Il TAR Sicilia ha annullato l’ordinanza sindacale del 16 Aprile 2020 con cui il sindaco di Cefalù, in provincia di Palermo, aveva vietato l’installazione di antenne 5G nel territorio.
Ancora una volta, il TAR ha annullato l’ordinanza comunale atta a vietare l’installazione degli impianti sulla base del cosiddetto principio di precauzione, che ha spinto numerosi sindaci a chiudere le porte alla rete di quinta generazione.
Nel caso specifico, il ricorso è stato effettuato da Fastweb, che aveva visto negata l’installazione dei suoi apparati di telecomunicazione mobile da parte del sindaco con l’ordinanza di “divieto di sperimentazione o installazione degli strumenti atti alla diffusione delle radiofrequenze 5G”.
Il ricorso di Fastweb, accolto dal TAR, si basava sull’assunto che il divieto diffuso e generalizzato avrebbe condizionato nel breve e medio periodo l’intera strategia di investimento dell’azienda, dopo aver vinto l’Asta 5G indetta e gestita dal MiSE.
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Il Sindaco Rosario Lapunzina ha commentato pubblicamente la decisione del TAR evidenziando che non sarebbe stata fornita una risposta alla difesa del Comune, che si basava sull’incertezza relativa ai danni per la salute dei cittadini. Di seguito, parte del commento del Sindaco:
“Deve quindi desumersi che il fatto che non sia ancora stata scientificamente accertata l’assenza di danni alla salute non sia, secondo il Giudice, di per sé motivazione sufficiente a vietare l’installazione degli apparati”.
Restando fermo nella sua posizione in merito al 5G, il Sindaco di Cefalù ha reso noto che l’Amministrazione Comunale valuterà, con l’assistenza dei suoi legali, la sussistenza di eventuali presupposti per proporre un’impugnativa della sentenza del TAR.
In merito al pregiudizio del 5G per la salute umana, si evidenzia però che in più occasioni, anche a livello Comunitario, è stato ricordato che la nuova tecnologia non presenta alcuna criticità tale da poter sviluppare nel lungo periodo patologie nell’organismo umano.
Nonostante ciò, gli operatori segnalano da tempo centinaia di ordinanze comunali con cui i Sindaci, in qualità di massima autorità sanitaria locale, hanno deciso di vietare le installazioni delle antenne 5G nei loro territori.
A tal proposito, il Dl Semplificazioni in esame prevede, tra le altre misure volte ad agevolare le autorizzazioni per costruire, anche una modifica dell’articolo 8, comma 6, della legge 22 Febbraio 2001, con riferimento ai regolamenti comunali.
Con la modifica proposta, verrebbero infatti inserite delle limitazioni al potere decisionale delle amministratori locali, in favore di uno sviluppo più rapido e agevole della rete mobile nel territorio italiano.
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