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Open Fiber: scattano le penali per ritardi nella progettazione definitiva

A causa dei ritardi riscontrati nella presentazione della progettazione definitiva, Infratel Italia nel suo ultimo aggiornamento sullo stato di avanzamento dei lavori del piano BUL ha applicato delle penali ad Open Fiber.

L’ultima relazione del Piano Banda Ultralarga risale al 15 Maggio 2020 ed è stata resa disponibile sul sito ufficiale dell’azienda.

La progettazione definitiva è stata avviata subito dopo la firma dei contratti di concessione e i comuni erano stati suddivisi in quattro fasi temporali, ognuna delle quali doveva iniziare dopo 60 giorni dall’avvio della precedente.

Per la progettazione definitiva, che identifica i tracciati delle reti da realizzare, le infrastrutture da riutilizzare e gli enti competenti per il rilascio delle autorizzazioni, Infratel Italia ha riscontrato per la gara 1 e 2 dei ritardi da parte di Open Fiber che hanno portato all’applicazione di penali contrattuali per un ammontare complessivo di 982500 euro.

Come noto, infatti, l’azienda Infratel Italia, società in-house del MiSE e parte di Invitalia, ha il compito di monitorare l’avanzamento dei lavori in quanto soggetto attuatore dei Piani Banda Larga e Ultra Larga.

Per questa ragione, spetta a Infratel verificare i progetti definitivi e monitorare la progettazione esecutiva, avviata da Open Fiber man mano che vengono approvati i progetti definitivi.

Per i ritardi segnalati, sono dunque scattate le penali come previsto dal contratto.

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Si segnala che sebbene il documento ufficiale citi la cifra di 982.500 euro di penali, secondo quanto riportato da Radiocor, da una lettera firmata dall’AD Marco Bellezza emergerebbero penali per un importo complessivo di oltre 1,9 milioni di euro (1.913.500 euro), ai sensi dell’articolo 33 dei contratti di concessione.

Intanto, ieri 3 Giugno 2020 è giunta tramite comunicazione ufficiale la notizia che Infratel Italia ha autorizzato Open Fiber a proseguire la commercializzazione dei servizi nei comuni delle aree bianche anche in assenza del relativo collaudo finale.

Si tratta di una misura straordinaria, presa anche in considerazione delle condizioni di emergenza nazionale dovuti alla pandemia di Coronavirus, che resterà in vigore fino al 31 Luglio 2020.

Nel frattempo, si ritiene che si possano ridurre le tempistiche di consegna della documentazione di collaudo e che si possano ridurre i rifiuti e le prescrizioni grazie ai tavoli di lavoro congiunti tra Infratel e Open Fiber su progettazione e collaudi.

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