Dopo il recente annuncio dell’adeguamento alla delibera AGCOM 348/18/CONS sul modem libero, adesso WindTre ha effettivamente aggiornato la sua informativa con i dettagli per la restituzione.
Sulla pagina WindTre Informa del sito ufficiale, WindTre ha infatti riportato l’informativa completa e aggiornata per permettere ai clienti di scegliere se mantenere invariata l’offerta o restituire l’apparato fornito dall’operatore.
Nel dettaglio, i clienti che in data antecedente al 3 Settembre 2018 (o al 15 Marzo 2019 per le offerte in tecnologia FTTH) avessero sottoscritto un’offerta che prevedeva la fornitura obbligatoria del modem a pagamento, potranno richiedere entro il 30 Settembre 2020 la modifica dell’offerta per procedere con la restituzione del modem a proprie spese senza l’imputazione in fattura dei costi dovuti per il modem e per i servizi correlati.
In altri termini, i clienti potranno adesso decidere di restituire il modem entro il 30 Settembre 2020, preoccupandosi però di farlo a proprie spese e di dimostrarlo con la ricevuta di avvenuta spedizione da allegare alla richiesta stessa e da conservare nel caso in cui si venga ricontattati in seguito dall’operatore.
Tale richiesta non comporterà alcuna modifica delle altre condizioni economiche dei servizi attivi sulla linea, né oneri aggiuntivi.
I clienti WindTre interessati dall’informativa riceveranno anche una specifica comunicazione sul conto telefonico con tutti i dettagli per eventualmente effettuare la richiesta di modifica dell’offerta sottoscritta, senza l’imputazione delle rate residue del modem.
Per fare ciò, il cliente WindTre dovrà inviare una comunicazione con causale “modifica dell’offerta ai sensi della delibera AGCOM 348/18/CONS” tramite lettera raccomandata A/R indirizzata a Wind Tre SpA CD Milano Recapito Baggio Casella Postale 159 20152 Milano.
Sarà in alternativa possibile l’invio tramite PEC all’indirizzo servizioclienti159@pec.windtre.it oppure si potrà telefonare al 159 con tutti i dati presenti nella ricevuta di invio apparato o scrivere in chat ad un operatore, o ancora completare la richiesta presso un negozio WindTre.
Il modem andrà restituito al seguente indirizzo: DHL Supply Chain Italy SpA – S.P. nr. 39 “della Cerca” Km 15.440 20060 Liscate (Milano) WINDTRE c/o Tecnotrans – Via C. Castiglioni, 20 – 20010 Arluno (MI) (ndr da notare che il CAP del comune di Arluno è recentemente diventato 20004, ma il vecchio sarà ancora valido per altri 12 mesi) con indicato, nella distinta, il nome e cognome dell’intestatario del contratto fisso e il codice cliente e con causale “restituzione Modem ai sensi della delibera AGCOM 348/18/CONS”.
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Anche WindTre si è dunque adeguata alle disposizioni dell’AGCOM, in seguito alla pubblicazione, lo scorso 28 Gennaio 2020, della sentenza del TAR del Lazio sul ricorso di TIM (insieme a quello parallelo di WINDTRE), che aveva confermato la validità della delibera, in particolare per la parte relativa ai già clienti con contratti in essere.
Per i clienti che invece scegliessero di non rinunciare all’offerta sottoscritta, resteranno valide tutte le condizioni economiche e contrattuali in essere, inclusi i servizi connessi alla fornitura del modem, come l’assistenza e la sostituzione in caso di guasto.
Al contrario, qualora si scegliesse di non utilizzare un modem fornito da WindTre, l’operatore ricorda che ogni problematica ad esso relativa, come ad esempio in termini di installazione e configurazione, sarà esclusiva responsabilità del cliente.
L’operatore rende disponibili infatti i parametri necessari per la corretta configurazione del modem e si impegnerà a fornire assistenza gratuita solo in caso di eventuali problemi sulla linea del cliente, e non sul terminale alternativo utilizzato.
Si ricorda che in tecnologia Fibra FTTH con WINDTRE, al momento, viene fornito un modulo SFP da utilizzare con un modem che ne prevede l’apposito slot (non è prevista l’ONT esterna alimentata).
Inoltre, il comma 1 dell’articolo 5 della delibera AGCOM sul modem libero prevederebbe anche la possibilità di recedere dal contratto senza oneri diversi dalla mera restituzione del terminale, in alternativa alla modifica dell’offerta eliminando il modem.
Nell’informativa pubblicata non si fa però riferimento a modalità di recesso senza penali legate alla delibera in questione.
Aggiornamento
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