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TIM e Sindacati: nuovo incontro per il comparto Caring su lavoro remoto e isopensione

I sindacati si sono incontrati con TIM per discutere sulle azioni di miglioramento del comparto Caring, dopo il precedente incontro del mese scorso.

Dall’incontro del 4 Giugno 2020 con le segreterie nazionali di SLC CGIL, FISTel CISL e UILCOM UIL sono emerse nuovamente secondo i sindacati le principali criticità del settore e le misure necessarie per il miglioramento del comparto Caring.

Secondo i sindacati, è necessario intervenire sui sistemi informatici caratterizzati da malfunzionamenti o di difficile gestione, sulle procedure più farraginose, sulla formazione e sulle turnazioni del personale impiegato.

Il tutto passa, per i sindacati, dal superamento della logica temporale, che si traduce per i lavoratori nell’urgenza di chiudere una chiamata per lavorarne un’altra in tempi brevi e rispettare così gli obiettivi aziendali.

A queste esigenze strutturali si affiancano quelle nuove, generate dal contesto epidemiologico attuale. I sindacati hanno confermato l’impegno tempestivo di TIM per mettere in sicurezza i suoi lavoratori, remotizzando circa 32.000 dipendenti.

Adesso, lo scopo è quello di realizzare un nuovo modello organizzativo che possa tenere conto del remote working non basato esclusivamente sulla volontarietà.

Rispondendo alle richieste dei sindacati, TIM ha avanzato una proposta di revisione degli archi orari di lavoro per il 119 e il 187 e di formazione tramite l’attivazione di un “concreto e strutturato piano formativo mirato” che possa rafforzare le competenze e le skills dei lavoratori.

E’ stata inoltre proposta l’apertura di bandi per 50 posizioni nel settore logistica, 100 posizioni di tecnici On Field e 80 posizioni di tecnici On Line per l’area Sud.

Sul fronte dell’isopensione, invece, i sindacati hanno ribadito di aver più volte chiesto all’azienda di poter prevedere un’ulteriore intesa per permettere a chi non ha i requisiti per rientrare nell’attuale piano di uscita, di accedervi in un secondo momento.

L’azienda ha risposto positivamente alle richieste e si è sottoscritto un accordo che prevede 700 aliquote aggiuntive per poter accedere all’isopensione, con un criterio che darà priorità a chi aveva già avanzato la richiesta e successivamente a chi avrà manifestato la volontà di accedere all’isopensione dopo l’accordo in questione.

TIM Caring

Al termine del comunicato stampa ufficiale dei sindacati, le segreterie nazionali di SLC CGIL, FISTel CISL e UILCOM UIL hanno affermato di prendere favorevolmente atto dell’impegno di TIM nell’affrontare la risoluzione dei problemi nel comparto caring:

“E’ evidente come si stia sempre più concretizzando un nuovo e positivo corso di relazioni industriali che l’AD Gubitosi, coadiuvato dal responsabile del personale, Dottor Rale, ha voluto intraprendere nel Gruppo TIM. Le OO.SS. Confederali stanno dimostrando concretamente come attraverso trattative ed accordi sia possibile portare degli avanzamenti positivi per le lavoratrici e i lavoratori e contestualmente farlo dentro una logica di miglioramento dei risultati aziendali”.

I sindacati hanno anche accolto con favore la scelta di TIM di non ricorrere alla cassa integrazione nella seconda parte del 2020, che si affianca all’anticipazione dello stipendio di Giugno 2020 come fatto anche negli scorsi mesi.

Infine, i sindacati hanno ribadito la loro posizione sulla necessità di una rete unica per ridurre gli sprechi di risorse, in particolare in questo momento storico. Per le segreterie nazionali, infatti, anche il futuro dei call center passa dalla definizione della vicenda legata alla rete unica.

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