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Live Conferenza TIM: Spinta digitale dopo il Covid, operazione con Kkr e indebitamento ridotto

Ha preso il via la call conference di TIM per la presentazione dei risultati finanziari al primo semestre del 2020. La discussione di oggi, 5 Agosto 2020, si concentra sui principali indicatori finanziari, sull’impatto del Coronavirus e sui progetti strategici di TIM, come quello per la nascita di Fibercop insieme a Fastweb e al fondo Kkr.

Come accennato già ieri, i ricavi da servizi del Gruppo si sono attestati in totale a quota 7,3 miliardi di euro, in calo del -7,4% anche a causa dell’emergenza Covid-19.

Nel business domestico sono però incrementati i clienti in fibra, con un aumento di circa 500.000 unità nel secondo trimestre. Allo stesso modo, si sono ridotte le perdite di clienti nel mobile.

Esaurito l’impatto della pandemia entro la fine dell’anno, TIM ritiene di poter tornare a crescere in termini di ricavi nel 2021 e 2022 grazie proprio alla spinta alla domanda di servizi di connettività fornita dal Covid-19.

Gruppo TIM sito

14:10 L’AD Luigi Gubitosi ha iniziato a discutere sull’impatto del Covid-19 nel breve e nel medio periodo. Attualmente, l’Italia è in fase post-lockdown con diverse aziende che stanno riaprendo la loro attività. Oltre ai 209 miliardi di euro del Recovery Fund dell’UE, si parla anche di un voucher per aziende e famiglie in grado di spingere al rialzo la domanda di servizi di comunicazione. Per questa ragione, Gubitosi ritiene che tale contesto possa contribuire a far crescere la domanda di connettività.

Nel breve termine, la conseguenza principale dell’impatto del Coronavirus è stata la riduzione dei servizi di roaming e secondo quanto stimato l’impatto nel secondo trimestre è stato del -1,7% nel 2020 e del -3,7% in termini di EBITDA.

14:25 – Passando alle iniziative strategiche, TIM ha completato la monetizzazione delle torri con una riduzione totale del debito di circa 2 miliardi di euro, contro 1,4 miliardi inizialmente ipotizzati. Prosegue anche l’accordo con Google Cloud per la fornitura di servizi Cloud a clienti come Intesa Sanpaolo e RCS.

Inoltre, è stata ricordata l’offerta vincolante con Claro e Telefonica per gli assets mobili di Oi, un’opzione ritenuta “molto interessante per tutti gli stakeholders” ma le trattative sono ancora in corso e l’AD non ha fornito ulteriori dettagli.

Passando all’offerta di Kkr per la rete in rame, il CdA ha accolto con favore la proposta vincolante, ma sarà chiamato a decidere solo il 31 Agosto 2020, in seguito alla lettera con cui il Governo ha richiesto di inserire l’offerta in un contesto più ampio per il futuro digitale del Paese.

FiberCop mira ad essere il principale grossista in Italia, fornitore di TIM, Fastweb e dei principali operatori, con una copertura corrispondente al 76% nelle aree nere e grigie. TIM ha informato il Governo di essere pronto a completare il roll-out della fibra e secondo Gubitosi, il progetto FiberCop renderà più agevole l’operazione con Open Fiber.

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Nella diapositiva sopra riportata si evidenzia il processo di costituzione di FiberCop, che includerebbe l’intera infrastruttura secondaria passiva di TIM, sia in rame che in fibra, dal cabinet alla casa. I tratti Backbone, Central Office e i Cabinet resterebbero invece al 100% controllati da TIM.

14:38 – Si apre la sessione Q&A, che ha come protagonista la rete e il suo controllo da parte di TIM. Gubitosi ha evidenziato, in risposta a una domanda, che il Governo ha invitato TIM a discutere sul tema della rete unica in grado di fornire a tutti la garanzia che di fatto l’azienda sia aperta a tutti gli operatori per la fornitura di servizi di connettività.

In tema di rete unica, quindi, Luigi Gubitosi ha ritenuto una buona idea l’eventuale partecipazione di altri attori di mercato come Vodafone e WindTre, che con il giusto pragmatismo potrebbero comprendere i benefici dell’operazione ed entrare nel coinvestimento.

14:45 – Giunge una domanda anche sul 5G e sull’impegno di TIM per il lancio commerciale diffuso di questa tecnologia. L’Ad Luigi Gubitosi ha ricordato che TIM ha già avviato il lancio commerciale con focus nella città di Milano, dove la copertura è già molto elevata e lo sarà ancor più nel prossimo futuro, con oltre il 90% della città coperta dal 5G. Per Gubitosi, l’esempio di Milano rappresenta forse la prima grande città in Europa ad avere una copertura di questo genere.

Chiaramente, gli sforzi dell’azienda si concentreranno anche sulle altre grandi città italiane, come Firenze, Roma e anche diversi distretti industriali, per i quali la copertura 5G risulterà fondamentale. Uno step in avanti sarà però garantito dalla maggiore disponibilità dei device 5G da parte dei principali produttori mondiali di smartphone.

Rispondendo invece a una domanda sull’impatto del Covid-19 nel segmento business, Luigi Gubitosi evidenzia che i dati di TIM sull’insolvenza dei clienti business sono in linea con quelli dell’anno scorso, dunque non si sono riscontrati picchi particolari. E’ tuttavia innegabile che, in generale, il settore delle PMI abbia subito in tutta Europa una grave crisi.

15:10 – L’AD di TIM ha commentato la scelta del Governo di utilizzare dei voucher per famiglie e aziende, come misura di stimolo per la domanda di servizi di connettività con almeno i 30 Mbps.

Secondo Gubitosi, la misura potrà sicuramente stimolare la domanda in Italia, come citato in apertura, ma non è da escludere che prima dell’entrata in vigore possano riscontrarsi in generale dei ricavi inferiori per tutto il settore a causa delle aspettative degli utenti.

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