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Alberto Calcagno, CEO di Fastweb: 5G da Settembre 2020, ma occorre semplificare l’iter burocratico

Il CEO di Fastweb, Alberto Calcagno, è tornato a parlare della necessità di puntare su una maggiore copertura in Italia dopo la pandemia di Coronavirus. Anche secondo Calcagno, è fondamentale una sburocratizzazione delle procedure per incentivare la diffusione dei servizi di connettività fissa e mobile.

Come gli altri principali operatori italiani, Fastweb si è adeguata immediatamente alle disposizioni dell’AGCOM dopo il Decreto Cura Italia, per potenziare le infrastrutture e permettere a tutti i clienti di continuare a fruire dei servizi offerti anche in periodo di lockdown.

Inoltre, l’azienda ha lanciato diverse iniziative di solidarietà digitale (come un plafond di Giga gratis) e ha effettuato delle donazioni ad alcuni ospedali italiani per l’acquisto di macchinari e materiale sanitario.

Superata la fase critica della pandemia, occorrerà però rilanciare l’Italia. Il CEO di Fastweb, Alberto Calcagno, è stato intervistato da Il Sole 24 Ore fornendo una sua visione sul futuro dell’azienda e dell’intero settore.

Alberto Calcagno, AD di Fastweb

In primo luogo, secondo Calcagno è necessario puntare su una sburocratizzazione della sovrastruttura di permessi e autorizzazioni che hanno rallentato i lavori in questi anni. In quest’ottica, il Dl Semplificazioni contiene finalmente, secondo Calcagno, delle misure tali da superare le criticità precedenti e spingere verso il cambiamento in ottica digitale.

Sul fisso, però, oltre alla copertura in fibra occorrerà puntare secondo il CEO sull’FWA, una tecnologia ritenuta altrettanto performante e molto flessibile.

Secondo Fastweb, anche per la copertura dei piccoli comuni senza connettività, la tecnologia FWA unita al 5G rappresenta l’unica soluzione tecnologica in grado di colmare il digital divide in tempi rapidi, abbandonando quando necessario “il dogma” della fibra fino a casa.

Sul fronte del 5G, invece, Fastweb ha confermato i suoi piani di sviluppo e Calcagno ha reso noto che il deployment e il lancio dei nuovi servizi inizierà a Settembre 2020. Nonostante la pandemia, infatti, l’operatore è riuscito a mantenere tutti i suoi obiettivi per il 2020 e sta continuando a seguire la roadmap prefissata.

Per la copertura sarà però necessario superare le criticità sul fronte dei permessi. Come noto, negli scorsi mesi, parallelamente al diffondersi della pandemia, diversi comuni hanno negato le autorizzazioni per costruire impianti 5G. Gli operatori hanno più volte segnalato, anche al Governo, il proliferare di ordinanze di divieto in numerosi comuni, anche di grande estensione.

Nel caso specifico di Fastweb, ad esempio, proprio ieri il TAR Sicilia ha annullato la delibera sindacale del Comune di Cefalù con cui si negava la costruzione di impianti 5G in tutto il territorio, pregiudicando di fatto gli obiettivi di copertura e il piano di investimento dell’azienda.

Alberto Calcagno ritiene che i problemi che hanno ostacolato, fino ad oggi, lo sviluppo del digitale siano stati fatti emergere dalla task force guidata da Vittorio Colao. Adesso, come suggerisce il report della task force stessa, è necessario puntare sulla sburocratizzazione e sulla semplificazione dell’iter necessario a ottenere i permessi per costruire nei comuni.

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