.
Nel suo intervento su Politico, Nick Read ha ricordato che l’Italia ha lavorato a lungo per creare una forma di competizione nel fisso tramite la nascita di Open Fiber alcuni anni fa.
Lo scopo era proprio quello di modernizzare le reti e fornire servizi di qualità più elevata, in linea con gli standard europei grazie a importanti investimenti pubblici. Tornare al “modello fallimentare del monopolio” costituirebbe dunque, secondo il CEO di Vodafone Group, una scelta sbagliata per la competizione e per gli investimenti nel settore, che si porrebbe in contrasto con la politica anti-monopolistica dell’Unione.
Per tutte queste ragioni, secondo Nick Read il ritorno al monopolio italiano costituirebbe “un enorme passo indietro” che impedirebbe all’Italia di chiudere il suo gap nelle infrastrutture digitali. Chiaramente, la concorrenza nel settore dovrà essere accompagnata da incentivi per gli investimenti, che potranno garantire la resilienza e la qualità delle reti.
Il commento di Nick Read segue quello del Financial Times, che in un suo editoriale ha discusso sul ritorno al monopolio dopo alcuni anni di concorrenza infrastrutturale.
Anche secondo il giornale inglese, quello che il Governo si appresta a compiere rappresenta un passo indietro, in controtendenza rispetto agli sforzi che altri Paesi europei stanno affrontando per incrementare invece la competizione infrastrutturale e preparare la strada alle nuove tecnologie come il 5G.
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