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Italia ancora indietro nell’indice DESI: l’AD di Infratel commenta i risultati e cita Open Fiber

La Commissione Europea ha pubblicato l’indice DESI (Digital Economy and Society Index) del 2020, un indice composito che misura il progresso digitale degli Stati membri e che vede l’Italia ancora indietro. L’AD di Infratel Italia ha commentato la classifica.

Secondo le informazioni riportate dalla Commissione Europea, infatti, l’Italia è al 17° posto per servizi di connettività in Europa, con un incremento del 4% nella connettività sopra i 100 Mbps, che raggiunge ora il 13% del totale.

In generale, l’indice tiene conto dei livelli di connettività, del capitale umano, dell’utilizzo di internet, dei servizi pubblici digitali e dell’integrazione delle tecnologie digitali.

I Paesi con i valori più elevati sono Finlandia, Svezia, Danimarca, Olanda, Malta e Irlanda. Dietro l’Italia, alla coda della classifica, ci sono solo Cipro, Romania, Grecia e Bulgaria.

Nel commentare il modesto incremento nei servizi di connettività, Marco Bellezza, l’Amministratore Delegato di Infratel Italia, ha citato l’intervento pubblico di Open Fiber:

“L’entità dell’intervento pubblico messo in campo in questi anni ed affidato alla concessionaria Open Fiber avrebbe dovuto condurre a risultati ben diversi. Dall’inizio dell’anno abbiamo avviato un dialogo continuo con la concessionaria per superare le criticità nella realizzazione del piano BUL e contiamo di conseguire risultati più soddisfacenti nel prossimo DESI. Appaiono in via di risoluzione le questioni evidenziate dalla concessionaria circa il rilascio dei permessi e le semplificazioni nella realizzazione delle opere che Infratel Italia ha accolto favorevolmente per accelerare la realizzazione dell’infrastruttura a banda ultralarga.”

Marco Bellezza ha inoltre ricordato che Infratel inviterà la concessionaria a porre in essere tutte le misure necessarie per realizzare gli obiettivi a piano per il 2020. Intanto, dalla prossima settimana sarà attivo il nuovo sito BUL che permetterà agli interessati di comprendere con maggiore semplicità lo stato di avanzamento dei lavori per controllare l’attività di Infratel e della concessionaria Open Fiber.

Si segnala che secondo Reuters, Orange vorrebbe sbarcare in Italia grazie a un accordo proprio con Open Fiber. Per ora si tratta però esclusivamente di rumors.

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