L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, AGCOM, ha reso noti alcuni impegni presi da Vodafone per migliorare le proprie procedure per l’applicazione di modifiche unilaterali di contratto, a seguito di un procedimento sanzionatorio aperto per via della rimodulazione di alcune SIM dati abbonamento a consumo.
L’Autorità ha pubblicato proprio oggi, 29 Luglio 2020, la Determina n. 90/20/DTC che include la proposta definitiva di impegni presentata da Vodafone Italia e relativa al procedimento sanzionatorio n. 2/20/DTC.
Come si legge nella determina di AGCOM pubblicata quest’oggi, il 26 Febbraio 2020 era stato infatti aperto l’atto di contestazione n. 2/20/DTC, che riguardava la “violazione dell’art. 70, commi 1 e 4, del Codice delle comunicazioni elettroniche con riferimento all’addebito agli utenti intestatari di SIM in abbonamento per traffico dati ‘a consumo’ di un canone fisso in virtù di una pretesa modifica contrattuale“.
Sebbene questo procedimento non sembra essere stato pubblicato sul sito AGCOM, è possibile evincere l’argomento, ossia la rimodulazione che Vodafone ha attuato dal 14 Luglio 2019 e che per alcuni piani abbonamento con internet a consumo su SIM dati ha introdotto un canone di 5 euro al mese, anche in caso di non utilizzo della SIM.
Questa modifica aveva quindi comportato l’addebito automatico di costi mensili su SIM in abbonamento che fino a quel momento erano sfruttate per l’utilizzo di internet a consumo, e quindi nel caso la SIM non fosse stata utilizzata non era previsto il pagamento di alcun costo.
Secondo le tante testimonianze dei clienti coinvolti, questa modifica contrattuale aveva creato non pochi problemi, soprattutto per chi aveva ancora attive delle SIM dati a consumo in abbonamento ma inutilizzate, con il risultato che questi clienti si sono ritrovati addebitati in automatico un costo fisso di 5 euro al mese in fattura.
Questa modifica contrattuale di Vodafone ha dunque portato all’apertura di un procedimento sanzionatorio da parte dell’Autorità lo scorso Febbraio 2020.
Secondo quanto previsto dall’articolo 13 dell’attuale Regolamento in materia di sanzioni amministrative e impegni, in seguito all’atto di contestazione dell’AGCOM Vodafone ha potuto presentare (“purché abbia cessato la condotta oggetto di contestazione”) una proposta preliminare di impegni, che secondo il Regolamento dovrebbe essere “finalizzata a migliorare le condizioni della concorrenza nel settore rimuovendo le conseguenze anticompetitive dell’illecito attraverso idonee e stabili misure”.
La proposta preliminare è stata presentata il 15 Giugno 2020, mentre la versione definitiva degli impegni da prendere con l’Autorità è stata trasmessa da Vodafone lo scorso 8 Luglio 2020.
L’AGCOM, con la determina odierna, ha ritenuto ammissibili le proposte fatte dall’operatore e ha quindi pubblicato in un documento allegato gli impegni presi, in una “versione non confidenziale”.
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Nel documento spicca come primissimo impegno preso da Vodafone quello di non includere nelle future rimodulazioni tariffarie le “offerte voce e dati attivate da meno di 6 mesi a clienti consumer”.
Da quello che si legge, questa importante misura sarà implementata da Vodafone a partire dalla prima modifica contrattuale successiva all’accoglimento di questi impegni.
In questo modo, dalle future modifiche unilaterali di contratto di Vodafone saranno esclusi i clienti consumer che hanno sottoscritto un’offerta da meno di 6 mesi. Si ricorda che una proposta di legge simile era stata oggetto di un’audizione dei principali operatori al Senato.
Altra importante novità, contenuta al punto 5 e che Vodafone si impegna a rispettare dalla prossima rimodulazione, riguarderà la possibilità per il cliente coinvolto di ottenere ulteriori facoltà di recesso in caso di modifica solo di un servizio o di un’opzione aggiuntiva e non dell’offerta principale.
In questo specifico caso Vodafone si impegna a consentire ai clienti di esercitare il recesso solo dalla singola opzione o servizio e non dall’intero contratto.
Passando invece al punto 2 degli impegni di Vodafone con l’Autorità, l’operatore fa sapere che creerà “un’apposita sezione dedicata nell’area self care accessibile al cliente, dove verranno riportate in modo chiaro tutte le modifiche contrattuali che riguardino indistintamente tutti i clienti che rientrano nella tipologia di offerta oggetto della modifica”.
In particolare, Vodafone si propone di pubblicare una sezione che riporti in ordine cronologico i seguenti punti: contenuto della modifica; data della comunicazione alla customer base; data entrata in vigore; termine recesso senza costi; offerta commerciale oggetto della modifica; modalità con cui la modifica viene comunicata agli interessati.
Questa misura sarà implementata a partire dalla seconda settimana successiva rispetto all’attuazione dell’impegno al punto 1, quindi presumibilmente dopo le prossime rimodulazioni.
Con il punto 3 Vodafone si impegna a fornire una “integrazione informativa in fase di perfezionamento contrattuale e predisposizione di una sintesi contrattuale che verrà inviata al cliente, al più tardi, non appena si è concluso il contratto”.
Secondo quanto riportato dal documento allegato alla determina di AGCOM, si tratta di una misura che “anticipa certamente una previsione che introdurrà il nuovo Codice delle Comunicazione Elettroniche”, la cui finalità sarebbe quella di “rendere ancora più trasparenti le condizioni della vendita appena conclusa, consentendo al cliente una più completa conoscenza e una maggiore consapevolezza del servizio acquistato e di tutte le sue caratteristiche tecniche ed economiche”.
Questa misura sarà implementata a partire da 2 mesi successivi all’accoglimento degli impegni da parte dell’Autorità.
Con il punto 4 l’operatore si impegna ad informare l’AGCOM, tramite informativa ad hoc contestualmente all’invio delle comunicazioni ai clienti, delle modifiche contrattuali che verranno effettuate nei confronti della clientela Vodafone.
Dunque, dalla prossima modifica contrattuale Vodafone dovrà tenere informata preventivamente l’Autorità (contestualmente o, quando possibile anche con qualche giorno di anticipo rispetto all’invio delle comunicazioni ai clienti) delle modifiche contrattuali che intende effettuare.
Infine, tramite il punto 6 Vodafone si impegna a costituire nell’arco di 2 mesi dall’accoglimento degli impegni una Unità di vigilanza, la cui composizione viene proposta in un membro indicato dall’Autorità, un membro da Vodafone ed un membro scelto da AGCOM tra professori universitari o società di consulenza indipendenti.
Questa nuova Unità di vigilanza provvederà al monitoraggio e verifica del rispetto da parte di Vodafone delle misure di impegni proposte. Una volta costituita, l’Unità di vigilanza si doterà di un Regolamento Interno per le proprie attività. L’Unità di vigilanza si impegna a inviare ad AGCOM un report semestrale, entro il 30 Giugno e entro il 31 Dicembre dell’anno e riportante le attività di verifica svolte.
Nell’accogliere le proposte di impegni definitive di Vodafone, l’Autorità ha anche ricordato che i soggetti interessati hanno facoltà di inviare le proprie osservazioni in merito, sia nella versione confidenziale che in quella non confidenziale, con l’indicazione degli specifici motivi di riservatezza o di segretezza che giustificano la sottrazione all’accesso e alla pubblicazione di parti delle stesse.
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